James
Aiden White Bree White
(1965 - 2005) (1970 - 2005)Amorevoli genitori, strappati via ai loro figli troppo presto
Sono qui, inginocchiato davanti alla tomba dei miei genitori, il luogo dove riposano da quando sono stati brutalmente uccisi, nel quindicesimo anniversario della loro morte e mentre accarezzo le lapidi scolpite, ma piuttosto anonime, immerse in un cimitero spoglio, con il cappuccio calato sulla testa e il volto rigato dalle lacrime, non posso che sentirmi in colpa, al pensiero che da un paio di settimane, ho intrapreso una sottospecie di relazione proprio con la figlia dell'uomo che me li ha - anzi ce li ha - portati via, visto che accanto a me, c'è anche il mio fratellino.
Quando, improvvisamente, sento una mano posarsi delicata sulla mia spalla e un sincero sorriso appare, incontrollato, sul mio viso, una sensazione che mi mancava da tempo, un calore che significa casa, per quanto Jesse non mi abbia mai fatto sentire solo.
Perché si, Elizabeth é qui, ha insistito per venire con noi e, a dispetto degli iniziali e assolutamente normali timori, non ha provato neanche per un secondo a scappare, tutt'altro, ci ha solo dimostrato il suo sostegno, fatto di rispettosi silenzi - perché non é né il luogo, né il momento adatto per parlare - e dolci carezze.A distrarmi ci pensa però il mio fratellino, il quale, dopo avermi scosso, cosí da richiamare la mia attenzione, esclama
«Jamie si sta facendo tardi, posiamo i fiori e accendiamo i lumini?»
«Si fratellino, facciamolo»
Al che afferriamo i due mazzi di fiori - glicini per mia madre, gigli per mio padre - acquistati nel fiorario qui affianco, li posiamo negli appositi vasi e poi accendiamo, in loro onore, due lumini.
E i pensieri corrono, tornano indietro a prima della loro prematura scomparsa e mi mancano, mi mancano da morire, perchè, nulla togliere al dolore di mio fratello, la mancanza che si sente per una persona è direttamente proporzionale al tempo che si è passato con essa e la sofferenza aumenta per ogni anno passato senza e le lacrime scorrono sempre piú numerose sulle mie guancie, le rigano, le arrossano, tanto che sia mio fratello, che Liz, che si era allontanata leggermente per permetterci di vivere un momento solo nostro, si avvicinano e mi stringono in un tenero abbraccio.
Dopodiché, appena mi sono ripreso, ci alziamo e se io e mio fratello ci limitiamo ad un semplice
«Ciao mamma e papà»
Trasmettendogli tutto il nostro bene con un'ultima carezza sulla lapide, la nostra ospite mi sorprende ancora una volta, affermando
«Signori White, vi chiedo perdono io per ciò che mio padre vi ha fatto e vi rigrazio per avermi fatto conoscere i vostri due splendidi figli, perchè in queste poche settimane assieme, mi hanno stravolto la vita e da ora in poi ci sarò io per loro... é una promessa».
✨💗✨
Dopo cena, essendo tutti piuttosto stanchi e scossi, stendiamo alcune coperte a terra e ci sdraiamo davanti al camino - un abitudine, che, esattamente come dormire nello stesso letto, abbiamo acquisito da quando abbiamo deciso di viverci questa cosa - qualunque cosa sia - in totale libertà e senza farci troppe paranoie.
Ma se solitamente ci mettiamo a guardare un film in TV o leggiamo qualcosa, vista la passione che ci accomuna - soprattutto loro due - per la lettura, questa sera preferiamo limitarci alle coccole.
Ad un certo punto però Liz afferma
«Sapete mi sarebbe piaciuto davvero conoscere i vostri genitori, sono certa che fossero delle persone meravigliose, anche se non credo gli sarei piaciuta»
«Perchè dici questo?» domando quindi io, steso sulla schiena e con lo sguardo fisso sul soffitto
«Mhh, vediamo, forse perchè mio padre è l'uomo che li ha ricattati, perseguitati e infine uccisi e... si insomma, io ho intrapreso una relazione con entrambi i loro figli?» risponde lei, voltandosi verso di me e appoggiando il volto sul mio petto, al che mio fratello si mette a sedere e ribatte
«E allora? I genitori dovrebbero volere unicamente la felicità dei propri figli, indipendentemente da chi o cosa essa dipenda, perciò io sono certo che se loro fossero qui, sarebbero immensamente felici nel vedere come stiamo da quando sei entrata nelle nostre vite e la gioia che ci hai donato e continui a darci, giorno per giorno sempre di più»
«Ti dirò di più, la tua presenza, se possibile, invece che dividerci, ci ha uniti più di quanto già non fossimo.
E si, certo, siamo ben consapevoli che questa situazione nella quale ci siamo cacciati non sarà facile da affrontare, ma siamo assieme e abbiamo scelto di proseguire assieme ed è questo ciò che conta» gli do man forte io.La nostra vendetta, la otterremo diversamente.
Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui i fratelli hanno commemorato i defunti genitori, con il supporto di Liz.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Inoltre ricordatevi che mercoledì pubblicherò il nuovo capitolo di "Dribbling d'amore".
Ci vediamo tra una settimana, con il prossimo, un bacio, ciao ♥😘
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RAPITA
RandomElizabeth Queen, detta Liz, ha tutto ciò che un'adolescente, prossima all'età adulta, potrebbe desiderare: vive in un enorme e spettacolare attico nel centro di Chicago, con il suo adorato padre, che la vizia in ogni cosa, frequenta una scuola costo...