{Quinto Capitolo}.

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Hope's pov.
Arrivammo al ristorante e, dopo aver attraversato la hall, si aprì a noi una sala enorme piena di tavoli apparecchiati con tovaglie di pizzo bianco e centritavola contenenti candele rotonde. Dal soffitto pendevano degli scintillanti lampadari.

Il nostro tavolo era circolare ed era apparecchiato con uno stile dolce e romantico.
Inoltre, da lì l'enorme parete vetrata dava la vista sul mare.
Restai taciturna a pensare, la mia testa era in confusione e i miei pensieri si mescolavano tra loro rubandomi completamente dal presente, ero lontana.

"Allora...che ne pensate?" Disse Tom man mano che raggiungevamo il nostro tavolo.

"È stupendo." Rispose mamma sorridente.
I suoi occhi brillavano quanto quelli del suo amato. Erano così felici che non riuscivo a guardarli, avevano costruito questa loro felicità sulle mie lacrime, sull'angoscia dell'abbandono di papà che cresceva ogni giorno, nutrendosi delle mie forze e della spensieratezza dei miei ricordi, ora amari.

Tom spostò la sedia per mia madre ricevendo un dolce sorriso, fine come solo lei poteva.

I miei occhi furono rapiti da Will che stava spostando una sedia per me esibendo un sorriso dolce. Presi la sedia accanto e mi ci sedetti sotto lo sguardo confuso del ragazzo che adesso se la stava ridendo sotto i baffi. Queste caz****e da film non le volevo, mi ricordavano le bugie con cui mi avevano cullato i libri prima che la realtà mi sputasse in faccia.

Tom che aveva visto tutto riprese parola per scaldare l'ambiente che avevo appena reso gelido.

"..un mio collega mi ha consigliato di venire qui e devo dire che è stato davvero bravo oltre che gentile."

"La vista è incantevole come anche l'intero ristorante." Sostenne mia madre guardandosi intorno per poi continuare a sorridere.

Non facevo cenno alcuno di dissenso, avevano ragione ma mi limitai a tacere guardando le posate d'argento sistemate davanti a me.

"..Hope tu che ne pensi?"
La voce di mamma era quasi un sussurro, fragile per non far troppo rumore, sapeva quanto fossi iraconda.

Mi limitai a prendere il menu che il cameriere, intanto, ci aveva lasciato ma che ancora nessuno aveva aperto.
Seguì il silenzio.

"Cosa prendi?" Chiese a bassa voce Will sporgendosi verso di me, eravamo seduti vicini e di fronte c'erano i nostri genitori che ridevano coperti dai loro menu mentre discutevano per la scelta migliore.

I miei occhi lo squadrarono velocemente prima di tornare a scorrere tra i nomi di piatti che sembravano davvero deliziosi ma che non facevano nascere in me alcuna fame, il veleno del mio stomaco mi toglieva l'appetito.

Lui sorrise di nuovo "Hai intenzione di tacere per tutta la serata?"

"Conosci bene la mia voce" dissi con non curanza,continuavo a guardare il menu.

"Prendo questo"disse indicando una delle scritte "...credo sia pollo"continuava a guardarmi cercando una risposta che non intendevo dargli.

Rise scuotendo il capo.

"Perchè ridi?" Dissi guardandolo in volto, quei suoi occhi profondi adesso mi guardavano vivavi.

"Perchè non dovrei?" disse con tono interrogativo aggrottando la fronte.

"Non c'è nulla da ridere" lo fissavo, era il mio modo di far capire alle persone che ero davvero seria.

"Si invece..la tua faccia"

Appoggiai un gomito sullo schienale della sedia voltandomi completamente verso di lui "Hai qualche problema?" mi stava seccando.

"Siamo ad una festa non ad un funerale" ormai aveva spezzato il contatto visivo facendo scorrere i suoi occhi lungo le righe del menu ma manteneva sempre lo stesso tono, pacato e dolce con un accento di ironia.

Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora