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*Din-Donggg* suona il campanello alla porta. É Paola. La mia migliore amica. É colei a cui posso raccontare tutto.... Momenti felici e tristi che pervadono la mia mente. Le voglio un bene dell'anima.
-Gaia!!- é la voce di Brian... A volte quando urla sembra una ragazzina in crisi isterica. Poi mi rendo conto che é un ragazzo. -Che vuoi??- dico infilandomi il più velocemente un paio di jeans attillati. -É arrivata Paola!!-
-Arrivo- dico uscendo dalla stanza come un trottola.
-Ciaooo- dico scendendo dalle scale.
-Heyyy... Pronta per il concerto??- -E me lo domandi anche??- - Tieni,prendi questa maglia e vieni di sopra- dico posandole una felpa arancione e bianca, con il viso di Ed al centro. Io ne ho una simile ma verde e nera. -Come sta tua madre??- mi chiede con la sua espressione accigliata, mentre si guarda le mani.  Paola, ha la mia stessa età. L'ho conosciuta nel periodo delle scuole medie. Le ho sempre raccontato tutto e le voglio un bene dell'anima. É alta circa trenta centimetri più di me, capelli lunghi, tinti di rosso. Occhi grandi, coperti dai suoi numerosi capelli e dagli occhiali da vista. Color castano. Insomma siamo una ginger e una rossa fuoco inseparabili. Ora, anche se abbiamo cambiato scuola, ci vediamo lo stesso un po'meno ma non ci perdiamo mai di vista.
-Non so come stia... Sinceramente mio padre non dice niente per paura che si ritrovi una forchetta nell'esofago- -Gaia... Non riusciresti a piantare una forchetta nell'esofago... Perché 1) non sei così e 2) sei solo stressata e il tuo comportamento ne é la prova. Tu non sei scontrosa e antipatica. Tu sei dolce, simpatica e te stessa. Devi solo trovare l'equilibrio tra lo stress e il resto.- - Forse hai ragione- dico scoccandole un bacio sulla guancia. -Io ho ragione- dice lei per prendermi in giro. -Ovvio-. Ridiamo insieme. Per la prima volta, grazie a lei mi sento finalmente me stessa.
                         * * *
-Forzaaa... Sta arrivando il treno- grida mio fratello in stazione. -Brian calmati... Sembri una dodicenne eccitata- dico prendendolo in giro. -Gne gne gne... Cara sorellina.. Non sono eccitato se é quello che pensi... Sono solo felice per te- -Davvero??? Tu? Felice per me?? - -Non posso?? Sei sempre la mia sorellina rompiscatole- dice per poi darmi un bacio sulla fronte.
-Ti voglio bene- dico.  -Non fate tardi... Capito?? Alle due qui-
-Certo fratellone- dico rassicurandolo. Doveva venire mamma con noi. Mamma.
                      * * *
Il Mediolanum Forum, é una costruzione maestosa. Non vedo l'ora di essere davanti a questo sublime edificio. Ma ci vorrà un po' di tempo ad arrivare..... Che strazio. Intanto Paola se ne é andata nel mondo dei sogni... É hello vedere le persone dormire, sembrano degli angioletti. Ma non é vero. La sua chioma rossastra, perfettamente curata e raccolta in uno chinion, leggermente le si sfilano dalla crocchia. Chissà quanto ci avrà impiegato a legare insieme tutti quei capelli. Ma non ci fa caso e continua a dormire. Cosí io sola e senza parole, mi metto a leggere un libro. Il mio libro. Harry Potter e La Camera Dei Segreti mi aspetta.
                      * * *
Il treno dopo un lungo tragitto arriva in stazione. Sveglio Paola dandole delle pacche sulla gamba. - Aiaaaa- grida- Mi hai fatto male!!-
-Scusa ma era l'unico modo per svegliarti... Sai... Neanche con un secchio d'acqua ti si può svegliare-
-Siamo arrivate??-
-Certo che si amica miaaaa-
-Ci siamo- diciamo in coro, mentre usciamo dalla stazione.
-Bene  sai dove si trova il Mediolanum Forum vero?? Perché io non lo so- dice Paola prendendo una mappa turistica. -Eccolo qua- dico indicando il punto. E finalmente eccoci... Sulla via per andare da LUI.
La ragione per tutto questo. Vado avanti grazie a lui. LO SO.

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