Era notte, circa le 2:00.
Lei non riusciva a fermarsi, non poteva. Il suo Alpha le aveva dato un compito, e tutti sanno che non si può disobbedire al proprio Alpha. Anche se incosciente, lei sapeva benissimo cosa doveva fare.
A Beacon Hills era arrivata una nuova ospite, una donna giovane e sicuramente di bell'aspetto...ma non era altrettanto bella dentro. Con le sue armi nel bagagliaio, e un fucile nascosto sotto il sedile posteriore, accostò sul ciglio della strada, subito dopo che un'altra macchina le avesse tagliato la strada. No, era colpa sua...si doveva fermare. E la lupa, da sopra il tetto dell'edificio lì accanto, non aspettava altro.
Scese con agilità proprio dietro alla macchina, e quando le sue mani e i suoi piedi vennero a contatto con l'asfalto, si nascose subito dietro all'auto, in modo che la donna alla guida non la potesse vedere dallo specchietto. Quando fu sicura che la donna stesse guardando dritta davanti a sé, salì sul tettuccio dell'auto, provocando un tonfo tale da far sobbalzare la donna. Prese il fucile, e la lupa riuscì a sentire il suono dei proiettili che tintinnavano all'interno di esso.
E questo la fece solo arrabbiare.
Con una mano spaccò il vetro della portiera, e afferrò la donna per un braccio, cercando di tirarla a sé. Ma quella si dimenò, finché non riuscì ad impugnare bene l'arma e a sparare un colpo verso la bestia sul suo tettuccio.
Rotolò giù dalla macchina passando dal sedile del passeggero, ma quando fece per puntare il fucile contro quella cosa, questa non c'era più.
La lupa era riuscita a scappare e a nascondersi, così da mettersi in salvo.
-
<<Vieni fuori!>> urlò con arroganza, per poi sparare un colpo che mi fece capire di dover andare via di lì.Mi strinsi forte la spalla nel punto in cui mi aveva colpita, e che non aveva intenzione di guarire al momento. La mia mano premuta sulla ferita era ricoperta di sangue, ma il dolore non era così forte come pensavo. Sarà stata l'adrenalina.
Mi piaceva.
All'improvviso sentii un ululato che mi fece drizzare la schiena e illuminare gli occhi. Era il richiamo dell'Alpha, dovevo solo andare da lui e seguirlo.
E non fu troppo difficile trovarlo, siccome era praticamente rimasto con me tutto il tempo, a sorvegliarmi da sopra il tetto dell'edificio dietro la quale mi ero nascosta. Dovevo solo attraversare la strada e arrampicarmi, ma dovevo trovare un modo per non farmi beccare dalla cacciatrice, che non aspettava altro che una mia mossa sbagliata.
Mi bloccai appena vidi l'Alpha voltarmi le spalle e scappare da una figura più piccola che gli stava alle calcagna. Non ci misi molto a capire di chi si trattasse, la sua sagoma e il suo odore erano inconfondibili.
Derek.
Decisi di seguirli da lontano in modo che quest'ultimo non mi vedesse, o meglio...il mio istinto decise di seguirli. Peter era stato molto chiaro con me, nessuno doveva sapere di lui. E di conseguenza, nessuno doveva sapere del fatto che io conoscessi la vera identità dell'Alpha.
Li seguii a lungo, facendo anche attenzione a rimanere fuori dalla visuale di Kate Argent, che era appunto la cacciatrice che poco prima mi aveva sparato alla spalla. Per fortuna era un semplice proiettile e non uno intinto di aconito, e la ferita stava piano piano già guarendo.
Mi bloccai e interruppi la mia corsa quando qualcuno mi piombò letteralmente addosso, e ben presto fui schiacciata dal peso di un ragazzo.
<<Scott?>> sgusciai via dalla sua presa, che si era allentata appena mi aveva riconosciuta. <<Che diamine ci fai qui?>>
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HAZARD - Pericolo costante (Teen Wolf)
De TodoCassandra aveva appena dodici anni quando scoppiò l'incendio a casa Hale, la famiglia che aveva deciso di crescerla come una figlia. Era appena una ragazzina quando l'incendio la soffocò, fino a farla cadere in coma. Le bruciò la pelle, e insieme a...