46.

166 9 1
                                    

Ed ora scegliamo il vestito! Quale? Aspetta.... io mi sono portata dietro dei vestiti vero? Non i miei soliti Jeans o camicette a fiori... nahhhh troppo scontato... voglio mettere un vestito con la gonna... sempre se li ho portati dietro. Così, senza ripensamenti, sgattaiolo nella mia "ex" stanza, dove i miei indumenti giacciono. La maggior parte di tutto il mio vestiario, si trova ancora bello e impacchettato. Che bello! Ora starò qui mezz'ora solo per togliere i vestiti dalla valigia! yeee! Ovviamente è sarcasmo..... se non si era notato.
Alla fine della mia ricerca del vestito perduto, lo trovo.
Felice e contenta, mi infilo tanto di accappatoio, asciugamani e compagnia bella.... e vado a farmi una doccia.... al massimo venticinque minuti.... i miei capelli si devono ravvivare con il getto bollente dell' acqua.
Dopo circa mezz'ora, esco dalla doccia, ricoperta di essenza di olio d'Argan, mista, ovviamente all' inebriante profumo di gelsomino che i miei capelli emanano. Quando entro nella mia nuova camera, con in mano gli indumenti da indossare, guardo l'orologio/sveglia sopra il comodino. C-ccosa? Mi resta solo un' ora scarsa? Ma vuoi scherzare?? Io di qui se non ho finito non mi muovo nemmeno di un millimetro!hahhahahah no. Non si sposta nessuno di qui!In un batter di ciglio, anzi in due battiti, mi ritrovo i capelli perfettamente asciutti e pettinati. Devo solo trovare la piastra... e con la mia amata massa di ciuffi ginger, è terminata.
Un quarto d'ora più tardi, mi cimento nell' arte del truccare. Sono molto brava in questo, tanto che quando mia zia si è dovuta sposare, al trucco ci ho pensato io. Incredibile ma vero. Quindi suppongo che sarà un gioco da ragazzi. Da un astuccietto, che conservo in fondo alla seconda valigia, dove sono ammassati i vestiti per il periodo invernale, tiro fuori i pennelli, dalla punta piu fina a goccia, alla punta più grossa a spatola.
~~~~~~~~
E finalmente... il lavoro è completato. Mi sento più gnocca. Lo devo ammettere. Altro che Enzo Miccio ciò!
Davanti allo specchio... non trovo Gaia... ma Ginevra. La mia seconda vita. Vedo una ragazza dai capelli rossi, piastrati, che indossa il suo magnifico vestito di tulle bianco e pizzo nero ,i tacchi a spillo verde primavera, con borsa coordinata e i suoi occhi azzurri che risaltano su tutto l'outfit.... non mi sento me stessa. Mi ci abituerò. Insomma... Dopotutto i cambiamenti non fanno altro che bene... se spera. Adesso aspettiamo che il principe azzurro, mi venga a cercare. Mhhh... mancano solo pochi minuti.... se si è scordato? O peggio ancora... se gli fosse successo qualcosa? No. Non può.
Per tranquillizzarmi un po', decido che una telefonata non fa male.
" Risponde la segreteria telefonica di questo numero..... al momento il contatto da lei selezionato è occupato... digiti uno per un messaggio vocale dopo il bip..." Ma che cazzzzzz...... c'è qualquadra che non cosa..... modalità *Ginny passione investigatrice* on... una cosa tipo alla James Bond con tutti i suoi ordigni nella giacca o nelle scarpe...... ma a me va benissimo un esplosivo al plastico nel rossetto... così... da tirare alla prima zoccola che si avvicina al mio Edward. Sì, sono gelosa.
Chiunque sia... si prepari all'inferno.

*Punto di vista di Ed Sheeran*
La prima cosa che devo fare a andare da quella donna, che è tanto carina e coccolosa, quanto un ortica. Solo il pensiero, mi fa incazzare moltissimo. Se tratta un'altra volta così la mia ragazza... se ne pentirà. E la prima cosa che la obbligherò a fare... sarà di andarsene dalla vita di Ginevra e dalla mia. Più avanti... vorremmo avere una famiglia... ma con quella vedova nera in giro... è impossibile.
Mi avvio con aria da uomo che sta per sorbire la predica dalla suocera, verso la stanza della megera. Mi domando come abbia fatto Ginevra a sopportarla per tutto questo tempo. Una cosa la so. Devo aiutarla a chiudere questo rapporto.
Busso alla porta. Ovviamente nessuno risponde. Probabilmente sarà in cucina ad ingozzarsi.
Quindi... mi avvio in cucina.
Quando entro nella stanza illuminata, trovo tutti i miei quaderni, ed appunti che una volta erano sistemati ordinatamente sopra il tavolo, sparsi per la mensola. La rabbia sta prendendo il sopprasalto.
Ohhhhhh. Ma chi si permette per guardarmi le cose?  Non è mica a casa sua eh!
-certo... che i tuoi testi fanno pena eh?- dice la vecchia guardandomi con aria da superiore.
-infatti... ecco perché sono successi planetari o sono tormentoni...-
-tu non puoi capire... li conosci almeno i Queen o I Beatles?-
-ma da quando si è messa nei panni del critico signora?-
-senti Giovanotto ...-
-innanzitutto il mio nome è Edward-
-ma non ti chiamavi Ed?-
-per lei no. Per lei sono solo Edward. Il ragazzo di sua figlia-
-la figlia che detesto...-
-senta...- dico in tono carino e coccoloso -perché non ci lascia stare? Perché non ritorna in Russia dalla sua famiglia?-
-lo farei con molto piacere caro... ma finché mia figlia è piccola.... non vi lascio soli...-
Ma sentila sta stronza... non è una bambina. È grande abbastanza.
- sua figlia è abbastanza grande da prendere decisioni-
-e con questo?-
-io e la sua figlioletta... abbiamo deciso che se ne deve andare all'istante via di qui-
-e va bene me ne vado. Ma sappiate che avrete mie notizie-
E con questo.... vado di corsa da Hoodie... che sarà furioso.
-Scusa amico- dico entrando di corsa nello studio.
-ehehehheheheh l'amore è alle porte - dice lui fischiettando come un cretino -ora devo andare.... ho una riunione dal manager e sono in ritardo anche-
-buono a sapersi baby- dico sorridendo come un deficiente.
-ora vado... se mi vuoi scusare-
-sei scusato- dico mentre esce dalla stanza.
                            
È arrivata ora di prepararsi. Uno smoking? O una semplice giacca e jeans? Vadi per lo smoking.
Ho il telefono completamente scarico. Lo spengo e lo metto sotto carica.

✖ My Drug is you ✖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora