45.

143 11 1
                                    

Le mie lacrime, ormai, si sentono protagoniste del sentimento che sto provando. Rabbia. Dolore. E anche un po' di tristezza. Voglio solo dimenticarmi di tutto. Sopratutto di questa avventura. Forse, l'unica cosa positiva di tutto ciò, è la mia relazione con Ed. Non forse. È certamente l'unica cosa bella che mi sia successa.
Chiudo la porta della camera in fretta e furia, e mi getto come un peso morto sul letto. Ho solo voglia di piangere. Che tristezza tutto questo. Scoprire che sei stata adottata. Scoprire che i tuoi genitori biologici sono deceduti quando tu avevi all'incirca 1 mese, scoprire di avere un fratello e una sorella sparpagliati in giro per il mondo..... scoprire che tua madre ti ha sempre detestato o soffrire di cuore.... che può accadere di peggio? Percaso scoprire che il tuo migliore amico è gay? Oppure che il tuo ragazzo sia dell'altra sponda?
Le mie lacrime rigano abbondantemente le guance, ormai colorate di scuro a causa del mascara che è colato. Sembro un mostro. E non ho intenzione di guardarmi allo specchio. Voglio stare rinchiusa in questa stanza. Voglio solo dimenticarmi di tutto.
La mia identità. Tutto. Ho solo voglia di spazzare via i miei vecchi ricordi.
Mentre le mie parole si fanno più fitte nella mente, sento qualcuno che cerca di aprire la porta.
-Ginevra! Per favore apri! O giuro che butto giù la porta all'istante!- grida la voce roca e profonda di Edward - non lo ripeterò un'altra volta!!! Uno...Due...Tre!- la sua spalla muscolosa colpisce per la prima volta la porta. Poi una seconda. E una terza. Finché mi stufo. E decido di aprirgli.
Quando oltrepassa la porta, ormai quasi rotta, cerca il mio viso bagnato dalle lacrime. Cerco di asciugarmi con il palmo delle mani, ma il nero del mascara non va via facilmente.
In un batter di ciglio, lo abbraccio, affondando la testa sul suo collo.
-è tutto ok... ci sono qui io chiaro? Che è successo?-
-è successo che... Molly mi ha sempre odiata... mi ha adottato solo perché le facevo pena... e io ci sto veramente male- dico mentre altro liquido trasparente mi riga le guance che ora sono calde e assomigliano alla tempera dell'inferno.
- non piangere per quella donna.. ascoltami... tu ti fai bella per stasera ok? Una serata solo io e te che dici? E con Molly chiarisco io la faccenda... non può trattare la mia ragazza così...-
- ma aspetta... se i paparazzi ti vedono? Poi con me? Che non sono tutta questa bellezza...-
-renderemo la notizia pubblica... e non sei bella... sei meravigliosa- Awwwwwwwwwwwwwww per lui sono meravigliosa... mi sciolgo come un gelato sotto il sole... Dio sa quanto ti amo... amore mio...
- davvero?? Io per te... quindi... ecco... io- non faccio in tempo a finire quello che stavo tentando di pronunciare che le nostre labbra si toccano. Il mio stomaco in questo preciso momento è una morsa, pronta a mangiarti l'intero corpo alla mossa sbagliata. Ginevra calma... respira.. ma non sembrare uno spaventapasseri! Sciogliti un po' accidenti! Manco Snow farebbe così... neanche le vigne!
Quando le nostre labbra si separano io gli do un bacio sulla guancia, sorridendo.
Forse ho capito. Non mi servono le medicine per farmi stare bene. A me serve lui. Perché lui è la mia droga. Quella che mi stare veramente bene. Quella che mi fa essere me stessa.
Con il pollice, mi leva un po' di colore nerastro che si è formato sotto le mie guance. E poi mi accarezza lo zigomo. E io dolcemente tocco con le dita le sue labbra.
-adesso devo andare.. Hoodie mi starà imprecando dietro- sussurra tra i miei polpastrelli.
-ok... - dico guardandolo negli occhi.
-passo a prenderti tra due ore- commenta lui facendomi l'occhiolino, e poi esce dalla camera. Lasciando che il silenzio mi inghiotta.
¤¤¤¤¤¤
Punto di vista di Ed Sheeran.
Dannazione! Penso mentre si chiude a chiave dentro la stanza. Perché deve fare cosi? Non deve chiudersi in se stessa. Prima o poi tutte le sue emozioni esploderanno... per esempio in un pianto sommesso... oppure.... in un attacco... spero che non le succeda niente di grave... Dio ti prego.
Non posso starmene qui come un bambolotto di pezza. Devo fare qualcosa. Non posso lasciarla marcire così.
Così, decido di abbattere la porta, visto che non vorrà aprire a nessuno. È l'unica soluzione... anche se mi romperò una spalla. Ma ne vale la pena.
-Ginevra! Per favore apri! O giuro che butto giù la porta all'istante!- grido a pieni polmoni - non lo ripeterò un'altra volta!!! Uno...Due...Tre!- dico andando a sbattere la spalla contro la porta di legno. Da questa azione verrà fuori un bel livido violaceo, ovviamente nascosto dai molteplici tatuaggi.
Fregandonene delle conseguenze, do un altra botta alla porta, finché alla terza non mi sento più la spalla.

