Jack sorrise e accarezzò il volatile dalle folte piume corvine, sentendo successivamente l'animale gracchiare in maniera compiaciuta.
<<Ti piacciono le coccole, noto. Ma tanto lo so che mi segui solo per le noccioline caramellate, piccolo ingordo ingrato>> Scherzò Jack, accarezzando il corvo delicatamente con l'artiglio sotto il suo collo. L'animale spostò lo sguardo nella direzione del corvino e puntò i piccoli e brillanti occhi grigi ghiaccio, praticamente la copia di quelli di Jack, dentro i suoi. Egli mosse a scatti la testa osservando l'entità cosmica, emettendo un forte verso per poi prendere il volo.
Jack lo salutò con la mano osservandolo sparire pian piano all'orizzonte, circondato dall'arancione sfumato del tramonto e le nuvole sparse per tutto il cielo dal colorito roseo. Era davvero un bel panorama da guardare.
Si mise le mani sui fianchi e si sgranchì la schiena, senza provocare alcun rumore di ossa. Era un movimento involontario, dettato dal fastidio costante che provava alla schiena dopo essersi privato di quella cordicella che faceva parte del suo corpo quando era stato creato.
Ora non ce l'aveva più. Se l'era strappato con forza, stanco di doverla tirare ogni dannata volta per poter parlare. Il procedimento era stato veloce e doloroso, ma ce l'aveva fatta.<<È un bel panorama>> Il clown si voltò di colpo con un balzo trovandosi di fianco Ben, vestito con un jeans e una giacca marroncina con sotto una felpa blu. Fece una risata nervosa, grattandosi la testa.
<<Mi hai spaventato, Ben>> Ci scherzò su il clown.
<<Perché? Pensavo fossi in grado di non farti prendere di sorpresa da niente>> Lo prese in giro Ben, con un ghigno.
Jack non seppe come rispondere.
Non era per davvero riuscito a percepire la sua presenza. Com'era possibile? Non era mai successo in più di duecento anni di esistenza che qualcuno lo prendesse di sorpresa.
Riguardo a quell'abbigliamento che Ben indossava gli suonava stonato e al tempo stesso gli ricordava qualcosa di strano. Avvertiva come un'immotivata sensazione di pericolo a vederlo vestito così. Di solito Ben si vestiva solo con felpe larghe e pantaloni da ginnastica. Questo cambio di stile lo straniva e non capiva il perché.
Lo disturbava e basta.
Ben fischiò compiaciuto guardando il tramonto.
<<Sono magnifiche queste sfumature che si fanno pian piano sempre più scure, sempre più rosse. A te che cosa viene in mente guardandole?>>
Laughing Jack schioccò la lingua.
<<Mah, non saprei. Mi suscitano tranquillità>> Rispose Jack.
Ben emise un verso di disappunto, facendo stranire il più grande che aveva alzato un sopracciglio con un'espressione confusa dipinta sul volto.
Stava succedendo qualcosa di strano.
Ben lo fissò con delusione e al contempo rabbia.
<<Questo orrore ti dona una sensazione di tranquillità?>>
<<Ma di che cazzo stai parlando?>> Jack non ci capiva più niente dell'intera situazione. Ben lo fissò con viso furioso, puntando un dito verso l'orizzonte.
<<Ti diverte il loro dolore!?>>Jack si voltò.
Sbiancò in un attimo, sgranando gli occhi con orrore.
Davanti a lui si palesava un cielo rosso come il sangue, con le nuvole che avevano assunto espressioni umane iper realistiche, espressioni sofferenti e deformi.
Jack si sentì mancare l'aria e la terra sotto i piedi.
<<Che cosa...?>> Biascicò il corvino, sudando freddo. All'improvviso venne spinto a terra da Ben, che gli salì sopra a cavalcioni con forza. Lo fissò con gli occhi completamente neri, vuoti, senza emozioni.
<<Oh Jack, ma cosa sei diventato? Per questo sei solo>> Jack deglutì, sentendo un forte dolore al petto e la testa girare.
<<M-Ma cosa... I-Io non sono solo, io ho te... giusto? Sei mio amico>> Balbettò, con un sorriso speranzoso e le sopracciglia rivolte a dipingere la sua espressione disperata e spaventata.
Dopo tanti anni, dopo anni trascorsi nella solitudine più totale e nel bruciante terrore di rimanere intrappolato per l'eternità, dopo tutto quel tempo.
Provava paura.
La risata maligna di Ben gli fece congelare il sangue nelle vene.
<<Io e te, amici? Noi non siamo amici. Sei solo un passatempo. Un pupazzo che butterò via, perché è questo quello che sei>> Jack si sentì gli occhi bruciare dalle lacrime ch'erano sul punto di uscire.
<<Non sei nemmeno una persona, Jack. Hai un nome solo perché anche gli oggetti ne hanno uno. Persino lo spazzolone del cesso ha più valore di te>> Lo derise Ben, parlando con voce maligna che pian piano si faceva sempre più rauca, sempre più profonda.
Finché, alla fine, non divenne la sua.
Jack prese a respirare velocemente, col petto che andava su e giù con una modalità preoccupante, nel mentre Ben tirava fuori da sotto la giacca una maschera di legno dipinta di bianco.
Isaac Grossman, indossando la maschera, continuò a ridere con fare maligno, mentre nel cielo si formava un miscuglio di volti strillanti e mutilati.
<<Ti sono mancato?>>Balzò in alto con la schiena lanciando un grido, con il volto ricoperto di sudore. Ben si svegliò di colpo a causa dell'urlo improvviso e si ritrovò un Laughing Jack tremante e in iperventilazione. Si teneva la testa con le mani, piegato con la schiena verso le ginocchia rialzate, emettendo gemiti strozzati per il fiato che si sentiva mancare.
<<Oh, mio Dio. Jack, che cosa ti
prende?>> Chiese con fare preoccupato il biondo, prendendolo dalle spalle.
<<Jack, guardami. Che hai?>>Il respiro di Jack si bloccò, con la testa che si voltava verso il ragazzo con inquietante lentezza, totalmente scuro in volto.
<<Tu... MALEDETTO>>
Gli saltò alla gola e strinse con forza, cominciando a ferirlo con i suoi pericolosi artigli. Lo ferì al petto squarciandogli la felpa arancione scuro che aveva indosso.
<<J...ack... Ghe fai...?>> Parlò con voce strozzata, pronunciando male alcune parole. Il volto di Jack era devastato dalla furia e dalla paura con il suo corpo invaso dagli spasmi.
<<Mi hai mentito. Mi hai usato come ha fatto lui. Io non valgo niente per te, non è così!?>> Gli urlò in faccia, e Ben poté vedere da vicino, nonostante il buio presente nella stanza, i suoi occhi bagnati dalle lacrime.
Gli accarezzò una guancia con la mano, mentre il suo viso si faceva sempre più paonazzo.
<<M... olla... Ti p...rego>> Jack mollò di colpo la presa sul collo del ragazzo che finalmente riprese a respirare. Rimase sopra di lui, tenendosi al materasso con le lunghe braccia, sopra il corpo ferito del ragazzo. Lacrime salate cadevano sul materasso, finendo a volte sul volto di Ben.
<<Scusa... Non volevo farlo...>> Singhiozzò il clown, tremando. Gli finì addosso, stringendolo forte a sé. Ben sentì Jack piangergli addosso, e con la mano tremante si accinse ad avvicinarla alla testa, accarezzandola.
<<Ssssh... Non piangere>> Provò a consolarlo, cercando di parlargli col tono di voce più gentile possibile.
<<Mi dispiace... Mi dispiace... Mi dispiace...>> Continuava a ripetere come un disco rotto, rimanendo avvinghiato a Ben. Quest'ultimo gli abbracciò la testa, chiudendo gli occhi.
<<Dormi. Ora è tutto a posto>>
Jack continuò a piangere per ore, restando abbracciato al ragazzo, finché non si assopì e rimase addormentato per il resto della notte.Il mattino successivo i due si erano svegliati quasi nello stesso momento. Ben vide delle occhiaie pronunciate fare capolino sotto gli occhi tristi del clown.
<<Non chiedermi niente, ragazzino. Non riesco a parlarne>> Parlò Jack, con tono spento.
Ben annuì, sospirando.
<<Non ti costringerò a parlarne>> Disse solo, socchiudendo gli occhi. Il petto era guarito, ma restava il ricordo doloroso di quella notte.
<<Almeno puoi promettermi che non mi farai di nuovo del male?>> Gli domandò, facendo tacere il corvino. Egli si morse il labbro con i suoi denti appuntiti.
<<Non posso prometterlo, ragazzino. Non ho il controllo. Potrei ferirti di nuovo, o peggio>> Fu onesto, confessando il suo essere incapace di gestire in pieno il suo squilibrio mentale.
Ben sarebbe potuto sparire, andarsene il più lontano possibile e continuare la sua ricerca senza che nessuno gli intralciasse la strada.
Ma decise di rimanere in quel letto, a consolare il clown per cui aveva iniziato a provare dei veri sentimenti d'affetto.
Per la prima volta, solo dopo essere dovuto morire, scoprì ch'era anche lui in grado di provare sentimenti positivi verso qualcuno.
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《REVENGE》
FanfictionSolo oscurità fino a quel momento. Rinchiuso per anni dentro quel dannato gioco che odiava con tutto il cuore. All'inizio era un po' confuso, poi iniziò ad avere paura, terrore per quella situazione a lui sconosciuta fino a quel momento. Poi, second...