4 Aprile 2012

43 17 0
                                    

Addio, mietitore di lacrime:

la tua lussuria non intaccherà

le mie membra.

Resterò in abiti da vestale

preda del dolce rimpianto

e di un terribile orgoglio.

Ti guarderò approdare verso isole

la cui fertilità sarà nutrimento

dei tuoi sensi.

Infelice nel mio eterno ritorno dell'uguale,

tenterò di invertire il cammino.

Ma nei miei doloranti palpiti

è scritto l'amaro fato:

una spietata misericordia

mi ha creata miserabile e cosciente.

Addio a te, che hai coltivato

false speranze.

Abbandona il tuo trastullo

che la sua esistenza

è indifferente ai tuoiocchi.

NocturnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora