Doccia. Doccia? Doccia! Che strana parola... Doccia. Credo che sia la parte più bella della giornata, rilassarsi sotto il getto dell'acqua calda o fredda. Insomma una bella cosa.
Quindi, in quattro e in quattrotto, vado nel bagno del piano terra nella speranza che Molly non rompa le scatole come al solito.
☆☆☆
I miei capelli profumano di camomilla. Ottimo direi. Almeno per una volta il mio cervello (sempre se esiste) non comincerà a rompere con la solita sinfonia. Non voglio indossare cose come camicie e jeans, perciò sfoggio il mio pigiama con i fiorellini e i quadrifogli. I miei capelli, asciutti, appaiono leggermente mossi sulle punte. Non ho voglia di piastrarli, quindi, li raccolgo in una coda di cavallo. Not bad.Esco dal bagno, saltellando. Sono talmente di buon umore, che ho dimenticato tutte le bugie che mi hanno "protetta" in un certo senso. O forse no. Non so se riuscirò a perdonare Molly. Non lo so. Dai Ginevra... è pur sempre tua madre! Adottiva...... e tu le vuoi bene... in fondo... dai che ti costa perdonare questa donna... anche se non sembra sta soffrendo.... per una volta ascolta me... anche se come coscienza sono disagiata... ma fallo! Non so.... non credo di riuscire a perdonare la donna che mi ha detto di essere sua figlia. Non so.
Mentre i miei pensieri si fanno più fitti, mi infilo in cucina, per prendere le pastiglie. Evvai. Non vedevo l'ora......la mia vita, le mie pastiglie... tutto normale. All'incirca. Se non fosse per Molly.Dopo aver preso le pastiglie, mi vado a sedere sulla poltrona per godermi un po' di televisione, dato che in ospedale questo aggeggio, era del tutto assente. Mia "madre" sta impugnando il telecomando. Mi devo persino assorbire i suoi canali un'altra volta???? Eh no. Questo proprio no. Non qui. Però, mentre mi alzo per andare a prendere il mio telecomando, Ed scende le scale. Sta sorridendo. Credo siano buone notizie. Ho paura. Decisamente.
-Gai... no...Ginevra.... si! Ginevra ti posso parlare?- mi chiede con il suo enorme sorriso cui è difficile dire di no.
-si certo che si- ricambio il sorriso.
Con decisione, mi alzo dalla poltrona, che tra l'altro è anche comoda, e mi avvio verso la cucina. Spero si tratti veramente di una buona notizia. Sono stanca di quelle pessime. Enormemente poi.
Per assicurarmi che Molly non senta la conversazione Ed chiude la porta.
-di cosa volevi parlarmi?- chiedo inarcando un sopracciglio.
-siccome tua madre...- comincia ma lo interrompo bruscamente.
-non è mia madre- sbotto.
-allora ricomincio...- dice sospirando.
-sarà meglio- ribatto.
-allora.... siccome "Molly" vive con noi.... per ora, e di non potermi muovere a causa appunto di quella donna che mi asfissierà continuamente...volevo far venire Hoodie Allen, per un giorno...-
-per provare ??-
-Sì , ecco...il punto è.... come tenere nascosto il terzo piano a tua madre?-
-posso farle credere che è la soffitta, dove tu componi e provi... e quindi non vuoi essere disturbato...-
-non credo che regga molto....-
-hai percaso idee migliori?-
-no-
-allora l'operazione "facciamo credere a Molly che lo studio al terzo piano sia una soffitta" ha inizio-
-vedi......questo è uno dei tanti motivi del perché ti adoro-
-lo so, la mia intelligenza non ha paragoni- dico scherzando.
-Dai scema, dammi un bacio-
Lo bacio.
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✖ My Drug is you ✖
FanfictionIl giorno più importante per Gaia è arrivato. Finalmente vedrà dal vivo Ed Sheeran. Una storia passionale, travolgente e dolorosa in alcune parti. il seguito,✖Lego House ✖----> http://w.tt/1Io2vEB