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-Mamma.... Non devi sentirti in colpa.... Il concerto é stato bellissimo ( anche se ho visto solo l'inizio... Ma dettagli) e tu non ti devi buttare giù in questa maniera-
-Ma amore... -
Le racconto della mia avventura
.. Tranne per la parte del mio "quasi" decesso. Non le accenno il fatto che Ed mi abbia portata nel suo camerino. Ma poi... Per quale ragione?? Potevano benissimo portarmi via con l'autobulanza.... Non riesco a capirne il senso.
-Tesoro... É stato bellissimo immagino- e immagina bene.
-Già- dico -Come va?? Si insomma quando tornerai a casa?? Essere l'unica femmina in casa é un po' deprimente-
-Spero il prima possibile... Devono fare degli esami al-
-Al tuo bambino??- Ok ho esagerato... Ma dovevo.
-Te lo ha detto tuo padre??-
-Brian- dico in tono abbastanza triste, da sembrare malinconico.
-Volevo dirtelo ma non così-
-Già.... Anch'io volevo dirti un sacco di cose ( il numero do telefono attualmente scomparso) ma credo che aspetterò... Un po' come hai fatto tu. Aspettare-
-Non volevo farti soffrire Gaia..-
-E così hai pensato di tenermelo nascosto?? Che senso ha?-
-Gaia... Devi capire che io e tuo padre te lo abbiamo tenuto nascosto per il tuo bene-
-Ma a Brian non ti sei fatta troppi giri di parole-
-Ma tuo fratello é grande... E noi ci fidiamo di lui-
-Ma perché non vi fidate di me?? Non sono più quella bambina che voleva sempre e solo la mamma!! Ormai sono un'adolescente... Esattamente come Brian... Io e lui abbiamo solo cinque anni di differenza-
-Gaia.... Devi capire-
-Capire un corno!!-
Ok sono furiosa. Mi ha tenuto nascosta questa cosa... E ha uno strano effetto su quelli come me. Enormemente poi.
-Scusa se ho reagito così... Devi capire che per me questo é tutto nuovo-
-Anche per me lo é-
-Ti voglio bene, qualunque cosa accada- dico dandole un bacio sulla fronte.
-Anch'io te ne voglio Gaia-
Dopo questa strana conversazione, le racconto la mia disavventura, dicendole che Ed Sheeran mi ha regalato la sua felpa. Le racconto anche che mi accompagnata a casa, e mi ha dato il suo numero di telefono.
-Caspita tesoro.... Ma lo hai detto a tuo padre??-
-No... Ha buttato via il postit dannazione!!-
-Tuo padre... Lasciatelo dire é un coglione.... -
-Già.... E anche con Brian siamo li- dico ridendo. Per la prima volta nella nostra vita io e mia madre siamo d'accordo su qualcosa. Incredibile!!! La famiglia "Ginger" é fatta così. E si può solo amarla che odiarla.
Sotto certi aspetti AMO la mia famiglia.
* * *
Una volta a casa, bisogna pensare alla cena. Mio padre e mio fratello, hanno dei disagi in cucina. L'unica che a livello alimentare se ne intende sono io, dopo mamma.
-Papà, ci sono delle verdure in frigorifero??- dico, mentre prendo il grembiule che mamma stessa ha cucito.
-Non credo- dice Brian, infastito dal cane dei vicini, mentre studia. Brian che studia??? It's incrediblee!! Quasi piango dalla gioia!!
Apro il frigorifero. Dentro vi trovo solo del sedano, per lo più andato a male, cosí, non sapendo cosa fare, chiamo in pizzeria. Nel giro di circa mezz'ora, arrivano a casa quattro pizze, belle calde. Quando mamma manca, per commissioni, o visite alla nonna o alla zia, l'unico modo di sfamarci é mangiare pizza. In realtà non sono poi cosí brava a cucinare come credo.
Dopo esserci nutriti, ci godiamo una meritata serata tranquilla, e guardiamo un film comico. Finito il film, mio padre e mio fratello si addormentano, e per me si attiva la missione "trova quel maledetto postit pt.1." Mi infilò i guanti di silicone gialli, lunghi fino al gomito, e comincio a cercare nei cestini. Niente. Uffa. Dove possono averlo messo??? Ma certo!! Mancano i cestini dei bagni nelle camere da letto!! Come non ho fatto a pensarci??
Cosí , con l'aria schifata, decido di cercare quel fottuto bigliettino. Niente da nessuna parte. Decido allora di farmi una doccia calda per poi infilarmi nel mio amato pigiama verde fosforescente. Lo amo. Mi infilò sotto le coperte, e con il portatile in grembo, faccio delle ricerche. Non ricordo altro, perché essendo molto stanca, mi sono addormenta seduta sul mio letto, con il computer acceso sopra il mio ventre.

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