Tornassi indietro

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"Tornassi indietro"
sussurrasti immemore,
tra un brusio
di canti e note scordate.
In ricettacoli d'incenso e salmi
guardavo distratta
le tue battaglie.

Corrucciata
nei puerili giorni,
eri al mio sguardo
amico dall'anima rossa.

"Tornassi indietro" dicesti.
Io non capii.

Il tempo,
indomabile mentore,
ci ha concesso i suoi favori:
abbiamo appreso
che non si torna indietro,
ma che il fato soccorre i dispersi.

Ma tu hai sfidato la misericordia usataci.

"Occorre tempo"
dici,
dimentico dei tuoi rimpianti.
Mi rammenti
che siamo reversibili,
provvisori come castelli di sabbia.

Il tuo monito,
colmo di ipocrita bontà,
ancora risuona
come vile abluzione
di chi vuol mani sporche e cuore mondo.

"Occorre tempo" ripeti.
Fosse stato
un incerto divenire
a fermarti,
ti avrei atteso
per mille solchi di luna.

Ma ciò che vuoi
é strapparmi a ciò che resta
della mia innocenza.

Vado via
indifferente,
per rifugiarmi nelle terre
della ragione e dei rimpianti.
Fingi di cercarmi
per poi terminare
una commedia funesta.

Sono io, adesso,
che mi dico
"Tornassi indietro",
non so se per fuggire
o ritrovarti.

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