Un nome

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Il mio paradiso
rivelatosi bocca degli inferi.
Speranza
ora è solitudine.
Colui che chiamavo Amore
è inganno e rifiuto.
Dolcissima bocca
che decantavi il mio nome,
sei ora morso di vipera.
Avvoltoi planano sull'anima
che si trascina
morente
verso un pozzo prosciugato.
Attendono,
osservano, tacciono,
desiderosi di divorare resti.
E la gola si dispiega
in un ultimo grido.
In un ultimo nome.

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