"Ragazzi, i documenti" insistette il barista infastidito, io non sapevo che fare ero pietrificata, ma quando sentì Francesco pronunciare questa parola rilassato senza alcun timore
"Eccoli"
Lo guardai stranita, e solo quando vidi il barista annuire con il capo e servirci tirai un sospiro di sollievo e poi chiesi a Fra scuotendo la testa
"Cosa gli hai fatto vedere?"
"Due documenti falsificati" rispose
"Tu... cosa? Non ti facevo così falso" dico scherzando
"Finalmente ti vedo rilassata, adesso raccontami qualcosa di te"
"Tipo che i miei pensano che sia sotto le coperte a dormire, e invece sono qua con te" rido mentre racconto
"Ah bene, ho davanti a me una ribelle" dice, poi afferriamo i bicchierini ridendo e iniziammo a bere, bevemmo 3 bicchieri di whisky a testa, non lo avevo mai assaggiato perché dal l'odore lo consideravo troppo forte, non avevo torto, prima pucciai solo le labbra e poi lo mandai giù tutto d'un fiato, sentivo il palato pizzicare e gli occhi riempirsi di lacrime come se il liquido che avevo mandato giù volesse uscire, dopo averli strizzati guardai Fra, stava ridendo
"Cosa ridi?!" Dissi ancora mezza intontita
"Non hai mai bevuto vero?" Mi chiese, non volevo dirgli la verità avevo paura pensasse che fossi una bambina, insomma avevo 17 anni e l'unica bevanda alcolica che avevo bevuto finora era lo spumante, quindi una volta ripresa mi stampai un sorrisetto sulla faccia e dissi nel modo più convincente possibile
"Ma va, no!"
La serata continuò, per un attimo pensai a mia sorella, chissà che stava combinando...
POV ABBY
Alessio mi rallentò, ma io lo trascinò, ero impaziente di vedere cosa si nascondesse dietro quel portone.
Quando entrammo vidi una distesa di verde con tanti fiori, tutti diversi, sparsi"Che posto è?" Gli chiesi mentre mi guardavo intorno
"È bellissimo" continuai,
"Aspetta, il meglio viene adesso" disse guidandomi poco più avanti, sopra una strada illuminata ai lati da piccole candele, rimasi scioccata alla vista di una quercia enorme, ai rami erano appesi dei biglietti a forma di cuore, ognuno con una dedica
"Alessio... sono senza parole..."
"Non devi dire niente, siediti" rispose e ci sedemmo
"Ti va qualcosa da bere?" Mi chiese
"Si grazie" dopo aver risposto lo vidi alzarsi e avviarsi a un chiosco che non l'avevo notato
"Spero ti piacciano i cocktail di frutta, vende solo questo" disse porgendomi la bevanda
"Sisi, mi piacciono" risposi prendendo il bicchiere.
Finimmo di bere e ci stendemmo a guardare le stelle"Tu cosa vedi?" Chiesi riferendomi alle costellazioni
"Una bellissima ragazza, con un viso dolcissimo, una voce melodica e un sorriso stupendo" io mi girai e i nostri sguardi si incrociano
"Sei la cosa più bella che mi poteva succedere" continuò a bassa voce, io gli sorrisi e un attimo dopo le sue labbra erano appoggiate delicatamente sulle mie poi si spostarono sul mio mento fino ad arrivare sul collo, intanto la sua mano era sul mio punto vita, sentivo i bottoni della camicia slacciarsi
"Ale, aspetta" dissi fermandogli il polso, vidi il suo orologio che segnava le 3:00
"Oddio è tardissimo, rimarrei qua tutta la notte, ma se i miei genitori si svegliano... non so nemmeno dove sia mia sorella" dissi a raffica preoccupata
"Per Maddie stai tranquilla, stanno tornando a casa, riguardo a te prima di andartene ho una cosa per te.." mi tranquillizzò, ci alzammo e mi portò accanto a una ringhiera, lo vidi girarsi verso il chiosco e fare cenno con la testa al barista
"Ho pensato per giorni come dirtelo e poi ho deciso, ho scelto il modo più romantico" disse guardandomi negli occhi e tenendomi le mani
"Dirmi cosa?" Chiesi sorridendo, lui si limitò a girare la testa e a guardare al di sotto della ringhiera.
Non credevo a quello che vedevo, sotto di noi c'era...
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Tu sei il mio Romeo
FanfictionRomantica, con la testa fra le nuvole, ragazza studiosa con grandi aspettative per il futuro e una grandissima passione per la danza, Abigail è la quarta figlia di una famiglia composta da sette membri, deve compiere 18 anni e comincia a sperare in...