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Ecco il giorno,pensai mentre la mia sveglia suonò.

Il giorno percui valeva la pena vivere. Lo vedrò. Vedrò il mio idolo. Ed Sheeran.

Decido di alzarmi dal letto subito,e mi faccio una doccia calda. Mi guardo allo specchio. Una ragazza alta circa un metro e settanta, chioma rossastra, seguita da occhi azzurri e lentiggini. Sono il prodotto di due persone con capelli e occhi scuri. Da chi ho preso?? Credo dai miei bisnonni, provenienti dall'Irlanda. Mi avvio in cucina salterellando qua e là.

-Oggi la carota é felice- dice sorridendo mio fratello maggiore Brian.

Brian, ha diciotto anni. É alto circa trenta centimetri più di me e ha una carnagione chiara,che gli fa risaltare il colore giallognolo dei capelli. Ovviamente ha gli occhi scuri.

-Non sono una carota- dico irritata.

-Allora sei una torta di carota- dice per poi scoppiare a ridere come un cretino.

-Brian!!- gli urlo dietro,mentre imburro un toast.

Mentre aspetto che tutta la famiglia si riunisca a tavola, mi vado a vestire.

Salgo lentamente le scale, come un bradipo in cerca di un ramo saldo, e attraverso il corridoio che si affaccia davanti la mia stanza.

Non é una camera molto grande, ma per me é giusta. Spingo la porta color avorio.

É una delle stanze più disordinate che abbia mai visto, con le pareti variopinte di vari colori, color arancio un muro, color verde shock l'altro con il soffitto colorato per una metà di nero e per l'altra di bianco.

I mobili non sono un granché... Ci sono solo un letto,un comodino, un armadio e una scrivania che per la maggior parte é occupata dai miei libri di scuola.

Apro l'armadio e mi vesto velocemente.

-Gaia!, scendi o perdi l'autobus- grida mamma in tono esausto. Neanche stanotte ha dormito.

-Arrivo- dico scendendo le scale più frettolosamente possibile.

-Oggi é il tuo giorno- dice mamma passandomi lo zaino e scoccandomi un bacio sulla guancia.

-Aspettavo tutto quanto da anni- dico chiudendomi la porta alle spalle.

Oggi é il mio giorno. Finalmente dopo tanto tempo sarò sotto quel fottutissimo palco.

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