13.

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Camera mia,al buio è abbastanza appetibile. Tutto diventa nero, o insomma in una di queste tonalità. Le lacrime mi scorrono leggere in viso lasciandone solo il segno. Gran parte del mascara che avevo messo con cura, si è sciolto, dandone il colore grigiastro ad alcune lacrime. Sono stanca di tutto questo. Inganni e bugie cominciano a venire a galla, lasciandone il proprio marchio inciso nella memoria. Non mi importa più niente. Di mio padre,di mia madre, di quel cretino che si spaccia per mio "fratello" maggiore.
-posso entrare??- fa una voce leggera. Femminile. Mamma.
-se sei venuta per convincermi a tornare a tavola.... Bhè scordatelo!!!- dico tremando.
-No... non sono venuta per questo- la sua voce calda si insinua nelle mie orecchie. Sta mentendo ma la lascio fare.
-vieni allora...-
Accendo di colpo la luce. Questa cosa irradia la mia vista facendomi risultare non vedente per alcuni istanti. La mia camera, così appare come è nella realtà: una cosa che assomiglia ad una pattumiera da quanto disordine vi risulta all'interno. Pile di vestiti, biancheria e calzini sono su una minuscola sedia che di solito uso per fare i compiti o per "cazzeggiare" al computer.
-Hai una camera.... molto appariscente- fa mia mamma,facendomi notare il disastro di cose dappertutto.
-ti ho portato della pizza.... voglio che mangi almeno un po'...-
-ma papà??-
-tuo padre non sa niente... è al lavoro...-
-senti mamma- dico cambiando completamente discorso - hai presente la soffitta???-
-Quella di sopra??-
-Sì ,quella del terzo piano. Brian ci ha fatto uno studio vicino-
-ma tesoro... io lo sapevo.... quello studio quando ero giovane.... prima di avere tuo fratello.... era mio... facevo la geometra, ma dopo ho lasciato perdere.. e ho cominciato a fare l'insegnante di lingua-
-Quindi.... ora è di Brian??-
-Non proprio... un giorno sarà anche tuo-
-Wow- dico con stupore -grazie mille..ma io non ho nessun talento che centri con l'arte...-
-oh... ma invece lo hai tesoro... chi sa parlare l'inglese meglio di tutti della sua classe??-
-io... ma non mi definisco una genia in lingua.... ma grazie comunque per avermi tirata su di morale-
-ti voglio bene, Gaia, qualunque cosa accada- dice scoccandomi un bacio e chiudendo la porta dietro sé.
☆☆☆
Penso di essermi addormentata da quanto ero assonnata. È la prima volta che dormo così tanto. È da giorni che non chiudo occhio.. si per la storia del postit.. e anche per la lucina di quel cavolo di telefono! (Sì ho un S3 neo lol) dovunque sia io... lo troverò. Almeno spero.
Mi alzo dal mio caldo posticino, e mi avvio verso la cucina. Aria di domenica. Adoro la domenica. Anche la colazione più schifosa, di domenica risulta la più buona. Il giorno più tranquillo della settimana. La cucina é in perfetto ordine. Il pavimento color rosa confetto, è lucido e sulla sua superficie non si intravedono neanche i più piccoli granelli di polvere. Al centro della stanza, è sistemato un tavolo costruito con legno di quercia, regalo di nozze da parte dei parenti più ricchi della famiglia. Anche quest'ultimo è lucido e sopra di esso si possono ammirare dei tulipani color rosso acceso. Il colore preferito di mamma. Ecco perché sei Ginger Gaiaaaaaaa rompe il silenzio la vocina della mia testolina. Sicuramente mia mamma avrà avuto delle voglie con il colore rosso. Ecco la spiegazione.
-Buongiorno amore mio- dice mamma mentre gira dei pancakes.
-ciao mamma- dico sbadigliando come un ippopotamo.
-ho visto che ti sei addormentata seduta è ti ho messo dei cuscini e una coperta per coprirti-
-grazie mille -
Quando arriva Brian in cucina, è tirato a festa. I capelli scuri sono ingelatinati uno per uno, ed indossa giacca e cravatta.
-Buongiorno famiglia!- dice in un espressione molto carica e contenta.
-gneeeeee- lo canzono in modo maligno.
-Stasera viene Becky e voglio che sia tutto perfetto- la voce di mio fratello mi fa schifo quando pronuncia il nome della sua stupida ragazza. Lo odioooo.
-Sorellina... hai intenzione di vestiti con una felpa??- mi sprona.
-Sì... perché non posso più vestirmi come voglio??-
-hahahahahahahha certo che no. Tu ti metterai un vestito-
- Ma mettitelo tu il vestito. Non voglio presentarmi tutta in tiro per la tua "fidanzatina" dato che state insieme si è no fa un giorno e mezzo. Ma fammi un favore!-
-Senti.... che tu voglia o no devi cenare con noi! Niente scuse!!!-
-Se posso portare una mia amica va bene??-
-ovviamente no.... cosa capisci dalla parola "cena di famiglia"??-
-Bhè tu non fai parte della mia famiglia.... dopo quello che hai fatto e non capisco perché dovrei esserci anch'io alla tua stupida cenetta-
-allora fai quello che vuoi.... adottata-
-Brian!!!- risponde mamma facendolo tacere -Gaia tesoro, puoi andare dove vuoi stasera... però il coprifuoco è alle dieci..-
-grazie mamma! Finalmente una che capisce!-

☆☆☆
Ho trascorso tutta la giornata a studiare... che due palle oh!! Ma stasera finalmente potrò uscire di casa... almeno per una sera... con Paolaaaa. Le voglio tanto tanto bene. Il mio look, stasera sarà molto semplice. Camicia a fiori, jeans e converse. Giusto per non dare nell'occhio. Mi trucco in modo impercettibile, quando sono allo specchio. Correttore qua e là per coprire i brufoli e le imperfezioni. Come ultimo tocco, una leggera linea sulle palpebre con l'eyeliner. Sono finalmente pronta.
Quando scendo rumorosamente le scale la vedo. Becky Addams. Una troia davanti la porta del soggiorno. Ovviamente per farsi notare indossa un completo molto corto, lasciando intravedere la maggior parte delle gambe. La guardo in viso per non vedere altro. È super truccata... sembra una maschera di carnevale a vederla. Quasi mi viene da riderle addosso.

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