Fuori, la pioggia batte.
Scintille informi esplodono:
promessa di vita
che accarezza campi arati.
Aprile impregna l'aria
del suo ultimo freddo.
Fuori piove, e noi
in questa Domenica delle Palme,
stretti nel nostro letto,
al tepore dei nostri corpi,
contempliamo ticchettii
che echeggiano sulla finestra.
Il mio capo poggiato sul tuo petto,
gli occhi ancora chiusi
e tu, con le dita,
giochi con i miei capelli.
Sussurri un "buongiorno".
La tua mano scende sul mio braccio
e, celata sotto le coperte,
sfiora il mio ventre,
laddove il nostro amore cresce.
Mi chiami per nome.
Mi chiami "amore".
Apro gli occhi:
niente ventre gravido,
niente braccia sicure
che mi attorniano,
niente amore
a cui abbiamo dato vita...
Tutto ciò che resta
sono i fumi di un sogno,
la maledetta solitudine,
le tue effusioni rivolte altrove
e la pioggia d' Aprile,
battente come un martello
sui vetri della finestra.
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Nocturna
Poesia"Nocturna" è un viaggio iniziato nell'immaturità degli ideali e di una visione del mondo in bianco e nero. L'acerbità che ha contraddistinto questi scritti, generava passioni (e versi) senza direzione alcuna, alimentati dalla paura, dalla rabbia e d...