L'Internet, una scoperta

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All'interno di quell'immenso spazio ch'era l'internet, Ben si sentiva perso come se fosse un piccolo bambino all'interno di un bosco. La velocità di cui erano dotati i dati che viaggiavano in lungo e in largo, che si trattavano di email, progetti, video e programmi, Ben li vedeva e li distingueva uno ad uno. Ne capiva la tipologia, la grandezza, la provenienza e la destinazione. Una miriade d'informazioni pronte ad essere assorbite, ad essere modificate, infettate. Si sentiva come sul punto d'impazzire lì dentro, ma sapeva che presto ci avrebbe fatto l'abitudine. Era come in The Legend Of Zelda: Majora's Mask, ovvero un insieme di dati e informazioni guidate da un programma che l'indirizzava verso un preciso scopo per ognuna di loro, anche se sapeva che non sarebbe stato facile come nel gioco. Durante la sua assenza il mondo si era evoluto, andato avanti nelle sue innovazioni ed era come mutato. Tutto e tutti erano connessi a Internet, e se ne rendeva conto davvero solo in quel momento. L'internet era senza una precisa fine, in continuo mutamento. Tra dati cancellati, modificati e creati a delle velocità quasi incomprensibili alla concezione umana. In tutto quell'infinito, si sentiva così piccolo, quasi insignificante, ma non prigioniero e succube di quest'ultima. Con la sua forza avrebbe contaminato tutto l'Internet se avesse voluto, avrebbe potuto diffondersi a macchia d'olio in ogni marchingegno tecnologico esistente e prenderne il totale controllo. Di quell'infinità, senza confini né mura, lui n'era padrone.

Gli ci volle molto tempo e molti tentativi per scoprire, con sua meraviglia, che quell'infinito nascondeva un altro infinito, più nascosto e strano. Non capì all'inizio di che cosa si trattasse, e per cui ragione decise di andare in perlustrazione. I vari file che intercettava avevano una natura strana, con un insieme di dati criptati a d'opera d'arte. Niente di simile in confronto a quello che aveva visto in superficie, e dallo spostamento da quella parte in quell'altra gli aveva fatto avvertire una sensazione di cambiamento, di profondità, come se prima si fosse trovato sulla superficie di un guscio e adesso nel vero interno dell'Internet. Toccò un file, e ci lesse sopra delle informazioni riguardo un politico dell'America che aveva molestato più di dieci segretarie, causandone il suicidio di tre in seguito a diffamazione dopo che quest'ultime avevano intenzione di far partire delle denunce contro di lui. Ne lesse un altro, e quel file conteneva foto di donne dalla pelle scura, mezze nude e ricoperte da sottili strati di vestiti d'argento e trucco color oro, coi capelli decorati da quelle che sembravano essere piume di pavone. Il file in questione era denominato come "L'arte della bellezza indiana. Censurata dal BJP, partito nazionalista". Ben si sentì spaesato dalla bellezza delle donne raffigurate in quelle immagini. Continuò a cercare. Trovò varie dichiarazioni e prove di corruzione all'interno del governo del Ciad, e dei soldi spesi per armi illegali. 

Più leggeva, più veniva investito da un'ondata d'informazioni sempre nuove, sempre più segrete e bandite dai rispettivi paesi.

<<Qui ci sono informazioni e incontri segreti, dotati di una conversione di dati difficili da decrittare e renderli leggibili. Loro devono trovarsi per forza qui>> Disse in un sussurro, con occhi fiammeggianti di odio. Continuò la sua ricerca per molto tempo, finché non andò a imbattersi in una strana email dal contenuto particolare. La prese e la lesse nel dettaglio, concentrandosi sul racconto di un ragazzo riguardo una vecchia copia usata di un gioco dal titolo Pokemon Argento, SoulSilver.

<<Che cosa sono i Pokemon?>> Si domandò il biondo, ma decise di controllare dopo e di continuare con la lettura. Il ragazzo dell'Email iniziò a elencare le cose strane che accadevano nel gioco, come la mancanza di musica, di come i cosiddetti Pokemon fossero stati chiamati con parole come "fuggi" e "scappa", insieme ad altri avvisi e frasi inquietanti. Lesse con estrema attenzione, con gli occhi che passavano da una riga ad un'altra. Nel gioco venivano mostrate cose strane e animazioni non previste dal gioco originale, tanto da far intuire all'autore dell'Email che si trattava di una versione modificata. Diceva che un patetico bastardo si era divertito a creare quella versione malata per spaventare dei ragazzini, ma il suo intuito gli suggeriva che c'era qualcos'altro sotto, e anche quello di Ben guizzava sull'attenti. I Pokemon iniziavano a mostrare delle deformità, a cambiare nomi, animazioni, stessa cosa per il personaggio principale, che perdeva poco a poco gli arti e a perdere sangue dagli occhi. Venivano mostrate più spesso varie scritte e animazioni contorte, perciò il giocatore decise ch'era meglio chiudere tutto e lasciare perdere, annotando di come si era anche divertito col gioco, quasi come nel prendersi una rivincita contro la vecchia generazione che affermava di aver avuto le cose più strane e inquietanti a differenza delle nuove generazioni, ma che comunque gli frulla per la testa il significato che voleva lasciare quel gioco.

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