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Ben giocherellò con la manica della felpa, non sapendo cosa dire in quel momento. Dirgli che lo stava prendendo per il culo o lasciarlo nella convinzione che quel cosiddetto clown ha paura di lui?
Per fortuna ci pensò Jeff a rompere il silenzio.
<<Allora, Ben... Quanti anni hai?>> Chiese il killer, soffiandosi via una ciocca di capelli da davanti il viso.
<<Non lo so. In che anno siamo?>> Chiese il ragazzo, sotto lo sguardo divertito del maggiore.
<<Cazzo, mi sembra di star parlando col protagonista del film "Ritorno al futuro", eheh. Comunque oggi è il ventisette dicembre del duemila e dieci.>> Disse Jeff, ridendo con la sua voce gracchiante. Ben fece il conto e poi rimase sbigottito dal risultato ottenuto.
<<Ora... Ora dovrei avere all'incirca vent'anni... Sono passati così tanti anni...>> Disse, con sguardo perso.
<<Contando il fatto che non ne dimostri manco la metà, quanti anni dovresti avere? Intendo di corpo, ecco>> Chiese di nuovo.
<<Dodici...>>
<<Allora facciamo che hai dodici anni e siamo a posto. Non riesco proprio a prenderti per un ventenne con queste sembianze da bambino>>

Ben rimase in silenzio e si limitò ad annuire.
<<Ben, che ne pensi di uscire un po'? Magari andiamo a terrorizzare Laughing Jack! Che ne pensi??>> Propose il corvino, sorridendo in maniera molto raccapricciante.
<<Prima ti pisciavi addosso alla sola pronuncia del suo nome e ora lo vorresti addirittura terrorizzare? Dove l'hai tirato fuori tutto sto coraggio?>> Lo canzonò il biondino, ridacchiando, riprendendosi da quel momento di sconforto. Jeff gli fece il dito medio in segno di insulto,
<<Fanculo, moccioso. Su, andiamo! Ho un clown scolorito da terrorizzare!>>

Dopo quasi due ore di corsa fra la nebbia ormai quasi sparita, i due raggiungero il Luna Park dove vi abitava il clown.
<<Quindi sarebbe questo il posto? Cade a pezzi>> Disse Ben, osservando l'entrata con l'enorme cartello dai colori rovinati e il metallo arrugginito. Jeff annuì e tirò fuori il coltello dalla tasca della felpa. Emise un ringhio e si guardò in torno.
<<Perchè ringhia? È diventato un
cane?>> Pensò il biondino, seguendo il killer che aveva preso a camminare all'interno del parco in rovina. Ben ebbe la possibilità di ammirarlo da più vicino e si rimangiò quello che aveva detto qualche minuto prima. Quel posto non era messo poi così male ed era anche immenso. Giostre fuori uso, tendoni da circo dai colori consumati, giochi rovinati, pupazzi mezzi strappati e macchine da zucchero filato piene di ragnatele. Il suo aspetto oscuro e tetro aveva la sua bellezza.
Lo sguardo di Ben saettava da un posto all'altro. Jeff gli fece strada e si fermò verso il centro del parco.
<<Dove siamo?>> Chiese Ben.
<<Nel cuore del parco. Lì c'è il tendone di quel bastardo>> Rispose Jeff, indicando un tendone dalle dimensioni enormi rispetto a tutti quelli che aveva visto fin'ora il ragazzo. I due entrarono, venendo inghiottiti dalla luce emessa da dei riflettori.
Jeff the killer ghignò, alzando lo sguardo verso il tendone.
<<EHI, SCHIFOSO CLOWN DA QUATTRO SOLDI! VIENI QUI E MUORI PER MANO MIA!>> Gridò a pieni polmoni il corvino, assumendo la postura di chi è pronto al combattimento. Ben assottigliò gli occhi, rimanendo per l'ennesima volta sbigottito dal ragazzo.
<<Ma è sempre così narcisista e pieno di sé? Si sta montando un po' troppo la testa. Sento che qui finirà male>> Pensò, camminando lentamente verso l'uscita, ma esso si chiuse con uno scatto violento, facendo sobbalzare il biondo, che tentò di riaprirlo.
Ci provò ma l'uscita rimase chiusa, col tessuto del tendone divenuto duro come il ferro e gli spazi al di sotto incollati al terreno. Ben sbuffò.
<<Cazzo>>

Il silenzio assordante regnava nel tendone, per poi venir spezzato da una risata a dir poco agghiacciante e macabra con tono basso e profondo, così tanto da creare un eco in tutto il tendone. Jeff si rimise composto e portò il coltello al petto, in segno di difesa. A sette metri di distanza dai due si creò una scura nuvola di fumo nero, così scuro da impedire la visuale della cosa che vi era dentro. Più il fumo si disperdeva nell'aria, più i due poterono vedere chi si celava al suo interno: un corpo alto sui due metri e quaranta, braccia lunghe a strisce bianche e nere, artigli scuri e dall'aspetto affilati e un'ammassa di capelli di colore nero corvino, vestito con un pantalone grigio, con le bretelle, che gli arrivano fino alle ginocchia mostrando delle calze a strisce bianche e nere come la maglia a maniche lunghe che indossava, con una massa di piume su entrambe le spalle. Laughing Jack avanzò di tre passi, poi si fermò e iniziò un lento applauso indirizzato al killer dalla felpa bianca.
<<Wow, Jeff, sapevo che eri stupido, ma non immaginavo che fossi proprio a livelli estremi. Desideravi una fine lenta e dolorosa? Bene, l'hai decisamente trovata>> Disse con malignità Laughing Jack, ghignando malvagiamente, permettendo la visuale della sua fila di denti appuntiti da squalo. Jeff, in segno di sfida, sputò a terra, facendo arrabbiare ancora di più il clown.
<<Non mi fai paura, clown da strapazzo. Lo vedi quel ragazzino dietro di me? Lui mi ha aperto gli occhi sul fatto che tu cerchi in tutti i modi di mettermi paura solo perchè in realtà mi temi! E adesso sono qui per ridurti a pezzettini!>> Disse, con tono deciso e carico di orgoglio. Jack osservò prima Jeff, poi spostò lo sguardo su Ben ch'era sul punto di saltare alla gola di Jeff per averlo messo in mezzo a quel casino.
I loro occhi si incrociarono. Jack osservò i suoi occhi rossi come il sangue e Ben osservò gli occhi grigi del maggiore, reggendo al suo sguardo fisso, in segno di sfida. Jack fu il primo a rompere il silenzio che si era creato tra i due.
<<Glielo hai detto davvero,
ragazzino? Secondo te io dovrei avere paura di un frocietto senza palle come questo qui?>> Chiese, con tono stranamente calmo.
<<Lui mi ha parlato del fatto che tu, nonostante le numerose opportunità, non l'avessi ucciso perché lo consideravi troppo inutile per sprecare il tuo tempo con lui. Quindi ho pensato che questa fosse solo una scusa per nascondere il timore nei suoi confronti>> Spiegò il ragazzino, indifferente.

Ben continuò a osservare Laughing Jack. Jack si avvicinò di più ai due e afferrò per il collo il corvino inalzandolo molto lentamente da terra, mentre quest'ultimo si dimenava e scalciava. Mollò la presa sulla sua arma e prese a graffiare la mano del clown, con il viso che si faceva rosso per lo sforzo e l'assenza di aria.
<<Non dubitare mai più di me, insignificante moscerino>> Ringhiò, lanciandolo a due metri di distanza da lui. Jeff si massaggiò il collo e tossì più volte, aspirando più aria possibile nei polmoni.
<<Questa volta chiuderò un occhio sulla tua sfrontatezza. Dopo tutto... Mi hai portato della carne fresca>> Disse, guardando Ben. Prima che quest'ultimo potesse fare qualunque cosa, Laughing Jack, con uno scatto fulmineo, lo raggiunse e lo prese per un braccio, esercitando una presa ferrea su di esso.

《REVENGE》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora