Capitolo 32

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Per tutto il viaggio di ritorno non spiccicai parola e nemmeno Francesco disse qualcosa, alla fine anche per lui non fu una bella mattinata, una volta arrivati davanti a casa mia aprì la portiera e con lo sguardo stanco e triste dissi

"Grazie per il passaggio" stavo per scendere, ma lui mi bloccò il braccio e incominciò a dire

"Ci sentiamo vero? Mi manchi" mi girai e sorrisi annuendo, poi mi avvicinai a lui e lo baciai, adoravo essere a contatto con le sue labbra

"Ci vediamo oggi pomeriggio verso le 5 okay?" chiesi dopo essermi staccata da lui

"Perfetto ti passo a prendere, a dopo tesoro" poi scesi dall'auto e chiusi la portiera per poi vederlo partire, entrai a casa con la massima cautela, sperando che tutti dormirono, ma ecco che, puntualmente, uscì Andrea dalla cucina, con la tazza piena di caffè in mano

"Da dove torni?" La domanda fu accompagnata da un mezzo sbadiglio

"Ehm... Ho accompagnato Abby da una sua amica, vanno in escursione.." risposi cercando di essere il più convincente possibile,

"E come l'hai accompagnata se non hai la macchina?" Ed ecco che partì con l'interrogatorio

"Ci è venuta a prendere sua mamma all'angolo della strada" risposi avviandomi in camera per paura di altre domande, appena mi sedetti sul letto sentì il citofono e subito dopo mio fratello che mi diceva di scendere ed andare al cancelletto che c'era Francesca, una mia compagnia, per restituirmi i libri che le avevo prestato.

POV ANDREA

Quello che mi stava raccontando Maddie non mi convinceva per niente, ad un tratto ecco che suonò il citofono

"Maddie scendi c'è Francesca per te" urlai per farmi sentire, quando mia sorella uscì per andare dalla sua amica io mi avviai in camera sua, vidi sul suo letto, in bella vista, il suo cellulare, lo presi, andai sulla rubrica e cercai Abby, quando la trovai sotto la dicitura 'Best Sister<3' confrontai il numero che c'era scritto sotto il nome con quello che avevo io.. non combaciavano.

Dopo aver controllato che Maddie non stesse rientrando a casa provai a chiamare Abby dal suo cellulare

"Ehi Maddie! Già ti manco? Ti informo che io e Ale stiamo bene, siamo ancora in attesa per imbarcarci" rispose lei senza interruzioni, era con Alessio, dove la stava portando? Diventai rosso in viso per la rabbia

"E dove pensate di andare?" Chiesi, dall'altra parte della cornetta si sentì un silenzio tombale che durò circa 3 minuti, poi la voce tremolante di Abby chiese

"C-chi parla?"

"Sono Andrea, scendi immediatamente da quell'aereo, sto venendo a prenderti!" e dopo quest'ordine chiusi la cornetta, quando riposai il cellulare da dove l'avevo preso e mi girai per uscire, mi scontrai con Maddie che mi chiese preoccupata ma arrabbiata

"Cosa hai fatto con il mio telefono, chi ti ha dato il permesso di prenderlo!?"

la spinsi per passare mentre gli risposi

"Vado a recuperare tua sorella e poi io, insieme a mamma e papà, decideremo cosa farvi" cercò di trattenermi, ma niente da fare, presi la macchina e, per quanto andavo veloce, in 5 minuti ero già lì, in aereoporto, mi feci spazio tra le persone per cercarla, la vidi in lontananza, la raggiunsi.
Quando fui davanti a loro Alessio subito cercò di spiegare, ma non lo feci iniziare che tirai per il braccio Abby fin fuori l'aeroporto

"Ahia, Andrea mi fai male" si lamentò lei per svariate volte, ma io non l'ascoltai, poi Ale arrivò in sua difesa, e mi sbarrò la strada dicendo

"Ha detto che le fai male, lasciala!"

"Io sono suo fratello, non dirmi cosa devo fare!" risposi sempre più arrabbiato, intanto lasciai la presa dal braccio di Abby e mi avvicinai ad Ale

"Ma chi ti credi essere?!" Gli chiesi dandogli uno spintone

"Andrea!" Intervenne mia sorella,

"Non mi devi toccare" disse Alessio

"Se no che fai eh?" Chiesi con aria di sfida e lui, a quel punto, ricambiò la spinta

"Alessio!" Di nuovo Abby, io persi le staffe e gli tirai un pugno

"Andrea, ma che cazzo hai fatto?" Urlò Abby avvicinandosi ad Ale per aiutarlo, mentre prese il suo volto fra le mani e, con un fazzoletto, gli asciugava il sangue che fuoriusciva dal suo naso, io, le afferrai il braccio sinistro e con forza la tirai su e le diedi uno schiaffo, poi dissi

"Cosa hai detto? Non ti rivolgere mai più così a me!" Intanto Alessio si rialzò e prese le sue difese, cioè incominciò a picchiarmi, mia sorella mentre si teneva la guancia dolorante, con la mano, a causa dello schiaffo precedente, chiamò aiuto, intervennero le guardie e chiamarono un paramedico per me, nel frattempo, mentre quest'ultimo mi medicava le ferite, Abby era vicino a me che guardava Alessio con aria sconvolta, e quando lui si avvicinò, lei lo allontanò dicendo con voce tremolante

"Ma... tu hai picchiato mio fratello..."

"Sono venuto apposta per scusarmi, so di aver fatto una cazzata, ma l'ho fatto per difenderti" si giustificò

"Non parlare perfavore, non pensavo fossi così" rispose lei, lui rimase zitto a fissarla con aria abbattuta

"Ora dobbiamo andare" continuò aiutandomi ad alzarmi dal lettino

"Abby, credimi, io non sono la persona che hai appena visto" la implorò lui

"Non so che cosa pensare in questo momento" e dopo queste parole io ed Abby tornammo a casa, anche se lei ad ogni passo che faceva si girava a guardarlo, ma in fin dei conti io ero felice che mi avesse difeso.

Ciao bellissime!
Okay, stavolta ho aggiornato davvero troppo tardi, scusatemi, ma questa è stata una settimana davvero impegnativa.
Continuo a ringraziarvi, fatemi sapere se vi piace il capitolo, sfondate quella stellina😉⭐️ un bacione alla prossima😘

Tu sei il mio RomeoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora