"Sono stanco dei giochetti,
la rivoglio indietro e basta.
So di essere un bugiardo
e se lei proverà di nuovo ad andar via la dovrò legare al letto
e dar fuoco alla casa"(Eminem e Rihanna)
Hope's pov.
Era passata già mezz'ora da quando mi era arrivato quel messaggio e mi trovavo stesa sul letto fissando la lampada che avevo sul comodino, quello vicino alla finestra. Essa diffondeva in quasi metà camera delle palline di luce di diversa dimensione che si libravano in aria eseguendo delle incantevoli danze mentre si spegnevano per dare posto ad altre. Mi incantavano come una bambina, in qualche modo mi sentivo tale quando mi perdevo a seguirne gli armoniosi giochi, papà l'aveva comprata per me in un negozio di Parigi, l'amata città delle luci, che lui aveva avuto la possibilità di visitare per un meeting di lavoro.
Intanto continuavo a stringere il cellulare con una mano mentre l'altra la tenevo poggiata sulla pancia, qualche giorno fa avrei reagito in un modo diverso a quel messaggio ma dopo le cose che erano successe avevo paura, paura che i miei dubbi mutassero in realtà.*STASERA USCIAMO -SAI L'ORA*
Rassegnata mi alzai e andai in bagno, dopo la doccia indossai una gonna di pelle nera a palloncino che andava indossata a vita alta e sopra mi strinsi in un top nero aderente quanto un corsetto. Arricciai i capelli che scendevano morbidi sulla gonna e feci il trucco.
Mentre il rumore dei miei tacchi sulle scale rimbombava tra le pareti, sentì mamma parlare al telefono.
"Come? Resterà in officina? Capito.. ma non c'era bisogno poteva aspettare"
Presi le chiavi di casa, era tutto quello che mi serviva, oggi non volevo nessuna borsetta o cellulare da trascinarmi dietro.
*Aspetta..* disse mamma per poi posare l'attenzione su di me. "Esci?" Mi chiese mentre i suoi occhi attraverso gli occhiali mi squadravano da capo a piedi.
"No." Dissi mentre mi sistemai un'ultima volta i ricci ribelli che non ero abituata a gestire. Erano davvero voluminosi e morbidi, non avrei tagliato per nessuna ragione le mie folte ciocche, al diavolo quei parrucchieri assatanati.
"Dove vai?"
"Ca**i miei okay?" Mi giravano i cog****i e non avevo proprio voglia di aprir bocca per parlare.
"Hope con chi esci?"
"Non mi aspettare." Ormai lo ripetevo da anni prima di uscire ma mai una volta lei mi aveva ascoltato.
Uscì dirigendomi verso l'auto lucida di Ty, questa volta non fumava ne mi guardava attraversare il giardino.
Salì a bordo e dopo qualche secondo i suoi occhi sfrecciarono violenti su di me."Adesso non mi saluti?" Chiese, posso giurare di averlo sentito parlare a denti stretti.
"Ciao" dissi perplessa.
"Che ca**o è?"
Non me lo feci nemmeno chiedere che subito mi sporsi verso di lui e lo baciai a stampo.
"No" disse lui mentre mi stavo allontanando, mi tirò un gomito per avvicinarmi a lui e strinse le sue mani tra i miei capelli, un pò troppo forte, facendomi scivolare la sua lingua in bocca. "Così mi salutavi." Bugiardo.
"Ero solo in sovrappensiero." Tentai di giustificarmi mentre tornavo al mio posto.
Guidò verso il locale e la strada non mi sembrò mai così lunga. I colori della città danzavano e scorrevano veloci davanti ai miei occhi e il venterello, ancora un pò fresco, che entrava dai finestrini tenuti aperti, mi provocava diversi brividi ma queste piccole cose bastarono a calmarmi mettendo a tacere i miei pensieri carichi di colpa. Mi ripetevo che il suo comportamento non era strano, era solo da Ty, e per un momento riuscì a convincermi. Mi sentì sollevata quando arrivammo al locale, parcheggiò proprio dietro all'uscita d'emergenza del locale, che ca**o ci facciamo qui dietro? Calmati..calmati.
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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)
Romance"Le gocce d'acqua picchiettavano sul vetro delle finestre, come le sue dita sul tavolo della cucina. Il suono del caffè che saliva, ad un tratto non era più rassicurante come una volta. Era soltanto uno dei già troppi rumori nella sua testa. >, pe...