Capitolo 8

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Stavo per correrle dietro, ma venni bloccato da Eleonora che mi fece segno di andare a sederci al tavolo con gli altri, incluso Andrea, seduto davanti a me, mi odiava si vedeva, mi odiava per aver spezzato il cuore a sua sorella. Nel frattempo Abby ci raggiunse, aveva gli occhi rossi cercava in tutti i modi di non guardarmi

"Quindi voi due vi conoscete.. e come?" Chiese con vocina stridula Eleonora guardando Abby

"Perfavore smettila" le dissi io un po' scocciato

"Volevo solo saperlo..." rispose facendo girare gli occhi

"Beh allora vi racconto io come mi ha conquistato Alessio, mi ha portato in un parco enorme suddiviso in stati e abbiamo passato la giornata a visitare la Francia, che come tutti sanno è la città dell'amore, ma la cosa più bella è stato il nostro primo bacio.. sotto la Torre Eiffel!" Continuò tutta elettrizzata, cercai di farla tacere, ma fu tutto inutile.

POV ABBY

Quando sentì quelle parole, alzai la testa di botto e feci un'espressione incredula.
Che cosa?! Non credevo alle mie orecchie.
Mi alzai e corsi in bagno, non volevo che la gente mi vedesse scoppiare a piangere, soprattutto Alessio.

"Aspetta!" Sentì urlare e mentre salì le scale, con la coda dell'occhio vidi Alessio dimenarsi per liberarsi da Eleonora che gli teneva il braccio.
Quando arrivai al piano di sopra entrai in bagno e cercai di chiudermi dentro, ma ogni tentativo fallì, perché dall'altra parte della porta c'era lui che cercava di entrare, e infine ci riuscì.
Appena entrò ci chiuse dentro, mi afferrò forte gli avambracci e mi scaraventò contro il muro

"Lasciami! Sei solo uno stronzo! Allora porti tutte le ragazze lì, le fai sentire speciali e poi le baci! Ti odio! Pensavo fossi diverso, invece sei come tutti gli altri!" Dissi con le lacrime che mi rigavano il viso

"Fammi spiegare" rispose lui stringendo la presa

"Ma cosa vuoi spiegare?! Che mi hai port" non riuscì a finire di ribattere che mi ritrovai con la testa contro il muro, le sue grandi mani sul mio viso bagnato e le sue labbra contro le mie, era fantastico il contrasto fra il suo piercing freddo e la sua bocca calda.
Quando la sua lingua si intrecciò con la mia, di mala voglia, gli misi le mani sul petto e lo spinsi via

"Ma cosa credi? Che ci caschi ancora! Ti odio, non voglio mai più vederti Alessio Bernabei" dissi uscendo dal bagno, ma lui mi afferrò la mano, mi accostò a lui, mi mise la mano sul fianco e disse

"Abby, io ti amo, lei non è niente per me!"

Mi girai e me ne andai, ero troppo arrabbiata per perdonarlo, anche se le sue parole mi sciolsero il cuore.

Tu sei il mio RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora