Compleanno

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Camminare sulle mani non è facile, ma a guardare Laughing Jack si potrebbe pensare che sia una passeggiata imparare. Così pensava Ben. Ma si rese conto, dopo essere caduto tre volte di schiena, che non sarebbe stato facile. Eppure, dopo dieci minuti a provare e riprovare imperterrita, trovò il giusto equilibrio. Avanzare dei passi lo portava a cadere, ma gli bastò prenderci la mano. Jack iniziò a spingerlo coi piedi nel tentativo di farlo cadere e da lì iniziò una sfida improvvisata su chi faceva cadere per primo chi. Ben si piegò con le braccia e raggiunse la faccia del clown con un calcio, facendolo cadere e grugnire per il dolore.      <<OH. Ma che fai?? Non vale!>> Protestò Jack, massaggiandosi il naso. Ben girò in tondo, sempre camminando sulle mani.        <<Non metterti a piangere solo perché hai perso>> Lo beffeggiò il ragazzo, risaltando in piedi. Diede delle forti pacche sulla spalla piumata di Laughing Jack, sogghignando.                                       <<Non ti porto più in moto>>
<<Me la rubo da solo una moto>>
<<Potrai anche farlo, ma non riuscirai a guidare le moto fighe che frego io. Hai le braccia troppo corte>>
<<Non è colpa mia se hai delle molle al posto delle braccia>>
<<Che immaturo>> Una voce femminile conosciuta giuste alle orecchie dei due. Jack si alzò in piedi e raggiunse Sally, col sorriso stampato in faccia.                                                                                          <<Ciao, Sally. Quale buon vento ti porta qui?>>  Domandò Jack. Al dunque Sally tirò fuori dalla borsa che portava con sé il pupazzo che le aveva regalato, strappato in vari punti da cui usciva l'imbottitura di cotone.     
<<Me lo potresti ricucire? Dei teenagers di merda lo hanno lanciato tra i rovi>>  Spiegò Sally, con tono innervosito. Jack afferrò il pupazzo e lo esaminò.                    <<Che stronzi. Comunque non è un problema per me ripararlo. Solo che ora dovrei preparare la torta per Ben>>                              <<Ti ho detto di no!>> Gli gridò contro il ragazzo.                            <<E invece te la faccio comunque. Oggi è il tuo compleanno e non può esserci compleanno senza la torta di compleanno>>                <<Ma la smetti con sta stronzata del compleanno!? Non cresco, non ho anni. Mi spieghi che senso ha sta pagliacciata!?>>                          <<Ha il senso di farti vivere l'esperienza del compleanno. Peggio per te che mi hai detto il giorno in cui sei nato>>                      <<A sapere che ti saresti inventato sta cagata non te l'avrei di certo detto>>                                            <<Troppo tardi>> Ben si mise il cappuccio in testa, borbottando insulti.  Sally si trattenne dal ridere per evitare di dare a Ben l'ennesimo motivo per mettersi ad urlare.                                                  <<Se sei impegnato posso ripassare domani>> Propose Sally.                                                        <<Il tempo che preparo l'impasto e lo inforno, poi te lo aggiusto>>      <<Dai a me da cucire, così se ne va in fretta>> Disse Ben, lasciando sbalordita la bambina.                <<Gentile da parte tua. Ma nessuno le vieta di restare per una fetta di torta>>                                    <<Io glielo vieto>>                              <<Che antipatico che sei>> Gli passò il pupazzo e tirò fuori dalla tasca un piccolo set da cucito.    <<Io vado. Cercate di non scannarvi mentre sono via>>  Ammonì i due ragazzini, uscendo poi dalla stanza.  

Ben si sedette a terra a gambe incrociate, facendo attenzione a far entrare il filo nel buchetto dell'ago. Sally si guardò i piedi, indecisa se chiedergli o meno la domanda che le passava per la testa.                                                        <<E' la prima volta che festeggi il compleanno con una torta?>> Gli chiese, sedendosi a terra vicino a lui. Ben stava passando l'ago sotto uno dei numerosi strappi presenti sul pupazzo, ma si fermò nell'udire quella domanda.
<<Come osi farmi domande del genere?>> La ammonì, stizzito.
<<Sono soltanto rimasta incuriosita dalle parole di Jack. Quindi? Hai mai effettivamente festeggiato un compleanno?>>
<<Un'altra domanda e ridurrò in cenere questo straccio puzzolente che tu chiami pupazzo>> La avvisò Ben, fissandola con astio e intimidendola coi suoi occhi neri. Sally si morse il labbro inferiore dallo sconforto, abbassando lo sguardo. Ben proseguì a cucire, in silenzio.

《REVENGE》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora