•°Rivelazioni°•

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<<Hai visto com'è grazioso?>> Disse Jack, sorridendo raggiante, mentre camminava per il quartiere fantasma in compagnia del biondo. Ben allungò un dito verso il grande corvo appollaiato al braccio di Laughing Jack, rimanendo stupefatto da come l'animale rimanesse immobile nel vedere un completo estraneo avvicinarsi a lui. Gli accarezzò lievemente il becco scuro, passandolo poi sulla testolina piumata. Il corvo mosse le ali e socchiuse gli occhi chiari con fare rilassato.
<<Sto pensando di dargli un nome,
sai?>> Lo informò Jack, riferendosi all'animale dall'atteggiamento mansueto.
<<Quindi vorresti tenerlo come animale domestico?>>
<<Non come animale domestico, ma come amico. Nel senso che lui potrà andare dove gli pare senza essere rinchiuso in una gabbia e ci vedremo quando me avrà voglia>> Jack gli diede qualche seme di girasole e subito il corvo incominciò a beccargli dentro il palmo della mano dov'erano posizionati i semi.
<<Lo voglio chiamare... Mh, vediamo... OSCAR!>> Disse il clown, facendo sobbalzare dallo spavento il povero animale che prese a fissarlo in malo modo. Ben accarezzò di nuovo il corvo, constatando che le sue piume erano soffici e liscissime.
<<Oscar è un bel nome francese, non ti pare?>>
<<Oscar è un nome francese?>>
<<Sì>>
<<Pensavo fosse inglese>> Confessò il ragazzo, stranito. Jack alzò le spalle.
<<Quando si viaggia s'imparano tante cose. Comunque è da quasi un anno che ci conosciamo!>>
<<Dieci mesi, quindi?>>
<<E quindi niente, sono solo contento. Tu no?>> Ben rise per i momenti d'infantilità di Jack, ma alla fine era anche questo che gli piaceva di lui.
<<Sì, anch'io. Ora andiamo a prenderci una pizza?>>

Jack gli sorrise e si preparò per parlare, ma improvvisamente afferrò il ragazzo per il braccio e lo spinse dietro di sé, parandosi davanti a lui con il proprio corpo. Il corvo volò sopra la spalla del clown, soffiando contro qualcuno ch'era davanti ai due. Ben non capì subito la situazione, perciò per vederci più chiaro fece capolino con la testa di lato.
<<Buongiorno, ragazzi>>
Ben strinse i pugni per la rabbia.
<<Tu...>> Bofonchiò il biondo. Il demone dalla maschera nera e bianca sorrise.
<<Oui, sono proprio io. Vi sono mancato?>> Chiese Kagekao, facendo un inchino e senza neppure provare a nascondere la risata macabra che uscì dalla sua bocca. Laughing Jack spinse di nuovo Ben dietro di lui, nonostante le sue proteste. Puntò contro il demone gli artigli, con sguardo omicida.
<<Lascia stare il ragazzo o ti assicuro che non ne uscirai vivo>> Lo intimò Jack, rendendo terribilmente visibile la sua terrificante fila di denti appuntiti. Kagekao si raddrizzò con la schiena, aprendo le braccia con fare teatrale.
<<Anche se l'idea non mi dispiacerebbe, non sono venuto qui per lottare>> Lo informò Kagekao, utilizzando un tono di voce ch'è difficile da dedurre se sta mentendo o dicendo la verità. Gli anni d'esperienza di Laughing Jack con quell'individuo gli avevano insegnato ch'era un completo squilibrato, dedico solo alla manipolazione e al massacro.
Per quanto gli desse fastidio ammetterlo, non era molto diverso da lui. In fin dei conti sembravano due gocce d'acqua. Stessa crudeltà, stessa sete di sangue.
Due mostri capaci di tutto pur di soddisfare il proprio malsano senso del divertimento, anche a costo di finire in un bagno di sangue.

<<Sono qui per parlare col ragazzo>>
<<Vedi di andartene>> Lo ammonì Jack, producendo rumori allarmanti con i propri artigli.
<<Non lo sfiorerò di un solo capello>> Precisò con tono divertito il demone, avanzando verso di loro.
<<Un altro passo e sei morto>> Kagekao fermò il piede a mezz'aria, riponendolo di fianco all'altro senza avanzare ulteriormente. Ridacchiava vistosamente, con le spalle che si alzavano a ogni risata. Piegò la testa di lato, con la sciarpa che ondeggiava.
<<Sono passati dei mesi dall'ultima volta che ci siamo visti e non è successo ancora niente. Quali sono i piani del tuo padrone?>> Ben spinse via il braccio di Jack e uscì da dietro di lui.
<<Di quale padrone stai parlando?>> Si avvicinò al demone a grandi passi, ma venne fermato da Laughing Jack stesso che lo aveva nuovamente afferrato per il braccio, intimandogli di ritornare dietro di lui.
<<Intendo il demone Zalgo>> Al suono di quel nome persino il corvo si agitò, sbattendo a scatti le sue grandi ali nere.
Laughing Jack fece per parlare, ma fu Ben il primo a prendere parola. Quello che pronunciò stupì sia Jack che Kagekao.
<<Chi sarebbe?>> Chiese Ben, inarcando un sopracciglio. Kagekao smise di ridere e divenne serio.
<<Starai scherzando>>
<<Affatto>>
<<Tu non conosci il demone che ti ha riportato in vita?>> Ben, con espressione adirata, lo sfidò solo guardandolo.
<<Non so chi sia questo Zalgo ma non ha nulla a che vedere con me>> Jack ascoltava il ragazzo con attenzione ma non parlava, sapeva che sarebbe comunque intervenuto se il caso lo avesse richiesto.

La maschera del demone giapponese sembrava sul punto di spaccarsi a metà per quanto le crepe disegnate intorno agli occhi e alla bocca erano larghe.
<<Credi che io sia stupido?>>
<<Parecchio, aggiungerei>> Kagekao spalancò di colpo le orbite disegnate nella maschera, assumendo un'espressione contorta e sgradevole.
<<Insolente->>
<<Il ragazzo non ha avuto contatti con lui>> Intervenne Jack, parandosi nuovamente davanti a Ben. Kagekao contorse di più il collo, piegandolo quasi dall'essere sul punto di spezzarsi.
<<Neanche con gli altri?>> Questa rivelazione sconvolse Ben a tal punto dal tentare di uscire da dietro Jack nonostante il braccio che lo teneva inchiodato contro la sua schiena.
<<Ce ne sono altri come me?>> Kagekao drizzò con un rumore di ossa il proprio collo.
<<Sì>>
<<Dove posso trovarli?>>
<<Tu non hai proprio idea di chi sia Zalgo>> Parlò Kagekao, con i tratti disegnati sulla maschera che assumevano un aspetto più delicato.
<<È strano. Di solito lui ha il controllo di tutte le sue creature. Controlla le loro menti e le usa per i suoi scopi>>
<<Quali scopi?>>
<<Spargere per tutto il sistema informatico la sua influenza che porterà alla pazzia tutti gli esseri umani sulla faccia della terra, così riuscirà a nutrirsi della loro follia acquisendo abbastanza potere oscuro per ritornare in vita e portare la fine del mondo. Eheheheh. Divertente, vero?>> Sghignazzò Kagekao con vigore. Ben indietreggiò, rimettendosi di sua spontanea volontà dietro il corvino e prendendogli tra i pugni il tessuto della sua maglietta. Jack gli appoggiò una mano sulla testa, con i lunghi artigli che gli accarezzavano la fronte. Leggeva nel suo volto preoccupazione, come se avesse capito qualcosa che prima gli era allo scuro.
<<Sarebbe divertente se questa faccenda non mettesse in difficoltà anche me. Potrei fuggire in un'altra dimensione, ma poi, sapete come sono fatto, con chi mi divertirò? Gli umani, nella loro completezza di disgusto e vergogna, sono così buoni da bere>> E nel dire questo una lingua nera uscì dalla sua bocca disegnata, ondeggiando in maniera oscena.

<<Il loro sangue mi rinvigorisce come il nettare degli Dei. Non saprei proprio come farei senza di loro. Sono la miglior botte del vino più dolce, fermentato al punto giusto dopo giorni, settimane, mesi, anni di torture. Avevo questa ragazza ch'era bella come il Sole. Riuscii a resistere senza dissetare la mia sete per tre lunghi anni. Non potete immaginare com'era diventato delizioso il suo sangue. Il ricordo... mmmh... mi fa fremere tutto. Come potrei vivere senza quel dolce
sapore?>> Ben strinse di più la presa su Jack, e il corvo puntava il suo sguardo attento verso quell'essere di un altro mondo.
Kagekao ritirò la lingua, riassumendo un'espressione normale per quanto gli era possibile.
<<Se non sei coinvolto in tutto ciò allora non ho di che preoccuparmi. Alla prossima>> Concluse il demone fissando il duo con sguardo attento, sparendo nel nulla.
Laughing chinò la testa verso il ragazzino che sembrava esserci rimasto dopo quella conversazione.
<<Ehi, è tutto a posto. Non hai niente a che fare con quello lì>> Lo consolò come meglio poteva. Ben chiuse gli occhi, tirando su un lungo sospiro.
<<Invece sì, più di quanto immaginassi. Questa rivelazione mi ha dato modo di collegare molti punti, anche se mi mancano ancora dei pezzi. Questo... questo Zalgo non aveva nulla a che fare con noi>>
<<Ma noi chi, Ben? Noi chi??>> Insistette il clown in bianco e nero, anche se sapeva già la risposta. Infatti il biondo abbassò il capo, guardandosi le scarpe.
<<Non posso... Non capiresti. È... è tutto assurdo>>
<<Sono una fottuta entità cosmica creata da un cazzo di angelo custode, capace di ogni tipo di potere. Come pensi io non possa capire qualcosa?>> Ben mollò la presa sulla sua maglia, ma gli rimase di fianco.
<<La questione è grave, molto grave. È coinvolta tanta di quella gente che neanche immagini>>
<<Quanta?>>
<<Non lo so manco io. So solo che sono ovunque, mischiati tra i civili, che vivono delle doppie vite di facciata. Ma poi, quando sono da soli...>> Si sentì salire un rigurgito salirgli su per la gola. Si premette la bocca tappata con il palmo della mano, tenendosi stretto lo stomaco col braccio. A Jack quasi venne un colpo a vederlo così. Si chinò verso di lui e gli massaggiò la schiena per farlo sentire un po' meglio, con il corvo che gracchiava al ragazzo come se anche lui volesse consolarlo.
<<Ben, dimmi i loro nomi>> Il ragazzo tremò, poi alzò lo sguardo verso quello del clown che aveva assunto un'espressione di pura sete omicida.
<<Dimmi i loro nomi, e ti giuro che finiranno a implorare affinché la morte li porti via da me>>

Ben sorrise, sentendo caldo al petto dopo quelle parole. Lo abbracciò forte, tirandolo verso il basso, e Jack si accovacciò per abbracciarlo meglio, sentendo il viso di Ben affondare nella sua spalla.
<<Lo terrò a mente, ma al momento è un no>>
Jack sorrise.
Ben stava incominciando a fidarsi. 

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