Capitolo 23

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Non sapevo se rispondere, Maddie mi vide insucura nel farlo, allora mi precedette e schiacciò la cornetta verde, la guardai malissimo, ma lei mi fece un sorrisetto e mi portò il cellulare all'orecchio, non mi rimaneva altro che rispondere

"Pronto"

"Amore, che fine hai fatto? Esci dall'ospedale e non mi chiami?" disse Ale scherzando.

Quanto mi piace quando mi chiama così.

"Eh.. si hai ragione..  scusa" risposi con il magone, mi stava venendo da piangere al solo pensiero che non lo avrei mai più rivisto quel viso perfetto, nè sentito quella voce calda (agg.)

"Amore stai bene?" chiese preoccupato, una lacrima mi rigò il volto,

decisi di raccontargli tutto, ma non riuscì nemmeno a finire di pronunciare il suo nome che i miei genitori entrorono di colpo nella stanza, e quando capirono che al telefono stavo parlando con lui, mi strapparono il cellulare dalle mani, chiusero la chiamata e cancellarono il suo numero dalla rubrica.

"Cosa non ti è chiaro del fatto che da ora in poi quel ragazzo per te non esiste più!" mi urlò contro mio padre seguestrandomi il cellulare,

"Ma non potete impedirmi di vedere l'amore della mia vita" risposi cercando di rimandare indietro le lacrime che lottavano per uscire

"L'amore della tua vita? Ma perfavore è solo una stupida cotta da niente, ora sicuramente ti starà già tradendo con un'altra" e dopo questa frase uscì con mamma, che non si era degnata di difendermi, dalla stanza.

Io e Maddie girammo la testa all'unisono, l'una verso l'altra, 

"No tesoro non piangere, lo sai che sono solo parole, non hanno alcun peso sulla vostra magica storia" cercò di calmarmi lei mentre mi disperavo battendo i pugni sul materasso.

Dopo un po' mi calmai, mia sorella si alzò dal letto chiedendomi se mi andava di passare un pomeriggio fra sorelle, cioè abbuffarsi di gelato e vedere film comici, come spesso facevamo qualche anno fa, ed io sfoggiai il mio primo sorriso della giornata annuendo.

POV MADDIE

Quando vidi Abby sorridere capì che avevo centrato il punto, ero felice di essere ruscita a renderla allegra, quindi prima che cambiasse idea corsi fuori dalla stanza, ma mi scontrai con Andrea

"Dove vai così di fretta?" chiese lui

"A prendere del gelato" risposi

"Ho sentito quello che è successo poco fa, Abby ama davvero quel ragazzo.."

io lo guardai e sorrisi, che bello incominciava a capire. Conoscete il detto 'mai dire l'ultima parola?', io si, ma purtroppo non lo metto mai in pratica e infatti ecco Andrea che mi raccomandò

"So che tu per lei faresti qualunque cosa e so che le vuoi un bene enorme, ma visto che anch'io sono suo, vostro, fratello maggiore per giunta, ti evito di aiutarla a vederlo, io conosco Alessio, la farebbe solo soffrire"

"Ma perchè nessuno crede nel loro amore?!" e detto questo tornai su con le ciotole di gelato

"Se le vuoi davvero così bene ascoltami" urlò lui,

entrata in stanza mi buttai sul letto e passai una ciotola ad Abby che mi chiese

"Cos'ha detto Andrea?"

"Non so, parlava al telefono" inventai, non volevo sapesse cosa fosse successo.

Durante il film mi vibrò il cellulare, un messagio 

Da Francesco:

Ehi, Ale ha bisogno di parlare con tua sorella, non risponde alle chiamate, dille di andare al capannone abbandonato in fondo alla strada dopo il centro commerciale. Grazie tesoro, un bacio.


Arrossì per come mi aveva ringraziato e avvisai Abby, la quale, per non farsi beccare da nessuno, sgattaiolò fuori dalla finestra e corse dal suo Romeo...

POV ABBY

Arrivai sul posto con il fiatone, mi fermai per riprendere fiato, piegai le gambe, appoggiai le mani sulle ginocchia e abbassai la testa respirando a boca aperta, quando l'alzai e vidi da lontano Alessio spalancai gli occhi e ricominciai a correre, nonostante la mancanza di fiato, lui mi accolse fra le sue braccia, io poggiai le mie mani sulle sue guancie e incominciai a baciarlo, lui mi seguì

"Mi sei mancato così tanto... io..." dissi tra un bacio e l'altro

"Shh non dire niente parliamo dopo" detto questo mi fece entrare in questo posto, penso fosse un vecchio negozio dato che c'erano dei mobili...

Calò la sarracinesca mi fece stendere su un letto e continuò a baciarmi dolcemente, poi fece scivolare la sua mano sulla mia gamba mentre l'altra teneva il mio viso, io afferrai la sua maglietta e gliela sfilai,

"Allora... sei sicura?" mi chiese a fior di labbra

"Sicura" risposi con gli occhi chiusi allungando il collo in cerca delle sue labbra, in seguito sentì la sua mano abbandonare la mia gamba e rifugiarsi sotto la mia maglietta, che poco dopo, mi tolse, era un'emozione mai provata prima, però mi piaceva sentire quel fascio di muscoli che premevano sul mio corpo.

Poi la sua bocca si spostò vicino al mio orecchio e mi sussurrò un dolcissio

"Io ti amo, e per me esisti solo tu"

"Anche per me è così" sussurrai, e continuammo a fare l'amore per un pò, fino a quando rimanemmo in intimo e lui si stese affianco a me e mi guardò sorridendo e quando appoggiai la testa sul suo petto lui mi chiese

"Ora se ti va puoi dirmi cos'è successo" 

Non iniziai a parlare subito, stavo ancora pensando a quello che era successo un attimo prima e al fatto che Alessio per me rappresentava una parte importante della mia vita, ora non ero più vergine.

Ciaooo ragazze, non sono morta tranquille ahah, ecco un nuovo capitolo, scusate se l'ultima parte non è venuta benissimo, ma è la prima volta che scrivo una parte così, fatemi sapere se vi è piaciuto e grazie mille a tutte! un bacione alla prossima :))

Tu sei il mio RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora