Memorie di Marzo

6 3 0
                                    

Rievochi
carte e rotaie
di un giorno terso
e un treno rincorso.
Nel mese di polline e pioggia
ti credi innocente,
riscopri l'odore di un veto:
mani esperte,
sprazzo di luce, ignobile astinenza.
Dove quegli occhi belli
annidati nei tuoi silenzi?
Dove l'infausto padrone
redige la tua ipocrisia?
In quale calamaio
intingi la tua penna?
Ti illudi di guardare l'abisso
senza ferirti
ma ti dimeni,
esangue e rabbiosa.
Ti desterai a forza da un incubo
su cui è incisa una data.

NocturnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora