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-Mosca??? Voi due siete matti- dico.
-Gaia!! Non contraddirci!!! Tu verrai punto- papà mi sta sottomettendo. Ma no funziona. Ho diciotto anni, e proprio alla fioritura della mia storia d'amore con Ed, mio padre ci deve separare! Lui non può farlo. Che lo voglia o no! Oppure niente. Nothing. Nada. Muahhahaha.
-Forza... vai a preparare le valigie- incita il vecchio. Per chi mi ha preso??? Per un bagaglio??? Ma porc.... Avada Kedavra! Gliela faccio vedere io! Altro che Voldemort ciò! Peggio di Nagini!
-Certo che.... no!- sbraito -non puoi decidere per me!-
-certo che posso decidere per te!- sbotta mio padre verde dalla rabbia -ti ricordo che sono tuo PADRE!-
-Non sei mio padre! Quindi finiscila di urlarmi dietro!-
-Gaia! Smettila!!!-
-No! Ti ho detto che non prendo ordini da un mondanoescluso! -
-non azzardarti a dire queste cose a tuo padre!-
-Mi permetto eccome!-
-Gaia... calmati- dice tranquillizzandomi Ed. Molto lentamente la mia rabbia si sta sbollendo.
-Scusi se mi permetto- continua Edward - ma non credo che lascerò partire sua figlia con lei. Lei vuole stare qui. Io lo voglio -
-Senti ragazzino... suo padre sono io! Decido io che deve fare!-
-Lei non decide proprio niente! Gaia è abbastanza grande da cavarsela sa sola!- dice alzando abbastanza il tono di voce. Sembra un battibecco per avere la meglio sulla "dama". Questa cosa sta cominciando a farsi molto interessante. Quindi mi faccio da parte. Sembrano due bambini che si contendono l'ultima fetta di torta, alla carota. Io. Non voglio essere divisa. Voglio essere di Ed. E lo sarò.
-Finitela!- gli interrompo -decido io con chi andare! È la mia vita dopotutto!-
-Non me ne frega niente di cosa tu vuoi!- urla papà infastidito - devi venire con noi. Che tu lo voglia o no!-
-ti ho già detto di no!-
-allora... non hai capito... quello che ti sto dicendo è un'ordine!- sbraita infastidito.
Devo mentire. Lo so. Devo farlo. È la cosa migliore. Non voglio partire.
-ti ho detto che non posso- comincio.
-perché non puoi??- chiede papà con un tono amaro.
-perché sua figlia.... è... diciamo... è incinta-conclude Ed. So che sta mentendo. Lo ringrazio per questa piccola bugia. Non voglio partire e lasciarmi tutto alle spalle. Un'altra volta no.
-Han si?? E il padre?? Chi è il padre della creatura???!!!- sbotta incazzato mio padre.
-Sono io signore. E mi sto prendendo tutte le mie responsabilità. In fondo è mio figlio- ammette Ed sorridendo.
-Allora tra qualche mese, tua madre ,io ed Iris, verremmo a trovarti-
-Bene- dico contenta ed imbarazzata. Prendo la mano di Ed, mentre mio padre gira i tacchi e si avvia all'aeroporto. lui dolcemente, quando mio papà si gira verso di me, posa la sua mano sul mio grembo. E sorrido. Sorridiamo. Felici, per questa piccola bugia, che non ci ha separati.

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