Elizabeth
Sindorme di Stoccolma, una volta l'ho studiata, è il nome attribuito a chi prova attrazione e dipendenza, sia fisica che psicologica, per i propri carnefici, una condizione che non oso immaginare cosa accadrebbe, se venisse associata a me.
Sono passati alcuni giorni da quando i miei sequestratori sono rientrati a casa pieni di lividi e ferite ed io mi sono offerta di medicarli e quanto accaduto nel mentre, i brividi che ho sentito, le scosse che mai e poi mai avrei dovuto provare, mi hanno portata, fin dalla mattina successiva, a prendere una decisione estrema, decisamente pericolosa, ma attualmente unica mia alternativa possibile, se non voglio finire con l'impazzire, ovvero cercare di scappare e l'opportunità che assiduamente cercavo, mi si è appena presentata, visto che accidentamente il cellulare di Jesse gli è sfuggito dalla tasca dei pantaloni, mentre mi portava la colazione, cadendo sul letto e io l'ho afferrato prima che se ne accorgesse e nascosto tra le pieghe del lenzuolo.
Al che, appena lui se ne va, non esito ad afferrarlo e fortuna vuole che non vi sia alcuna password a bloccarlo, perciò, non ricordandomi il numero a memoria, di nessuno, notando l'icona di instagram, vi entro e cerco il profilo del mio fidanzato, con l'intenzione di scrivergli nei direct, ma notando che sono presenti alcune storie e ricordando che ieri sera c'è stato l'homecoming, da incosciente, decido prima di dare un'occhiata a quelle.
Non l'avessi mai fatto.Immagini piuttosto confusionarie e video registrati durante la festa, uno più distorto e incasinato dell'altro, si susseguono a raffica, ma uno, in particolare, attira la mia intenzione, poichè si vede chiaramente Luke, ubriaco marcio, baciare niente poco di meno che la mia migliore amica, anche se dopo quanto appena visto, non so se merita ancora di essere definita tale.
Un bacio schifosamente appassionato, che mi fa salire un improvviso conato di vomito e non mi importa se siano, o meno, consapevoli di quanto mi è accaduto, non mi interessa che fossero ubriachi, questa non dovevano farmela.
Non faccio però in tempo ad asciugare la lacrima sfuggita dai miei occhi lucidi, che la porta della stanza si spalanca e il minore dei fratelli rientra, rabbioso come non mai
«Elizabeth dimmi che non hai tu il mio cellulare... ti prego, ti scongiuro, dimmi che non sei stata così avventata da rubarmelo.
Liz, cazzo, dimmi che non hai fatto ciò che penso!»Dio, non l'avevo mai visto così... che diavolo ho fatto e perché poi?
«Jesse, io... io non...» balbetto perciò, mentre, vedendolo stretto tra le mie dita, lui mi rivolge uno sguardo colmo di delusione e me lo strappa dalle mani
«Liz mi ero fidato, cazzo, avevo anche convinto Jamie a... aspetta ma tu stai piangendo!» si accorge però poi
«Si, ma non.. non importa, anzi scusami, non avrei mai dovuto prendertelo, è stato un gesto istintivo, volevo semplicemente vedere come se la passavano il mio fidanzato e le mie amiche in mia assenza, ma sarebbe stato meglio che non l'avessi mai fatto» chiarisco perciò io, optando per raccontargli una mezza verità, non riuscendo più a trattenermi, buttando così fuori tutta l'ansia, la preoccupazione e la tensione, accumulate dal rapimento
«Perchè? Elizabeth mi sto preoccupando, che è successo?»
«Beh ecco, ieri c'è stato l'homecoming e tra le storie instagram del mio fidanzato, ho visto... si insomma ho visto...»
«Cosa Liz, cosa?!» é realmente preoccupato per me, glielo leggo negli occhi e la cosa mi spaventa, ma non posso fare, comunque, a meno di rispondergli
«Un bacio tra lui e la mia migliore amica...
Dio che stupida che sono.
Avevo già notato degli atteggiamenti un po troppo spinti da parte sua, ma credevo fosse solo il suo modo di scherzare, sapendo che sono molto amici, anche perchè lui non mi ha mai dato motivo di preoccuparmi e invece... guarda, non ci voglio neanche pensare»«Allora non farlo» dice quindi lui, puntando saldamente e intensamente i suoi occhi nei miei, guardandomi come nessuno mai, per poi asciugarmi le lacrime con il pollice, lo stesso pollice che scende poi a solcare, con malizia, il mio labbro superiore, prima che lui schianti la sua bocca sulla mia, in un bacio del tutto inaspettato, ma che si rivela tutto ciò di cui avevo bisogno.
Un bacio che nasconde comprensione e sostegno e che mi provoca, nuovamente, le sensazioni provate qualche giorno fa, ma a livelli ancora più forti, ancora più intensi, mandando così a puttane tutti i miei buoni propositi.
Dopo pochi secondi però, lui stesso si scosta, con un espressione stranita, quasi colpevole dipinta in volto e dopo essersi scusato, si alza e se ne va, lasciandomi sola con i miei pensieri.
Angolo autrice
Ciao ragazzi e ragazze, spero abbiate passato un buon Natale, ma ora parliamo di questo nuovo capitolo, in cui, da un comportamento azzardato da parte di Liz, arriviamo al primo bacio tra lei e Jesse.
Che ne pensate di loro? E della storia?
Che dire, spero vi sia piaciuto, se vi va stellinate, un bacio e ci vediamo mercoledí con "La partita del cuore" e la settimana prossima, col prossimo capitolo di questa ♥😘
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RAPITA
DiversosElizabeth Queen, detta Liz, ha tutto ciò che un'adolescente, prossima all'età adulta, potrebbe desiderare: vive in un enorme e spettacolare attico nel centro di Chicago, con il suo adorato padre, che la vizia in ogni cosa, frequenta una scuola costo...