Hope's pov.
Se pensavo che nessun giorno caldo potesse essere peggiore dell'ultimo, mi sbagliavo.
Quella mattina il clima era così bollente che nel locale non c'era anima viva. Io ed Ale eravamo sedute al bancone sul quale avevamo appoggiato la testa; percepivo la sua stanchezza come percepivo la mia che rallentava tutti i miei riflessi. Avevamo comprato un altro ventilatore ma nemmeno quello bastava a farci stare meglio ed il caldo diventava sempre più afoso, d'altronde cosa bisognava aspettarsi da un posto che affacciava interamente sul mare?
Il signor Lynn, proprietario del fastfood, non era neppure venuto nel locale per il caldo ma al suo posto sedeva vicino ad una finestra aperta sua moglie Abby mentre si faceva aria con un colorato ventaglio.
"Questo caldo mi uccide." Disse lentamente Ale.
"Che originale" risposi con tono seccato.
"Eh?"
Eravamo sedute una affianco all'altra e ci guardavamo negli occhi, non avevamo nemmeno la forza di battibeccare. Bhe..lei.
"È la frase che dicono tutti quando fa caldo."
"Cosa dovrei dire?" Chiese inarcando le sopracciglia.
"Non lo so. Non sei originale."
"Tu cosa diresti?"
"Non parlerei, come ho fatto."
"Adesso stai parlando."
"Mi esasperi." Dissi presa realmente da quel sentimento, poi pensai che in realtà ero io ad esasperarla. Mi misi a sedere correttamente e gettai un altro sguardo alla spiaggia. Pensai a Will, non veniva più nel fastfood, nè al Moonlight, a casa poi mi evitava ma non potevo farci niente.
Ty mi voleva e me lo stava facendo capire in tutti i modi possibili e non avrei potuto gestire la cosa ancora per molto. La mia vita adesso girava intorno ad una scelta che la mia coscienza considerava ovvia: scegliere Ty, eppure il mio cuore piangeva.
Detestavo i momenti passati con lui e mi tormentavano quelli dolci con Will, mi tormentavano come una bella canzone nella mente.
"Quello è Will?" Disse Ale mettendosi a sedere dritta. Voltò la testa verso di me che intanto non riuscivo a togliere lo sguardo dal fisico scolpito di Will, era stupendo e la sua pelle mulatta adesso aveva assunto una tonalità più scura e sexy.
Era proprio lì, in spiaggia insieme a Jan e ad un gruppo di ragazzi mentre mostrava la sua pelle abbronzata a delle ragazze in bikini che giocavano contro di loro a quella che sembrava essere pallavolo.
"È molto bello."
Inarcai le sopracciglia e scattai verso Ale sentendo qualcosa stringermi lo stomaco. Parlava di Will?
Lei mi guardò interrogativa e poi rispose..
"Parlo di Jan.."
Respirai, ero gelosa e temevo di raggiungere un livello dal quale non mi sarei più saputa sottrarre.
Guardai Jan che aveva appena lanciato la palla alle ragazze avversarie, non potevo negare che come Will era anche lui un ragazzo di bell'aspetto.
Guardai Ale che sembrava essersi liberata di tutti i suoi chili di presunzione mentre guardava Jan..
"Ti piace?" Chiesi con tono annoiato mentre mi rigiravo il braccialetto sul polso che aveva appena lasciato un segnetto.
Lei non rispose e quindi la guardai per leggere quello che non diceva.
"Si, è bello non posso negarlo ma..non so se è la persona giusta per me. Non sembra molto affidabile."
Fissai lei e poi Jan -lanciando anche un'occhiatina a Will- e pensai che non aveva tutti i torti, però ricordavo con quanta serietà si era preso cura di me in ospedale e poi di Will.
"Credo che sia diverso quando trova una persona per cui valga la pena esserlo. Mi ha trattata bene nell'ultimo periodo passato insieme, non dico che lo meritassi..eppure lui mi faceva pensare che invece fosse così."
Ale mi guardò come illuminata da una nuova consapevolezza e io capii di aver fatto centro.
"Ho un costume in borsa, dopo vado in spiaggia." Disse poi lei guardando la distesa di mare che danzava carica d'energia sotto ai nostri occhi appannati.
"Sarà ormai sera quando avremo chiuso questo posto." Risposi io pensando che quando avremmo chiuso probabilmente gli altri sarebbero già andati a casa da un pezzo.
Poi qualcosa catturò la mia attenzione, qualcuno che prima non avevo notato: Kass.
Mi irrigidii dalla punta dei capelli fino alle unghie del piede mentre fissavo quel corpo scolpito muoversi sotto il sole e sopratutto sotto gli occhi di Will che non le negava, ovviamente, gradite occhiate.
Cominciai a desiderare fortemente di essere in spiaggia e lo manifestai chiaramente agitando i piedi per terra come per protestare contro quell'ingiustizia.
"Hai intenzione di provocare un terremoto?" Chiese la signora Abby.
"Magari così Kass verrebbe inghiottita dalla terra." Dissi con tutta la serietà possibile.
"E chi è questa Kass?"
"Quella ragazza rossa che agita il sedere davanti a Will."
"Presumo che Will sia quel ragazzo che veniva qui qualche giorno fa."
"Si, parlo di lui."
"E che ci fai qui? Vai in spiaggia no?"
A quelle parole io e Ale scattammo verso di lei spiazzate.
"Davvero? Possiamo?" Disse Ale.
"Certo, vedete qualche cliente qui?"
Sorrisi felice e sollevata prima che ricordassi di non avere un costume con me. Sbuffai dedicandomi diverse paroline scostumate ma questo comunque non sarebbe servito a far apparire un costume.
"Ale vai tu, io non ho il costume, quando chiudiamo vado dritto a casa quindi non me ne porto mai uno."
"Ne ho uno io però non so se ti va. Ne porto sempre uno di riserva."
"Fammi vedere."
Ale si fiondò sulla sua borsa dietro al bancone e tirò fuori due costumi porgendomi quello bianco dopo aver espressamente detto di volere quello azzurro per lei.
Bianco, erano giorni migliori quelli in cui avevo solo sentito parlare di questo colore.
Lo osservai, non sembrava troppo stretto.
"Me lo faccio entrare."
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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)
Romance"Le gocce d'acqua picchiettavano sul vetro delle finestre, come le sue dita sul tavolo della cucina. Il suono del caffè che saliva, ad un tratto non era più rassicurante come una volta. Era soltanto uno dei già troppi rumori nella sua testa. >, pe...