POV ABBY
Appena Alessio sentì che lo stavo chiamando si girò di scatto,"Dimmi" Disse nella speranza che mi aprissi, perché lui sapeva che non stavo bene, me lo leggeva in faccia.
Ero decisa a raccontargli tutto, ma poi ci ripensai, pensai che era meglio prima avvisare i miei genitori, quindi risposi con un semplice"No niente... A dopo, ti amo" lui sorrise dopo aver sentito le ultime due parole dopodiché mi rifugiai in camera mia e chiamai casa.
"Pronto, papà?" Chiesi quando partì la chiamata,
"Ciao Abby, cosa ti porta a chiamarci?" Rispose lui, in cerca di risposte,
"Una richiesta come ballerina" Dissi senza giri di parole, prima sarei arrivata al punto, meglio era,
"Non capisco, spiegati" Rispose perplesso,
"In parole povere, un coreografo famoso di Hollywood mi ha vista ballare e mi vuole nel suo musical.." Dissi tutto d'un fiato perché sapevo già quale sarebbe stata la sua risposta, ma forse mi sbagliavo, perché per svariati secondi sentì silenzio dall'altra parte della cornetta,
"Papà? Sei ancora lì?" Chiesi preoccupata,
"Ma questo coreografo quanti anni ha?" Domandò, domanda alquanto strana, ma risposi senza chiedere spiegazioni
"Trenta credo, uno più uno meno.."
"È ricco?" Chiese senza farmi finire la frase,
"Si ovvio, ha montato le migliori coreografie per i migliori film, ma che centra tutto questo?" Chiesi un po' irritata,
"Quando potremo avere un colloquio con... Come hai detto che si chiama?" Continuò il discorso ignorando la mia domanda,
"Si chiama Gabriel, mercoledì pomeriggio verrà qua" Risposi,
"Perfetto, ci vediamo mercoledì" E poi mi chiuse il telefono in faccia.
POV ANDREA
Mentre scendevo le scale per andare verso la cucina sentì parte della telefonata,"Chi era?" Domandai,
"Tua sorella" Fu mio padre a rispondermi, quando ci mettemmo a tavola per pranzare spiegò la telefonata a me e alla mamma,
"Ma cosa c'entrano gli anni di quel tipo?" Chiesi senza capire,
"Lo saprai mercoledì all'incontro" Rispose ed io annuì col capo.
Quel fatidico pomeriggio arrivò in fretta ed ora ero in macchina in viaggio verso il collegio.
"Buon pomeriggio Suor Angela, spero di non essere in ritardo" Salutò mio padre scendendo dall'auto e poi presentò me e mia madre.
Quando entrammo nell'atrio vidimo mia sorella e un bell'uomo, che suppongo fosse il famoso coreografo, parlare,"Salve, sono il padre della ballerina, piacere" S'intromise papà, scherzosamente, tra i due.
Finite le presentazioni ci avviammo all'unisono nell'ufficio della suora e chiarimmo la proposta, che qualche giorno fa era stata fatta a mia sorella."Andrai a Hollywood" Affermò mio padre, io rimasi stupito poi rivolsi lo sguardo verso Abby, non riuscì a decifrare il suo stato d'animo, ma vidi Gabriel che sfolgorò un grande sorriso e poggiò la mano destra sulla coscia di mia sorella che lei subito spostò.
POV ABBY
Quando mio padre mi diede il permesso di andare mi irrigidì e sentì un tuffo nello stomaco, non avrei più rivisto Alessio per un anno, il che mi distruggeva.
Mentre ero immersa nei miei pensieri sentì la mano di Gabriel appoggiarsi sulla mia gamba e iniziare ad accarezzarla, mi spaventai e mi spostai subito."Grandioso, forza Abby vai a fare le valigie che partiamo" Mi ordinò lui,
"Ma come? Ora?" Domandai spaventata,
"Non replicare! Hai sentito cosa ti ha detto, vai!" Alzò la voce mio padre indicandomi le scale, mi alzai senza proferire parola e andai a fare le valige.
Entrai in camera, cercai di chiudere la porta ma qualcosa me lo impedì, era Gabriel che velocemente entrò, mi prese per il braccio e mi sbattè contro la porta, chiudendola per poi baciarmi con foga,"Ma che fai?" Urlai mentre lo spinsi via irritata,
"Sei così bella e tra poco sarai mia" Mi sussurrò all'orecchio per poi andarsene, caddi per terra in lacrime.
Mentre ero rannicchiata, con le ginocchia al petto, vidi la porta della stanza aprirsi piano, un brivido mi percorse tutto il corpo, ma mi tranquillizzai nel vedere la figura di Alessio farsi avanti,
"Abby, cos'è successo? Perché piangi?" Chiese disperato e impaurito nel vedermi in lacrime,
"Gabriel, il coreografo, mi vuole portare in America per avermi solo per lui" Balbettai,
"Tu non andrai da nessuna parte, tu sei mia, non deve permettersi di toccarti" Disse asciugandomi il viso, poi si avvicinò lentamente a me,
"Noi contro tutti, anche se tutti sono contro di noi" Sussurrò a fior di labbra per poi iniziare a baciarmi, le nostre lingue si incontrarono e giocarono fra di loro, quando sentì Alessio allontanarsi, presi fra i denti il suo labbro inferiore, dalla sua bocca uscì un gemito di piacere che mi fece sorridere leggermente.
Eravamo seduti, sul parquet, uno difronte all'altro, avevo il suo viso fra le mani e le nostre fronti erano appoggiate l'una all'altra quando nella camera entrò mio padre...Sorpresa! Nuovo capitolo!! A quanto pare non riesco a dormire e arrivano le idee, volevo ringraziarvi per i commenti del capitolo precedente sono stati divertenti e mi hanno fatto capire che ci tenete alla storia, ne sono davvero molto felice.
Vi piace la nuova copertina? Fatemelo sapere.
Grazie ancora, siete fantastiche<3

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Tu sei il mio Romeo
Fiksi PenggemarRomantica, con la testa fra le nuvole, ragazza studiosa con grandi aspettative per il futuro e una grandissima passione per la danza, Abigail è la quarta figlia di una famiglia composta da sette membri, deve compiere 18 anni e comincia a sperare in...