Amaranto

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Fuoco nero
in occhi d'amaranto:
storia di grida,
silenzio e morte.

Inafferrabile come Zefiro,
ti dilegui
tra le dita ansiose.

Sei torre d'incenso,
tempio di Venere assassina,
sanguinoso dono,
mischiato a odore
di polvere da sparo.

Tu, forza dolce e barbara,
musa di poeta morente,
doloroso pane
per chi ti sfiora!

Mi hai resa gravida
del tuo silenzio.

Folli le notti a invocare
una luna
che ancora si cela!
Lei mi ignora,
le sue lucenti sorelle,
troppo alte per vedermi.

Mi incammino
per il gelante sentiero
ma invano
cerco di varcare la tua porta.

Mi inchioda a terra
il terrore degli amanti.

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