Quando finalmente si decide ad aprirmi, la vedo. Perfettamente intonata nel buio. Nell'oscurità. Così bella. Si sta coprendo gli occhi con i palmi delle mani, credo per asciugarsi dalle lacrime... o per togliere dei residui di mascara. Non so perché deve mettere tutta quella roba in faccia... io la preferisco acqua e sapone, nelle mattinate, appena sveglia.... con i lineamenti perfetti, e le lentiggini che si intravedono. La preferisco così.
Non appena vede la mia sagoma, si getta in abbraccio che quasi mi toglie il respiro. E affonda la sua faccia nel mio collo.
-è tutto ok... ci sono qui io chiaro? Che è successo?- dico appoggiando le mani sulla sua vita.
-è successo che... Molly mi ha sempre odiata... mi ha adottato solo perché le facevo pena... e io ci sto veramente male- dice il mio amore, mentre sposta il suo sguardo, dal mio collo, ai miei occhi. Come fare a concentrarsi quando i suoi magnifici zaffiri ti guardano.
- non piangere per quella donna.. ascoltami... tu ti fai bella per stasera ok? Una serata solo io e te che dici? E con Molly chiarisco io la faccenda... non può trattare la mia ragazza così...- la rassicuro.
- ma aspetta... se i paparazzi ti vedono? Poi con me? Che non sono tutta questa bellezza...-
-renderemo la notizia pubblica... e non sei bella... sei meravigliosa- ammetto sorridendo leggermente.
- davvero?? Io per te... quindi... ecco... io- dai Ed! È il momento! Dai solo un bacetto. Niente di più. Aproffitane dell'assenza della madre!
E così senza troppi ripensamenti, prima che lei finisca la frase la bacio. Che sensazione meravigliosa.
Quando le nostre labbra si separano, lei molto rapidamente, mi da un bacio sulla guancia.
Io con il pollice, le accarezzo il suo meraviglioso zigomo. Lei accarezza con i suoi morbidi polpastrelli le mie labbra. E mi sento in paradiso. Dio quanto tengo a lei. Sono pazzo di lei. Anzi dipendente nato.
-adesso devo andare.. Hoodie mi starà imprecando dietro- sussurro dolcemente tra i suoi polpastrelli.
-ok... - dice guardandomi con quelle due pietre preziose che ha per occhi.
-passo a prenderti tra due ore- finisco il discorso facendole l'occhiolino. Poi esco dalla camera, raggiungendo Hoodie, che sicuramente sarà incazzato nero.

✖ My Drug is you ✖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora