Capitolo 16 ~ Voglio fidarmi

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Jesse


«Toc toc, é permesso?» chiedo, bussando alla porta della camera di mio fratello, poco dopo essermi confrontato con Liz e averle chiarito i dubbi, sollevati, in precedenza, proprio da lui

«Se ti dicessi di no, te ne andresti, lasciandomi solo?» mugugna quindi lui, in risposta

«Certo che no, entrerei ugualmente, ma volevo essere educato» ribatto perciò, entrando, trovandolo sdraiato a letto, a pancia in giù, al che, dopo qualche secondo, lui si volta ed esclama

«Ci avrei scommesso, che vuoi fratellino?»

«Dirti che ho tratto delle conclusioni, che sicuramente non ti piaceranno, ma di cui sono fermamente convinto e vorrei ti convincessi anche tu» rispondo, sedendomi sul bordo del letto, al suo fianco

«Ah si e cosa sentiamo?»

«Beh ecco, Jamie, so che la situazione non si sta evolvendo esattamente come avevamo previsto, ma non è Liz il nostro nemico, non lo è mai stata e mai lo sarà e tu puoi anche considerarmi un ingenuo o un illuso, ma io sono fortemente convinto che non merita quello che le stiamo facendo passare e che se continueremo su questa strada, finiremo davvero per rovinare tutto» spiego, ma finisco soltanto per farlo innervosire ulteriormente

«Questo lo so! Cosa credi?
É solo che la tua amichetta ha proprio un bel caratterino»

Al che tento quindi di tranquillizzarlo «Lo so, lo so, ma non ha alcuna colpa di ciò che abbiamo passato, anzi, se vogliamo, lei è solo un'altra vittima... forse la principale, visto che è stata cresciuta da un assassino.
Perciò dobbiamo andarle incontro e permetterle di trascorrere il resto del sequestro, nel migliore dei modi»

«Che intendi fratellino?» chiede però lui, confuso

«Che dobbiamo liberarla»

«Cosa! Sei forse impazzito!?» esclama, basito, tirandosi su a sedere «E sentiamo, come faremo a ricattare suo padre, poi?»

«Ma che hai capito!
Jamie, mica ho detto di lasciarla andare.
Io intendevo, semplicemente, di liberarla dalle manette e non tenerla più rinchiusa nello scantinato, così da permetterle di aggirarsi per la casa come e quando preferisce, anche perchè, tutto sommato, potrebbe persino esserci d'aiuto» chiarisco perciò io, visto che, preso dalla rabbia, lui ha frainteso tutto

«Ah si e come? Chiamando i soccorsi? Tentando di scappare?»

«Non lo farebbe nemmeno se potesse, ne sono sicuro»

«Come fai a dirlo? Stiamo parlando di suo padre in fondo!
E anche se per qualche motivo, credesse fermamente nella giustizia e decidesse che merita di pagare per i suoi errori, non rinuncierebbe comunque alla sua libertà e alla vita che conduce grazie a lui... non per noi almeno»

«Fratello per favore, ti dico che lo farà... ormai ha capito anche lei il motivo per cui l'abbiamo rapita e ci darà una mano, devi credermi»

«Oohh, eh va bene»

«Ti prego, ti devi... aspetta cosa?»

L'ha detto davvero?

«Ho detto che va bene...
Fratellino, io voglio solo che quel bastardo finisca in prigione e farei qualunque cosa, perchè ciò accadesse, perciò, siccome tu sei forse l'unica persona a questo mondo di cui io mi fidi ciecamente, se sei convinto che liberarla e avvicinarla a noi con l'inganno, sia la soluzione, proviamoci» si arrende lui

«Con l'inganno?»

Ho sentito bene?

«Ma certo, illudendola che ci interessa il suo bene, non era forse questo il tuo piano?»

No, no che non é così, perché a me, di lei, mi interessa sul serio, ma se mentire, serve a farla liberare, perché no?

«Oh emh... s..si, si proprio così. Andiamo ad annunciarglielo, allora?»

«Andiamo» annuisce

Al che ci alziamo e ci dirigiamo, a passo svelto, in cantina

«Permesso, si può?» domando poi, un paio di minuti dopo, bussando alla porta/libreria

Al che lei ribatte «Rimarreste fuori, se vi dicessi di no?»

«Certo che no, principessa.
E tu, fratellino, basta con le buone maniere, stiamo facendo anche troppo» le risponde mio fratello, per poi entrare, senza farsi troppi problemi

Al che io scuoto la testa e lo seguo a ruota

«Allora su, sbrigatevi, ditemi cosa volete e poi lasciatemi in pace» esclama invece Liz, ancora piuttosto provata dalla precedente discussione

«Liz noi...»

«Sei libera» sgancia la bomba, Jamie

Al che, confusa, lei domanda «Cosa?»

«Non fraintenderci, principessa, non intendiamo libera di andartene, mi sembra ovvio, ma piuttosto, nei momenti in cui saremo in casa e quindi potremo tenerti d'occhio, di girare liberamente, senza rimanere chiusa qui, costretta da quelle manette, senza alcuna possibilità di svagarti»

«State scherzando?»

«No Liz.
Jamie ha detto la verità, prima ne abbiamo parlato e crediamo che in questo modo potresti essere più invogliata ad aiutarci ad incastrare tuo padre» chiarisco, sta volta, io

«Perchè lo farai, vero?» interviene mio fratello, rivolgendole uno sguardo minaccioso

«Si, anche se sono certa tu non mi creda, vista la bassa considerazione che hai di me, lo farò, ma di certo non per fare un favore a te James.
Lo farò perchè se ha ucciso i vostri genitori e chissà chi altro, merita di pagare e magari, in futuro, di avere la possibilità di redimersi» risponde quindi lei, dimostrando una grande maturità, che lascia interdetto persino Jamie.
Ma dura solo pochi secondi, poiché indossa nuovamente la sua solita maschera di freddezza e afferma «Come vuoi tu, non mi interessa, Jesse si fida di te e io voglio fidarmi di lui.
E ora scusate ma ho altro a cui pensare»

«Non ne dubitavo» ribatte la nostra ospite

«Fratellino, pensaci tu a liberarla, io ho delle commissioni da sbrigare e soprattutto, a breve, devo incontrarmi con Jonathan.
Ci vediamo per l'ora di pranzo».

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui il trio sembra aver trovato una quadra per trascorrere il sequestro nel miglior modo possibile.
Che dire, scusate se ho aggiornato solo ora, ma sono stata impegnata tutto il giorno, detto questo spero vi sia piaciuto, se vi va stellinate, un bacio e ci vediamo tra una settimana, con il prossimo ♥😘

RAPITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora