..."1-2-3 e... Ball Change"
"Senti il ritmo, al tre ti alzi con un En l'Air"
Queste eravamo noi che ci coordinavamo a vicenda ancora un'ultima volta prima dello spettacolo, a breve le centinaia di sedie, in cortile, davanti alla piattaforma, che noi chiamavamo palco scenico, si sarebbero riempite mandandoci nel panico più totale.
"Pronte ragazze? Tra tre minuti si inizia, in bocca al lupo!" Ci informò la suora per poi finire con l'incitarci.
Quei tre minuti passarono subito, eccoci sul palco che eseguiamo i passi stabiliti a ritmo di musica.
Finita la coreografia uscimmo di scena, mentre mi facevo spazio dietro le quinte per raggiungere il mio 'camerino' mi sentì chiamare, era Suor Angela,"Mi ha chiamato?" Domandai alla donna
"Si, devo presentarti una persona" Rispose, notai che di fianco a quest'ultima c'era un uomo sulla trentina, molto curato con indosso giacca e cravatta, non avevo idea di chi potesse essere, dopo che la suora si accorse che stavo squadrando il tipo ruppe il silenzio presentandomelo,
"Abby, lui è un noto coreografo, ha inventato i migliori balletti per i migliori ballerini..." Sbarrai gli occhi a queste parole, poi gli porsi la mano destra per presentarmi,
"Gabriel, molto piacere" Disse lui dopo una stretta di mano
"Insomma te lo sto presentando perchè ha assistito al nostro spettacolo di beneficenza, ti ha visto ballare, gli sei piaciuta molto e vorrebbe offrirti..." Si intromise Suor Angela, ma non riuscì a finire il discorso che il coreografo, con molta calma, la zittì dicendo
"Aspetta, ora spiego io, inutile ripetere che mi ha davvero colpito il modo in cui balli, mi piace come riesci a passare dal moderno al classico senza far notare la differenza, si nota che ami ballare, io non ti conosco, so che sei una ragazza abbastanza timida, ma quando balli tutta la tua timidezza svanisce e sei semplicemente te stessa ed è proprio questo che cercavo per il mio nuovo musical, insomma ti voglio nel mio corpo di ballo" Ogni parola che diceva era un tuffo nel cuore, lavorare per un coreografo era quello che avevo sempre sognato, non riuscì a rispondere, mi limitai a portare le mani alla bocca per realizzare ancora un momento
"Vedo che sei rimasta senza parole" Aggiunse Gabriel, gli sorrisi,
"Ovviamente non mi devi rispondere subito, anche perchè ci sono un po' di cose che dovrai valutare prima di decidere, per esempio, dovrai lasciare il collegio e la tua città, dovrai venire con noi ad Hollywood per un anno" Continuò,
"Ho-Hollywood, da sola?" Chiesi con voce rotta
"Si, noi lavoriamo lì e ormai credo che sei abbastanza grande, non ti servono mamma e papà no?" Rispose lui,
"No no, certo che no "Dissi
"Comunque hai tre giorni di tempo per pensarci, tornerò qua mercoledì e se la tua risposta sarà 'si' prenderai le valige e partiremo, se invece sarà il contrario, noi avremmo perso un importante ballerina e tu un importante occasione, ci vediamo mercoledì, pensaci, ciao Abby, arrivederci signora" E dopo queste parole lo vidi scomparire tra la folla.
Ancora sotto shock entrai in collegio per sciacquarmi la faccia e cambiarmi la maglietta bagnata dal sudore, mentre camminavo per il corridoio alla ricerca della mia stanza mi scontrai con Alessio,
"Amore, che hai?" Mi chiese preoccupato dopo avermi preso il viso fra le mani per far incrociare i nostri sguardi,
"Niente, tutto bene" Risposi dopo aver tirato un sospiro,
"Sicura? Sei pallida" Continuò lui,
"Tutto a posto, credimi, ora vado a cambiarmi, a dopo" Dissi per poi donargli un bacio.
Quando mi trovai davanti la porta della camera pensai che dovevo dirgli tutto, mi voltai verso di lui, vidi che stava tornando al bar"Alessio" Urlai.
POV MADDIE
"Mamma sto uscendo ci vediamo dopo" Dissi con un filo di voce, erano due giorni che stavo male e dopo vari tentativi mia madre mi convinse ad andare dal dottore,"Va bene tesoro, poi fammi sapere cos'hai" Mi salutò lei dandomi un bacio sulla fronte approfittandone per vedere se avevo la febbre.
Finalmente dopo quindici minuti di fila fu il mio turno,
"Maddie, ciao! Come mai qui?" Mi salutò il Dottor Jons, è un uomo di cinquant'anni, un po' all'antica lo conosco da quando ero piccola, accompagnavo sempre mia sorella,
"Salve dottore, ormai è da giorni che ho terribili mal di stomaco, sbalzi di fame e nausea..." Dissi disperata tenendomi la pancia.
Dopo varie visite mi sedetti alla scrivania difronte al Dott. Jons aspettando l'esito,
"Maddie, ho trovato il perché di tutti questi dolori" Iniziò a dire con un lieve sorriso sulle labbra, io alzai la testa e lo guardai per invitarlo a continuare,
"Congratulazioni, sei incinta!" Esordì così, ed io sbiancai,
"Incinta? No, non è possibile!" Entrai nel panico, per un istante mi attraversò la mente l'idea di abortire senza far sapere niente a Francesco, non sapevo come l'avrebbe presa, non sapevo che fare, avevo solo tanta paura.

STAI LEGGENDO
Tu sei il mio Romeo
ФанфикRomantica, con la testa fra le nuvole, ragazza studiosa con grandi aspettative per il futuro e una grandissima passione per la danza, Abigail è la quarta figlia di una famiglia composta da sette membri, deve compiere 18 anni e comincia a sperare in...