Pᴇʀsᴏɴᴀ ᵃᵐᵇⁱᵍᵘᵃ

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I due camminarono lungo le strade di New York, venendo fermati più volte da persone che volevano farsi delle foto con loro o da altre persone che, a loro volta, erano dei cosplayer ed erano curiosi di sapere quali personaggi stavano interpretando. Laughing Jack si faceva scattare qualche foto quando qualcuno glielo chiedeva, mentre Ben rifiutava ogni volta, insistendo sul fatto ch'era già troppo farsi vedere in giro, figuriamoci se si faceva fotografare, cosa che scatenò qualche presa in giro dal più grande, che lo definiva una gallina spaventata. Ben non ci faceva caso e proseguiva a camminare, lasciando indietro il clown monocromato.

Nei momenti in cui era da solo, si ritrovava a fissare il grande numero di persone che gli camminavano a fianco e lo sorpassavano, sentendosi quasi schiacciare da tutta quella gente, avvertendo anche il fiato andargli sempre di più ad affannarsi. In quei momenti si fermava e si abbracciava, prendendo dei respiri profondi, nel tentativo di ripristinare la normale respirazione, sobbalzando ogni volta che qualcuno, accidentalmente, gli urtava la spalla o un braccio. Jack lo vedeva da lontano, mentre era quasi sul punto di rannicchiarsi a terra, preso da un attacco d'ansia. Gli correva incontro e gli si rannicchiava di fronte, appoggiando le mani sulle proprie ginocchia, sussurrandogli di rialzarsi e di non aver paura. E Ben, per quante volte gli rispondeva con tono furioso e ansimante di non averne, lui gli ripeteva di respirare lentamente e di non pensarci, come se non sentisse le sue imprecazioni contro di lui. E a quel punto di calmava e si rialzava come se nulla fosse, camminando estremamente vicino al maggiore, che lo guardava con aria divertita.

Dopo quattro ore passate a camminare in giro, Ben decise di fermarsi all'ombra di un palazzo, sedendosi sul marciapiede. Jack lo raggiunse e gli si sedette accanto, accavallando un ginocchio.
<<Allora, ti stai divertendo?>> Gli domandò, sorridendo.
<<Tu sei malato. Ma ti sembra normale farsi scattare delle fotografie?? Hai idea della cazzata che hai fatto!?>> Gli urlò contro, sapendo di essere in un angolo isolato e protetto dall'udito delle altre persone.
<<Ma secondo te è la prima volta che la faccio, sta cosa? Per queste strade è normalissimo incontrare qualcuno che fa cosplay, e fidati quando ti dico che ne puoi incontrare di davvero strani, quindi non attireremo molto l'attenzione. Questi ne sono abituati a ste stronzate>> Spiegò Jack, gesticolando con la mano destra. Ben sembrava ancora non molto convinto dalla cosa, ma Jack non aveva poi tutti i torti col discorso dei cosplayer strani, avendone incontrati parecchi vestiti da zombie e da mostri raccapriccianti. Sospirò e si abbracciò le ginocchia, sconsolato.
<<Non voglio farmi le foto o essere abbracciato da sconosciuti>> Disse solo.
<<Nessuno ti obbliga, ragazzino>>
<<Quell'uomo era di un'altra idea, a quanto pare>> Disse, parlando del soggetto che avevano incrociato quasi due ore fa.

Il tizio di cui parlava si era avvicinato al biondo, mentre Jack era impegnato a scambiare due chiacchiere con due ragazze vestite da clown zombie, che gli stavano facendo i complimenti per i vestiti e il make-up. Aveva attirato l'attenzione del ragazzo con una pacca sulla testa, facendo voltare di colpo il ragazzino, che si ritrovò il suo viso sudato a qualche centimetro di distanza dal proprio. Lui iniziò a complimentarsi su quanto fosse carino e di come emanasse un buon odore. Ben si sentiva terribilmente a disagio a causa del soggesso ambiguo e cercò di mandarlo via, ma quello non ne sentiva ragioni e insisteva con i complimenti, arrivando a volergli mettere una mano sul fianco e invitare a prendere qualcosa da bere insieme a lui. Jack, ch'era impegnato a parlare con le due ragazze, si era accorto fin dall'inizio dell'uomo, ed era rimasto in ascolto e lo teneva d'occhio. Decise d'intervenire quando lo vide allungare le sue mani sul ragazzo, che aveva preso ad agitarsi. Si era messo alle spalle di Ben, sovrastando l'uomo con la sua altezza, incutendogli terrore con la sua espressione furiosa e invitandolo caldamente ad andarsene, facendolo scappare a gambe levate.

Nonostante il tempo passato, Ben si sentiva ancora scosso dell'accaduto. Dopo essere stato liberato dopo così tanti anni di prigionia all'interno di quel videogioco, senza parlare con nessuno, trovava terribilmente difficile stare anche solo vicino a qualcuno, e l'atteggiamento provocatorio dell'uomo gli aveva quasi dato il capogiro, e il suo tocco quasi la nausea. Jack lo vedeva chiaramente che il ragazzo era rimasto turbato dall'esperienza, e decise di tirargli su il morale.
<<Ehi, ho una sorpresa per te>> Disse, attirando l'attenzione di Ben. Fece combaciare i palmi delle mani e li separò, facendo apparire nel mezzo un cono gelato alla nocciola e fior di latte. Glielo porse, sorridendogli.
<<Non c'è niente di meglio di un freschissimo gelato per non pensare più alle cose brutte, e aggiungerei che ci sta benissimo con la giornata calda di oggi>> Ben lo guardò e fece un piccolo sorriso, prendendo il cono e iniziando a mangiarlo, a piccole leccate.
<<Grazie, Laughing Jack>>
<<Ma prego, ragazzino. Scommetto che non lo rivedremo più quel brutto soggetto>> Dopo un quarto d'ora i due si alzarono, incamminandosi di nuovo.

Si fece sera e le strade si erano liberate, fatto eccezione per quelle che conducevano in negozi, ristoranti e cinema. Camminavano, in totale silenzio, lungo quella strada illuminata dalle luci dei vari lampioni, che sembravano dei piccoli Soli per quanto illuminavano. Ben teneva le mani nelle tasche, buttando qualche occhiata al corvino di fianco a lui.
<<Oggi non è stato niente male. Peccato per le troppe persone e... Il tipo>>
<<Già, lo penso anch'io. Certo che il tipo non ti si staccava di dosso>>
<<Quella faccia da maiale non si scollava manco dopo avergli chiaramente detto che non volevo parlargli>> A quell'insulto Jack rise di gusto, portandosi entrambe le braccia dietro la testa.
<<Meno male che c'ero io, allora>>
<<Il fatto che io non potevo reagire "a modo mio" a causa di tutte quelle persone, mica mi rende un debole. Me la sarei saputa cavare anche senza di te>>
<<Beh... Meglio prevenirle, certe cose. Di queste bestie ce ne sono a bizzeffe, e un ragazzino con un faccino carino come il tuo li attira come mosche>> Ben arrossì di colpo e prese ad agitarsi, insultandolo, provocando in Laughing Jack solo grosse risate.

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