Capitolo 35 ~ Sfrecciamo via

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Elizabeth

"So if you want me off your back

Well, come on and let me know

Should I stay or should I Go?

Should I stay or should I Go now?

Should I stay or should I Go now?

If I go, there will be trouble

And if I stay it will be double

So come on and let me know"

«Mhh, buongiorno.
Stavate canticchiando o sono io che stavo sognando?» domando ai miei ragazzi - Dio, quanto fa strano dirlo - non so esattamente quanto tempo dopo essere partiti, ridestandomi dal sonno profondo, in cui, ancora piuttosto stanca e scossa per quanto accaduto nei giorni scorsi, ero crollata

«Stavamo cantando.. stavamo cantando.
E' un'abitudine che abbiamo fin da piccoli, da quando partivamo per le tipiche gite fuori porta, con i nostri genitori... ricordi fratellino?» risponde perciò Jamie, rivolgendomi un tenero sorriso, mentre Jesse, seduto ala guida, al suo fianco, risponde

«Si certo che si, anche se ero molto piccolo, non potrei mai dimenticarlo... in particolare, ricordo che io e te stavamo seduti dietro, sui nostri seggiolini e mamma e papà prendevano a cantare appena entrati in auto e terminavano solo alla fine del viaggio»

«Già, è uno dei ricordi che conservo con più amore»

«E' semplicemente bellissimo... vorrei averli anche io dei ricordi di famiglia come i vostri» commento quindi io, quasi commossa, poichè più ci penso, più realizzo di non aver alcun ricordo di famiglia, prezioso quanto i loro e che la mia infanzia dorata, non é stata nulla in confronto alla loro, nonostante siano rimasti orfani molto presto.
Dopodiché mi sporgo verso i sedili anteriori e domando «Detto questo, quanto ho dormito?»

«Parecchio in realtà, anzi, visto che lì c'è un autogrill e che tu ti sei finalmente svegliata, ci conviene fermarci a fare benzina e comprare qualcosa da mangiare, per tirare ancora un paio d'ore.
Dopodiché dovremo trovare un motel, dove fermarci per la notte» risponde perciò il maggiore, indicando una stazione di servizio, a pochi metri

«Va bene bro, accosto» afferma quindi  Jesse, per poi dirigersi verso la nostra destinazione.

E mentre lui rimane all'esterno, a fare benzina, essendo quello, tra i tre, che più se ne intende di auto e che guida anche meglio - non scherzo, è una scheggia - io e suo fratello maggiore entriamo.
Ma mentre ci aggiriamo per gli scaffali, alla ricerca di qualche snack e delle bottigliette d'acqua, sul piccolo televisore a muro, noto apparire al telegiornale, prima una mia foto con mio padre, risalente ad un evento a cui abbiamo partecipato la scorsa estate e subito dopo, una sorta di disegno/identikit dei fratelli e seppur il volume non sia troppo alto, riesco distintamente a capire, come mio padre abbia rivelato di aver mentito sulla mia situazione, a causa di un ricatto, subito dai miei rapitori e perdurato per più di un mese e che ora rischia di perdermi definitivamente, perchè se non gli pagherà una cifra astronomica, mi porteranno lontano, o peggio, per cui ha bisogno dell'aiuto di tutti e con lui, ovviamente, la polizia.

Al che, mi affretto immediatamente a chiamare il mio ragazzo
«Oh cazzo! Jamie... Jamie... pss»

Essendosi, quest'ultimo, allontanato un attimo, per acquistare un giornale e nel frattempo, tento di coprirmi il viso alla bell'e meglio, con la sciarpa e il cappello che, fortunatamente, indosso

«Ho visto amore, ho visto» risponde poi lui, dopo avermi nuovamente affiancata e fortuna che pur non indossando la sciarpa, ha, a coprilo, un cappellino da baseball e degli occhiali da sole «Sapevo che avrebbe cambiato modalità d'azione, tentando, stavolta, di coinvolgere i media, per ottenere una maggiore risonanza, ma non ti preoccupare, ora paghiamo e andiamo»

A quel punto, perciò, io non posso fare altro che annuire e seguirlo verso la cassa, ma rimanendo comunque un po in disparte, non volendo farmi vedere troppo da vicino e fortunatamente, il commesso, preso dal cellulare, non si accorge di nulla e ci lascia andare.

Al che ci dirigiamo rapidamente verso l'auto, nel quale Jesse ci attende, piuttosto ansioso, avendo intravisto anche lui il servizio, dalle vetrate dell'autogrill, entriamo nell'abitacolo e senza guardarci indietro, sfrecciamo via.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze, buona domenica e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui seguiamo il trio nella prima tappa del viaggio che dovrebbe portarli in canada, ma scopriamo che, oltre a Queen e ai suoi uomini, ora anche la polizia li sta cercando.
Se vi va stellinate e fatemi sapere che ne pensate.
Inoltre ricordatevi che mercoledì pubblicherò un nuovo capitolo di "Dribbling d'amore".
Ci vediamo tra una settimana, con il prossimo, un bacio, ciao ♥😘

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