"Non ho nessuna laurea
ma so cosa lui mi fa,
non ho bisogno di farmi delle domande, è così familiare.
E il mio cuore non batterà ancora
se non posso sentirlo nelle mie vene,
non ho bisogno di domande, lo so già."(Little Mix)
Hope's pov.
Si drogava. "Will" e "Droga" non possono andare nella stessa frase, suonano così male insieme. Forse lui non era mai entrato in questa camera, forse era solamente una mia fantasia provocata dall'effetto degli antidolorifici e dall'anestesia che mi avevano reso davvero stanca e intontita. Adesso mi sentivo moribonda e le palpebre erano davvero pesantissime eppure quello che, forse, aveva appena detto Will era diventato un fo****o martello pneumatico nella mia testa.
La porta si riaprì e ne entrò un Tom sereno, come sempre, che stringeva tra le mani la mia cartella clinica.
"Allora...come ti senti?" Disse cominciando a sfogliare diversi fogli mentre a passo lento si avvicinava al mio letto.
"Dov'è Will?"
"Credo stia andando a fare una doccia. Era..un pò nervoso quando è uscito da qui." Allora non era stata una fantasia!
"Si, mi ha detto che gli aspettava una dura giornata in officina." Mentì.
"Infatti. Allora..vuoi sapere cos"
"Si" lo interruppi. Avevo bisogno di sapere cosa mi avevano fatto e cosa mi aspettava anche se non ero sicura mi fosse piaciuto.
"Bene.. ti hanno operato, come già sai, ti hanno messo delle placche metalliche che ti aiuteranno a guarire prima. Il gesso lo toglierai tra un mese e poi dovrai fare due mesi di fisioterapia che ti servirà anche per ristabilire l'equilibrio che ovviamente hai perso. Avrai bisogno delle stampelle e per guarire prima ci vorrà un grosso impegno da parte tua e una buona dieta di calcio." Prese una breve pausa per guardarmi e mi mostrò un dolce sorriso.
"Ringraziando Dio non hai preso infezioni."
"Dio.." sussurai, più a me stessa che a Tom. Ricominciarono a viaggiare nella mia mente tutte le parole di Will, mi sentivo così stupida per avermi fasciato la testa di pregiudizi ma chi immaginava che dietro a quel sorriso ci fosse celato così tanto dolore. Avevo il cuore pesante e lo stomaco annodato, una parte di me non voleva che Will sparisse ma era necessario che ci allontanassimo, era stato tutto necessario in quella conversazione. Sono innamorata di Will, si, forse lo sapevo fin dall'inizio che un ragazzo come lui mi avrebbe mandato il cuore in paradiso perciò preferivo e preferisco ancora comprirmi la pelle di ghiaccio celando il fuoco che c'è sotto. Lui era diverso, sereno, forse aveva visto così tanto e conosciuto davvero troppo il dolore per potersi lasciar ancora prendere dalle stupidagini della vita.
Adesso però avevo altro a cui pensare, mi aspettavano mesi duri, il non poter camminare mi avrebbe impedito di fare parecchie cose.
"Hey.." disse Tom, "..andrà bene. Devi essere fiduciosa." Non risposi, fiduciosa? Io?
Avevo così tanti problemi che proprio non sapevo come continuare a vivere quella vita così infame che mi era stata preparata.
"Tom" dissi con le labbra secche, avevo bisogno di bere.
"Hey." Disse sedendosi sul materasso.
"Dì qualcosa." Qualunque cosa aggiunse la voce dei miei pensieri incasinati e bui, troppo bui.
"Cosa si può dire in questi casi?" Mi scappò un ghigno divertito.
"Pensavo tu avessi sempre la parola pronta." Dissi prima di tornare a serrare quelle labbra amare.
"Lo pensavo anch'io." I suoi occhi si spensero improvvisamente, sembrava più stanco e solo adesso notavo la barbetta che gli era cresciuta, eppure era ancora un uomo affascinante. Quante cose stavano cambiando, adesso non vedevo più Tom come un nemico ma ancora non riuscivo a perdonare mamma.
"Non fa niente." Dissi distogliendo lo sguardo da lui. "Neppure io so cosa dire o... se valga la pena parlare."
"Dovresti parlare. Hope, dovresti parlare con qualcuno.." Mi girai di nuovo a guardarlo e il mio cuore si riempì di spine.
"Adesso devo parlarti come faccio con tuo figlio? Nascondendo la verità? Nascondendo che quello potrebbe farci fuori tutti? Nascondendo che quella volta che tornasti a casa sanguinante era per colpa di Ty? Tu sai tutto, tu hai sempre saputo tutto perchè eri sempre lì quando tornavo a casa ubriaca non solo di alchool ma anche del mio stesso sangue. Sai anche come mi sono mossa e le conseguenze che ho dovuto pagare. Guarda dove sono, Tom guardami." Urlai in preda a me stessa che ero diventata la mia stessa rovina.
"Ti ho guardato per questo non puoi stare più così. Adesso io diventerò il tuo tutore legale eh.."
"E cosa?" Risi. "Non potrai fare comunque niente, nessuno puó aiutarmi. Per grazia forse divina stasera stavo per finirla invece eccomi ancora qui. Sono stanca e non voglio più nulla dalla vita perchè è incapace di darmi una sola gioia." E nel momento in cui dissi queste ultime parole pensai a Will, lui, a modo suo, era diventato una mia piccola gioia.
Avevo un peso sul cuore e adesso volevo piangere, solo piangere e Tom doveva uscire, subito.
"Per favore te ne puoi andare?" Dissi senza mezzucci. Non volevo che mi vedesse piangere.
"Va bene.. me ne vado." Con un'espressione delusa e triste, richiuse la cartella per metterla a posto e raccolse la giacca che non avevo notato si era tolta. "Se ci ripensi, ti accompagno io dalla polizia" disse voltandosi un'ultima volta prima di aprire la porta e uscire.
"Si, ma certo così portiamo anche qualche ciambella allo zio di Tyler."
Nessuno poteva aiutarmi.
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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)
Romance"Le gocce d'acqua picchiettavano sul vetro delle finestre, come le sue dita sul tavolo della cucina. Il suono del caffè che saliva, ad un tratto non era più rassicurante come una volta. Era soltanto uno dei già troppi rumori nella sua testa. >, pe...