Preghiera dei dispersi

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Signore di tutte le cose,
ho avuto fede:
la tua dottrina mi ha uccisa.

Aberrante Provvidenza,
infinite croci
senza resurrezioni.

Ciò che fu prezioso cimelio
è ora diniego,
nessun gallo che canti due volte.

In nomine tuo...
I salmi mi turbano,
le scritture sanno di menzogna,
Promesse 
solide come sabbia.

A cosa giova
guardare una Croce
se si osanna Narciso?
A quale miserere
votarsi,
se distruggere é cosa buona e giusta?

Intinte le mie labbra
alla martoriata fonte,
umettate di litanie,
ho chiesto requie.
Ma è stato suonare un tamburo
in una Valle deserta.
Porte in faccia, amori negati,
ridotto il mio essere a desiderio,
ennesimo palpito
che tuona nel vuoto
di altri giorni.

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