Elizabeth
«Prego signorina, avanti»
«Grazie mille» rispondo ad una delle guardie della prigione, abbozzando un sorriso... già, la prigione, chi avrebbe mai pensato che vi sarei finita.
Dopodiché percorro un breve corridoio, fino ad entrare in un'apposita area dell'edificio, che ormai conosco fin troppo bene, mi accomodo davanti ad una delle vetrate e sollevo il telefono appeso affianco ad essa.
Sentendo poi pronunciare, dall'altro capo«Apetta»
«Padre» dico quindi, accennando un saluto, ma rimanendo comunque composta e distaccata, anche vista l'ansia che il luogo e alcuni degli altri carcerati, mi provocano ogni singola volta che gli faccio visita
«Finalmente ti sei degnata di venirmi a trovare»
«Non mi sembri nella posizione di lamentarti o avanzare pretese, ma comunque, se proprio vuoi saperlo, sono stata quattro mesi in giro per l'Europa»
«Già e prima hai visitato il Canada, il Sud America, il Giappone e... oh giusto, anche il Nord Africa.
Tutto con i miei soldi per giunta» si lamenta.Al che io ribatto
«Visto che legalmente sono ancora tua figlia e considerato ciò che hai fatto, è il minimo.
E poi a te non serviranno più»«Fai anche dell'ironia?!» chiede, irritato
«No, non era mia intenzione.
Vedi Thomas, non sono venuta qui per discutere, ho avuto molto tempo per metabolizzare quanto accaduto»«Due anni Liz, hai avuto due anni»
«Già, due anni e anche grazie ai ragazzi che tu avresti voluto ammazzare, ho capito che in fondo, se sono quella che sono, lo devo anche a te» rivelo, realmente convinta delle mie parole, anche se non totalmente felice.
Tanto che, quasi soddisfatto, lui afferma«Felice che tu sia giunta a questa conclusione»
Peccato che non ho alcuna intenzione di dargliela vinta
«Ma sono qui anche per un altro motivo...
Non so se ti pentirai mai per quanto fatto... tutte le morti lasciate lungo il tuo cammino, per non parlare dei numerosi crimini minori, ma una cosa la so, io non sarò li, se e quando questo accadr໫Che intendi?» mi domanda perciò, confuso.
Al che, io prendo un bel sospiro e rivelo«Che sono incinta... aspetto due gemelli, li crescerò con i ragazzi e so che saranno due padri meravigliosi, più di quanto tu saresti mai potuto essere e voglio essere felice e che lo siano anche loro, perciò, perchè questo accada, devo escluderti dalla mia vita»
«C...cosa?»
«Si, è così.
Non li abbiamo cercati, ma sai, da quando Jamie e Jesse mi hanno rapita, la mia vita è stata totalmente sconvolta, in meglio.
Ho capito che non è la società a doverci dire chi dobbiamo essere o con chi dobbiamo stare, che la vita è solo nostra e io la voglio vivere appieno.
Ho iniziato viaggiando per il mondo e continuerò crescendo i miei due bambini, con gli uomini che amo» confermo, accarezzandomi la pancia e sorridendo al pensiero.
La sua risposta però mi sorprende«Beh, che dire.. nonostante tutto, che tu ci creda o no, sono fiero della donna che sei diventata, Liz.
Non mi pentirò mai dei miei gesti, che sia chiaro, perchè sarebbe da codardi e io non lo sono, ma sono fiero di te e mi auguro tu possa essere felice»«Lo sono già...
Addio Thomas».Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze e benvenuti in questo nuovo capitolo, in cui abbiamo un salto nel futuro di due anni e scopriamo che... rullo di tamburi... Liz é incinta! E ha detto definitivamente addio a suo padre, che aveva, per educazione, continuato, saltuariamente ad andare a trovare.
Che dire, spero vi sia piaciuto e se vi va stellinate e ditemi che ne pensate, anche perché ormai mancano giusto due/tre capitoli alla fine.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento, un bacio, ciao ♥😘
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RAPITA
RandomElizabeth Queen, detta Liz, ha tutto ciò che un'adolescente, prossima all'età adulta, potrebbe desiderare: vive in un enorme e spettacolare attico nel centro di Chicago, con il suo adorato padre, che la vizia in ogni cosa, frequenta una scuola costo...