Vacuum

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Vuota,
come dire piena di niente.
Devastata
dal tuo passaggio,
mi vendo ai rimorsi:
ti avrei lasciato
virtuale e intangibile.
Eppure,
un parco cittadino
testimoniò la mia resa.
Sconfitta
dalla delizia di uno sguardo,
mi sono sepolta
dandomi senza se e senza ma.

Mai il sole è stato così freddo:
entra la gelida luce
nelle ossa,
non mi lascia in pace.

Trattengo le stesse lacrime
che fatico a lasciar andare...
È il vuoto che mi prende,
spoglio di ogni terrore:
varcato il suo uscio
posso solo restare,
decidere se vivere
o soccombere.

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