{Trentaquattresimo Capitolo}

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"So che sarò un cuore che batte stanotte, nient'altro. Fermerò i sensi e sarò solo un battito che si perde nell'aria calda di questa notte estiva."
(Alessia Darìa)

Hope's pov.
Camminavo per le strade e riuscivo quasi a sentire il profumo del mese corrente. Faceva molto caldo ma questo non fermava la voglia di ridere e giocare dei bambini che sentivo urlare per qualche strano gioco, magari provenivano proprio dalla spiaggia sulla quale dava questa strada a due corsie. Era costeggiata sul suo lato esterno da palme che sembravano ricordare all'uomo quanto fosse piccolo e impotente dinanzi alla mano di Dio.
Dietro alle palme si apriva una spiaggia pubblica dove si facevano quasi ogni sorta di sport acquatici, non nascondo l'esistenza di concorsi truccati a cui, puntalmente, partecipavano gran parte della gioventù di questo piccolo paese.
Sul suo lato interno, quella parte dove stavo camminando, la luce solare riflessa dalle vetrine dei negozi li faceva sembrare scintillanti. Inoltre, erano i piu cari e i più belli di questo posto.
Ero decisa a trovarmi un lavoro, ora che Will era tornato a casa e tutti stavano bene volevo che la mia mente diventasse un campo arido. Non volevo che, invece, continuasse a generare ricordi di mio padre o pensieri riguardo a quello che avrei dovuto pagare per il mio sbaglio.
Il solo pensiero mi ripugnava, mi faceva sentire sporca perchè ero pienamente consapevole che Ty non fosse quello giusto. Niente che riguardava il nostro rapporto lo era.

Volevo entrare in un fastfood che consideravo tra i più carini che ci fossero su questa strada. Sapevo appartenesse ad una coppia di ansiani ma non ci ero entrata che un paio di volte solamente.
Varcato l'ingresso, mi diressi alla cassa dove una donna sulla sessantina stava evidentemente cercando di aggiustare il rotolo degli scontrini.
"Si?" Disse appena si accorse di me.
"Scusi sto...cercando un lavoro e.."
Il mio tono era quieto e basso, come se non fossi emozionata, forse perchè era così.
Ma poi lei mi interruppe.
"Siamo apposto."
Parlò velocemente per poter andare a servire una cliente.
La seguì dall'altra parte del bancone mentre molte ordinazioni si accavallavano e la cassa non voleva funzionare.
"A me non sembra che sia tutto apposto." Dissi cercando di sovrastare la voce di una mostriciattola piccola che, insieme alla mamma, si trovava davanti a me per poter ordinare.
"Ecco cosa succede quando dai un permesso."
"Io non l'avrei chiesto.."
Lei alzò un sopracciglio e mi fissò con aria severa, stavo esagerando.
"Ok..ne avrei chiesti pochi. Mi dia un periodo di prova."
"Non mi servi ragazzina."
"Io credo che cambierà idea." Aggiunse una voce maschile e profonda, Tyler.
Quando mi voltai era dietro di me, bello come il sole e autorevole quanto un criminale.
"Signore io.."
Tyler ridusse gli occhi a due fessure mentre contraeva la mascella. Perchè era lì?
Non capivo come avesse fatto a seguirmi, perchè ero sicura che l'avesse fatto.
Un brivido corse lungo la mia schiena mentre il mio intestino si contorse, non volevo mettere questa donna nei guai.
"Non mi serve questo lavoro." Dissi.
Cercai di andarmene ma mi afferrò per il polso e con i suoi occhi mi immobilizzò.
"Sei sicura? La signora ha appena detto che devi andare a prendere un grembiule, ho sentito bene?"
Mi guardai le scarpe con tutto l'odio che provavo per quell'uomo e portai i miei occhi su quelli della donna che temeva le conseguenze di una risposta negativa.
Lei annuì silenziosamente e subito mi dimenai dalla stretta di quel demonio, proprio per questo non volevo sapesse dove lavoravo.
La signora andò a prendere un grembiule mentre Ty mi fissava con tutto il fuoco che lo dominava. Seguì i suoi sguardi che percorrevano il mio corpo e mi sentì d'un tratto nuda.
Portai le braccia al petto stringendomele mentre lui uscì con un sorriso perverso dal locale. Mi voleva e non sapevo quando sarebbe venuto a riscuotermi come una sorta di premio.
La donna mi chiamò all'attenzione. Sembrava più..piccola.
"Tieni, vado ad aggiustare la cassa." Disse porgendomi un grembiule scuro.
"Se lo tenga, non avete bisogno di me."
La donna confusa cercò sul mio volto la verità che invece tremava sulle mie labbra.
"Resta qui, abbiamo bisogno di un'altra ragazza."
Guardai con sguardo comprensivo la donna e presi il grembiule.
La famiglia del mio ragazzo era in grado di annullare ogni persona.

Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora