Urla strazianti risuonavano nel quartiere fantasma, così forti ch'era impossibile non destarsi dal sonno, e Ben aprì con fatica le palpebre, con la vista annebbiata. Sbatté gli occhi un paio di volte e notò una coperta che non ricordava di essersi messo buttata di fianco a lui. Si alzò col busto e prese la coperta, esaminandola con lo sguardo. Era piena di strappi e alcuni pezzi di coperta giacevano a terra, lasciando dei buchi sulla superficie. Il ragazzo si guardò le unghie, notando che vi erano rimasti dentro lo sporco della coperta strappata e piegò l'angolo della bocca in un'espressione infastidica e gli occhi stanchi. Lasciò la stoffa a terra e si alzò, avvicinandosi alla finestra per capire da dove provenissero le grida. Nonostante l'altezza sopra cui si trovava, il buio della notte e la elevata distanza riusciva a scorgere con lo sguardo un corpo sdraiato a terra, col terreno intorno a lui oscurato da una grande pozza di sangue. Storse il naso, sapendo già che Jeff the killer s'era sicuramente dato alla pazza gioia. Dal giorno in cui fuggì dalla sua abitazione decadente non lo aveva più visto nei dintorni. Doveva essersi spostato da un'altra parte, ma allora perché era tornato?
Si sentì addosso una strana sensazione e girò di colpo, ritrovandosi quasi faccia a faccia Kagekao, schivando per un soffio la sua tentata presa al suo collo. Si sbilanciò di fianco e quasi cadde, ma riuscì a mantenere l'equilibrio e a slittare al suo fianco, allontanandosi dall'essere. Kagekao piegò la testa di lato, scrutando con i suoi occhi disegnati sulla maschera il profilo del ragazzo, annusando l'aria. Ben teneva lo sguardo fisso sulle sue lunghe dita affilate da cui cadevano piccole gocce di sangue. Nella stanza regnava un silenzio di tomba.
Il demone dalla maschera alzò una mano, ondeggiandola lentamente in segno di saluto, con un sorriso all'apparenza innocente e gli occhi calmi.
<<Moshimoshi>> La sua voce era tranquilla e acuta. Ben non si scompose.
<<Watashi no kotoba ga wakarimasu ka?>> Parlò ancora in giapponese e Ben, anche se non conosceva una parola di quella lingua per lui sconosciuta, provò a capire che cosa avesse detto.
<<Se mi stai chiedendo se ti capisco, la risposta è no>> Kagekao si sorprese per la risposta data.
<<Come hai fatto a capirlo?>> Domandò il demone, incuriosito, lasciando subito perdere l'idea di parlare in giapponese per prendersi gioco di lui come faceva sempre con le sue vittime. Un avvenimento molto raro, si può dire.
<<Intuizione>> Kagekao batté piano le mani, con quell'adorabile sorriso e i suoi grandi occhi a decorare la maschera.
<<Sei un ragazzino molto intelligente. Mi piaci>>
<<Ma chi sei?>> Tagliò corto Ben, cercando di reprimere i tremori delle mani. Per quanto odiasse ammetterlo, quell'essere gli incuteva la stessa sensazione di terrore che aveva avvertito nel primo incontro con Laughing Jack.
<<Mi chiamo Kagekao. Sei proprio buffo>>
<<Cosa?>>
<<Ma sì! Con quelle orecchie a punta, il piccolo nasino e gli occhi che emanano quel terrificante rosso acceso. Ihihih>> Ridacchiò in modo stridulo, agitando un dito in aria mimizzando il gesto di quando si tocca il naso ai bambini.Anche se aveva l'aria di essere un semplice idiota, Ben non ci mise molto a capire che stava solo giocando con lui. Decise di reggergli il gioco, per prendere tempo e pensare a cosa fare.
<<Neanche tu sei proprio un viso comune, se così possiamo dire. Sai cosa intendo>>
<<Ehehe, sì capisco. Sai... hai un odore moltooooo interessante. Mi ricordi qualcuno>> Ben iniziò a chiedersi se l'essere fosse ubriaco dato l'odore di vino che persisteva insieme a quello del sangue e al suo modo di parlare tipico di una persona alcolizzata. Quel termine lo portò a digrignare i denti.
<<Mi ricordi troppo qualcuno>> La voce di Kagekao da prima stridula divenne profonda, e l'espressione sulla maschera si allargò in un contorto sguardo malefico. Ben indietreggiò, mantenendo il contatto visivo col suo avversario.
<<Sei come lui?>>
<<Non so a cosa ti riferisci>>
<<Mh... capisco>> Kagekao sparì dalla visuale del ragazzo, mandandolo in un secondo nel panico. Ben si guardava intorno, con le mani circondate dalle fiamme che illuminava la stanza insieme alla luce lunare. Senza che potesse reagire, venne afferrato da dietro e scaraventato fuori dalla finestra. Urlò terrorizzato, ritrovandosi davanti alla visuale l'asfalto che si faceva sempre più vicino. Chiuse gli occhi e strinse le braccia davanti alla faccia come futile tentativo di difesa, ma quando non avvertì più l'aria sbattergli addosso per la caduta le spostò e aprì gli occhi, con il corpo pervaso da terribili brividi. Vide di essere sospeso in aria, con le gambe che circolavano nel vuoto. Con l'aiuto delle braccia si diede una lieve spinta in avanti, alzandosi più in alto.
<<Oh... mio-...mioddddio-->> biascicò il ragazzo, tremante per il forte spavento.
<<Voli, noto>> Ben si voltò in uno scatto fulmineo e vide Kagekao appeso alla parete dell'hotel, aggrappato con le profonde unghie al cemento che si perforava facilmente dalla durezza dei suoi artigli.Ben non smise di tremare anche se avrebbe tanto voluto cessare quei tremorii, ma la paura della caduta gli bloccava il respiro.
<<Ahaha! Tremi come una foglia>> Ben gli ringhiò contro, puntandogli contro le mani pervase dalle fiamme. Il sorriso sulla maschera si crepò orribilmente e il demone saltò verso di lui, ma si beccò in pieno volto un pugno caricato dal ragazzo, che lo fece precipitare verso il basso. Andò a sbattere con la schiena, e le braccia spalancate e lasciate molli a terra. Sputò un liquido nero, automacchiandosi la maschera e la sciarpa. Fissò il ragazzo, iniziando a ridere.
<<Wow! Un pugno così... così forte non lo prendevo da tempo! È stato fantastico! NE VOGLIO ANCORA!>> Kagekao si alzò e con un balzo scattò verso il virus, che gli caricò un calcio in direzione del petto. Il demone gli afferrò la gamba e affondò gli artigli nel polpaccio, facendolo urlare di dolore. Ben lo prese dalle due estremità della sciarpa e iniziò a tirare forte nel tentativo di strozzarlo, prendendolo a calci con la gamba libera. Kagekao incassava i colpi, e lo lanciò contro la parete crepata. Ben si fermò su di esso con i piedi e, sopprimendo il dolore al polpaccio sanguinante, si diede la spinta per dare un altro pugno infuocato al demone, ma gli circondò il pugno con la sua grande mano, stessa cosa fece con l'altra.I due si reggevano lo sguardo e ognuno che cercava di sopraffare l'altro. Kagekao rideva di gusto e Ben avvertiva un dolore acuto alla testa e al petto, sentendo il gusto ferroso del sangue colargli giù dalle orbite e ai lati della bocca. Kagekao osservò bene il sangue che, mano a mano che colava, assumeva un colorito sempre più scuro, quasi tendente al nero. Kagekao provò una forte sensazione di sconforto mischiato all'euforia, lasciando che una tremenda risata rieccheggiasse durante la lotta.
<<Sarà delizioso bere il tuo sangue. Spremerò il tuo cuore con massima cura>>
<<Vog͝͞l̨͡į̴o͏̷ ̨͠ PrOp̨̕r͜͜i̧͠o̷͠ ̀͞v̴̀é̸Đ3r̵͡e>> I due si spinsero uno verso l'altro, finché le fiamme di Ben non uscirono più violente di prima ustionando mani del demone ormai urlante e sofferente. Ben si liberò una mano e caricò un forte pugno, finendo per gettare addosso al demone una palla di fuoco di modeste dimensioni. Kagekao venne schiantato da essa e lanciato a terra, rilasciando delle crepe immediatamente dopo l'impatto. Kagekao respirava male, obbligando il suo petto a violenti scatti per recuperare l'ossigeno di cui aveva bisogno dopo la violenta botta presa alla schiena. Si alzò dolorante e notò solo in quel momento che qualcosa non andava in quel ragazzo. Si teneva la testa tra le mani avvinghiate ai suoi capelli e varie parti del corpo sembravano un'immagine sgranata con pixel vari, con le fiamme che gli stavano divorando le braccia. Ben strillava e urlava con un mix di voci terrificanti. Kagekao rise a quella scena, tenendosi il braccio, e si accinse a rilanciarsi verso di lui.
<<Lo sapevo. Il suo odore!->> Non riuscì a finire la frase che si ritrovò con lo stomaco perforato da una grande mano con artigli neri. Venne estratta di colpo, lasciandogli un buco aperto in pieno stomaco che lo costrinse a cadere a terra e a vomitare sangue. Laughing Jack lo fissava con sguardo furioso, con gli occhi scavati e fiammeggianti di rabbia.
<<Cosa cazzo hai fatto?>> Chiese, quasi in procinto di saltargli addosso e di farlo a pezzi. Kagekao alzò la mano verso il ragazzo e gli puntò il dito contro.
<<-Un- Un demon- BHLEEE->> Kagekao rivomitò una grande quantità di sangue. Jack guardò verso Ben e saltò per raggiungerlo. Gli tese le braccia aperte in avanti per afferrarlo.
<<Ben, calmati>>
<< N0⁰n- R̲̤͍̼̹͙͈͞͏̀̀í̢̧̞͔̥̳̯͚͉͏3̸̵̢͍̝̗̪͖̗̞͟é̸̹̬̩̫͓̠͜͟ͅs̟̹̣̩̰̝ͅ҉҉̸̛c̡̦͇̲͖̤̱͟͢͝ͅo̻͖̳̫͙͉͖҉̶̕͜>> Provò a comunicare il ragazzo fuori controllo. Il clown lo afferrò di colpo e lo strinse tra le sue braccia, causandosi un dolore atroce a causa delle fiamme.
<<Ti prego, calmati! Ragazzino!>> Ben annaspò l'aria e socchiuse le palpebre, mentre la crisi andava piano piano a concludersi, insieme ai glitch, al fuoco e alle grida.
Ben cadde tra le sue braccia, avvertendo il proprio corpo pesante e dolorante.
<<...A...k...>> Laughing gli accarezzò la testa.
<<Non sforzarti>> Jack scese a terra, tenendo il ragazzo in braccio e con la testa appoggiata al suo petto ustionato e con le fasce e maglia bruciati, facendone così rimanere un enorme buco da cui gli si poteva vedere la pelle bruciata che si rigenerava. Kagekao si tenne lo stomaco in fase di rigenerazione.
<<Lo sapevo che c'entrava qualcosa con Zalgo. È della sua stessa disgustosa razza>> Sogghignò, sistemandosi la sciarpa rovinata al collo. Jack lo guardò truce. A quel punto Kagekao capì ch'era meglio per lui se andava via, e così fece,
sparendo nel nulla.
Jack continuò ad accarezzare la testa piena dai morbidi capelli del ragazzino, con sguardo preoccupato.
<<Spero stia bene>>
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《REVENGE》
FanfictionSolo oscurità fino a quel momento. Rinchiuso per anni dentro quel dannato gioco che odiava con tutto il cuore. All'inizio era un po' confuso, poi iniziò ad avere paura, terrore per quella situazione a lui sconosciuta fino a quel momento. Poi, second...