Mi arrampicai alla parete esterna dell'edificio, e con agilità entrai dalla finestra più vicina a dove si trovava Peter. Avevo appena sentito un ruggito, ma non era Peter. Il suo ruggito era molto più potente. Doveva essere Derek.
Quando i miei piedi toccarono il pavimento, fui invasa dal familiare e - ormai - odioso odore d'ospedale, che mi aveva accompagnata per tutta l'adolescenza. Ancora facevo fatica a credere che fino a pochi mesi fa i medici mi avevano dato zero possibilità di svegliarmi...ma ce l'avevo fatta, trasformata ma viva.
E tutto questo grazie a Peter.
Camminai lungo tutta la stanza, fino a raggiungere la porta dalla quale mi affacciai per vedere cosa stesse succedendo. Vidi Peter piegato sulle ginocchia accanto ad un'infermiera priva di conoscenza, mentre cercava di sfilarle qualcosa dalla tasca. Ma ciò che mi fece scattare fu Derek, che velocemente si stava rialzando da terra, ed era intento ad attaccare l'Alpha. Uscii dalla stanza, e mi fiondai sul ragazzo, e siccome era girato di spalla, lo feci voltare nella mia direzione.
<<Cassandra?>>
Non gli risposi e gli diedi una testata in pieno volto, e sentii l'osso del suo naso frantumarsi al mio colpo. Approfittai di quell'attimo di stordimento per tirargli un calcio allo stomaco, facendolo cadere a terra.
Mi voltai verso Peter, e lui mi fece un cenno con la testa, dandomi il permesso di fare ciò che per tanto avevo voluto fare. Così mi avvicinai a Derek per colpirlo di nuovo, ma lui mi afferrò per una gamba e mi fece cadere, dandogli la possibilità di mettersi sopra di me e bloccarmi le mani all'altezza della testa.
<<Sapevo che eri dalla sua parte.>> disse a denti stretti, sputandomi in faccia tutta la rabbia che in quel momento provava nei miei confronti.
Riuscii a ribaltare la situazione, mettendomi a cavalcioni su di lui e bloccandolo dal petto. <<Allora avresti dovuto fare qualcosa a riguardo, non credi?>>
Mi prese dalle spalle, conficcandomi gli artigli nella carne e facendomi ruggire dal dolore, e mi lasciai cadere su un fianco in attesa che le ferite guarissero. Lui ne approfittò per alzarsi in piedi.
<<Speravo non fosse vero e che avessi torto.>> rispose.
<<E invece è vero, Derek.>> dissi. <<E vuoi saperne un'altra? Ho sempre saputo che l'Alpha era Peter. E voi eravate talmente concentrati a capire chi fosse, che non vi siete minimamente accorti che vi stavo prendendo in giro e che la risposta ce l'avevate sotto al naso.>>
Dalle sue labbra uscì un forte ruggito, e i suoi occhi si illuminarono. Mi corse incontro, e provò a rifilarmi un pugno, ma afferrai al volo la sua mano e gliela strinsi fino a sentire le sue dita rompersi sotto alla mia stretta. Con l'altra mano lo spinsi dal petto, facendolo indietreggiare.
<<Cosa pensi di ottenere da lui, eh?>> mi domandò con tono arrogante. <<Ti sta usando, Cassandra. Lui vuole solo il potere, non gliene importa niente di te!>>
<<Da che pulpito arriva la morale, eh...>> ridacchiai nervosamente.
Lo stesso trattamento che avevo riservato a lui pochi istanti prima quando gli avevo rotto il naso, lo riservò a me, e mi tirò una testata. Lasciai la presa e mi allontanai di poco.
<<Ti conosco, Cassandra.>> iniziò. <<Tu non sei così, neanche volevi tutto questo.>>
Risi a quell'affermazione, e sentii il sangue che dal mio naso colò fino alle labbra, e sputai quel poco che mi era entrato in bocca. <<Hai ragione, Derek. Io non volevo il morso...eppure è stata l'unica cosa a salvarmi. Ricordo il momento in cui i medici hanno deciso di lasciarmi morire, di togliermi qualsiasi possibilità di potermi svegliare e ricominciare a vivere. Ma questo tu non lo sai, perché non ti sei degnato neanche di una sola e fottutissima visita!>> ruggii, furiosa di quella che era la verità, e mi buttai su di lui, iniziando a combattere.
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HAZARD - Pericolo costante (Teen Wolf)
AcakCassandra aveva appena dodici anni quando scoppiò l'incendio a casa Hale, la famiglia che aveva deciso di crescerla come una figlia. Era appena una ragazzina quando l'incendio la soffocò, fino a farla cadere in coma. Le bruciò la pelle, e insieme a...