{Trentottesimo Capitolo}

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Hope's pov
Dopo il lavoro non tornai a casa, ma preferii passare la notte da Joy, che non si rifiutò di aiutarmi in cambio, però, di sapere tutto quello che era successo. Come sempre dovetti ascoltare le sue ramanzine su cosa era giusto fare, ramanzine che ripetevo a me stessa come una monotona melodia che smagrisce. Eppure, il mio cuore aveva ripreso a battere per qualcuno in un modo che non credevo esistesse. Per una volta sentivo di starmi giocando tutto, e c'erano buone probabilità che avrei perso. Ma non volevo fermarmi, anche se avevo paura.

La stagione era diventata strana, s'alternavano calde terre a bagnate, venti prepotenti ad afa opprimente.
Quella mattina era una molto calda come c'erano state in precedenza, ma non abbastanza da distrarmi dal mio compito.
Il fastfood non era gremito di gente, in realtà solo un paio di tavoli erano occupati. Mancava l'aria condizionata e il resto della nostra abituale clientela preferiva passare in spiaggia i giorni come questi. E chi li biasimava?
Avevo legato i capelli pesanti in una coda ordinata e sbottonato qualche bottone della mia camicia per sentirmi più rinfrescata, ma non servì a molto.
Presi un'ordinazione e la portai in cucina, poi mi apprestai a preparare i bicchieri sotto alla macchina per le bevande.
Quando mi voltai finii addosso a qualcuno.
Riconosciutigli i tratti, abbassai velocemente lo sguardo scoprendo in me un imbarazzo poco conveniente.
Le guance mi divennero rosse e cercai di evitare Will, che intanto aveva alzato le mani in difesa appena gli ero finita addosso, pestandogli pure un piede, credo.
Will sorrise dolcemente e si fece da parte per farmi passare.
Cercai, poi, i suoi occhi ma gli occhiali da sole, che indossava, erano troppo scuri.
"Will." Dissi per salutare.
"Hey." Rispose lui con un tono dolce ed armonico. Dio solo sapeva quanto amassi la sua voce.
Amare. Avevo così paura di ripetere a me stessa che lo amavo, ma non riuscivo a negare cosa provavo quando sorrideva. Tutto diventava più semplice, spariva la preoccupazione. Quando lui sorrideva il mio mondo si fermava e non ripartiva più.
"Ieri non sei tornata a casa. Dove hai dormito?"
Il suo tono era molto dolce ma si tradì comunque, sentii nella sua voce un accenno di preoccupazione che tentava di mascherare.
Riempii i bicchieri di ghiaccio e mi apprestai a preparare i vassoi dal lato esterno del bancone, a pochi centimentri da Will.
"Sono stata da Joy. Ho dormito lì."
Will sembrò voler dire qualcosa ma si fermò quando gli passai accanto per raggiungere l'altro lato del bancone.
"Sono stata da Kass. Abbiamo parlato di un pò di cose."
"Di cosa?"
Lo guardai bene per notare Anche il minimo dettaglio sul suo viso che mi mostrasse la sua preoccupazione.
"In realtà non ha fatto altro che schernirmi. C'è qualcosa che tu non vuoi dirmi, ma che lei sa benissimo."
Will respirò profondamente.
"Non voglio che tu parla con lei. Non la conosci, devi starle alla larga e non voglio ripetertelo."
"Perchè? Potrebbe dire qualcosa che non vuoi che io sappia?"
Will abbassò lo sguardo inalando pesantemente l'aria.
"Dammi un solo giorno."
"Eh?"
"Passiamo un giorno insieme, poi te ne parlerò."
"Perchè? Perchè devo aspettare altro tempo?"
"Perchè potresti cambiare l'idea che hai di me, e non voglio che succeda."

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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora