"Tu mi fulmini,
Ma lo nascondo, non voglio darlo a vedere,
perché non voglio innamorarmi.
Se lo facessi
penso che avrei
un attacco di cuore."
(Demi Lovato)
Hope's pov.
Il sole calò e portò lontano anche i miei tormenti. Ormai mi ero rassegnata all'idea di dover prendere parte a quella cena, che trovavo ancora terribilmente inopportuna.
Mancavano dieci minuti alle 21:00 ed ero finalmente pronta. Quel vestito sembrava esser fatto apposta per il mio corpo e per la mia vera anima, nascosta da qualche parte sotto pelle. La cena mi diede la possibilità di portarmi dietro un po' di quell'armonia che caratterizzava la mia camera, permettendomi di sembrare leggermente meno stronza del solito.
Avevo arricciato i lunghi capelli ed usato poco trucco; non volevo rovinare il mio look e sembrare la stessa. Lo specchio mostrò un mio spontaneo sorrisetto. In qualche modo riuscivo a vedermi elegante.
Dalla finestra vidi l'auto grigia di Tom, sempre così luminosa e pulita, e sentii mia madre ridere per la gioia, quasi come una ragazzina al suo primo appuntamento. Aprii velocemente la porta per uscire, non volevo vederli mentre si scambiavano moine. Preferivo essere già in auto, così da poter guardare altrove.
Tom era lì, perfetto e lindo come sempre. Per quanto lo odiassi non potevo negare il fascino ed il carisma che trasudava dai suoi pori. Aveva gli occhi scuri e sempre felici, i denti dritti e bianchissimi, ed era alto e muscoloso.
Teneva un mazzo di rose rosse tra le mani mentre mi sorrideva.
"Sei bellissima Hope", disse sorpreso, senza smettere di sorridere e di squadrarmi, come a chiedersi se fossi realmente io oppure una mia sosia.
"Risparmia queste cazzate per lei" dissi indicando una minorenne bloccata nel corpo da quarantenne, intenta a chiudere la porta di casa.
Rise scuotendo il capo verso il basso.
Sentii mia madre urlare dalla gioia e attraversai velocemente il giardinetto, infastidita dalla scena che mi lasciavo alle spalle. Sbuffando, superai l'auto per entrarvi dal lato che volgeva verso la strada.
Un rumore improvviso paralizzò i miei piedi per terra e una luce forte e giallastra mi accecò. Erano gli enormi fari di un tir enorme che procedeva a tutta velocità verso di me. Suonò il clacson insistentemente, ma non avevo abbastanza spazio per ripararmi. Le urla disumane di mia madre risuonarono per tutto l'abitacolo, lasciandomi completamente immobile e spiaccicata all'auto, mentre il tir stava per schiacciarmi. All'improvviso la portiera si aprì e un braccio mi tirò con forza all'interno dell'auto.
Velocemente la portiera si richiuse producendo un botto che scoppiò nelle mie orecchie, mentre il rumore assordante del mezzo in corsa fece sì che mi fischiassero.
Aprii gli occhi piano e sentii il mio cuore impazzire nel petto, saltando quasi fuori. Lasciai andare il respiro che avevo involontariamente trattenuto e cominciai a guardare fuori dal finestrino per calmarmi. Una smorfia interrogativa colorò il mio volto di rosso quando mi accorsi di trovarmi sulle gambe di un ragazzo, che mi teneva ancora stretta a sé per lo spavento. Mi voltai per vedere chi fosse e i miei occhi incontrarono subito i suoi. Restammo a fissarci e in un colpo la sua fronte si aggrottò, rivelando un'espressione incredula.
Conoscevo quel ragazzo!
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UN MESE PRIMA
Moonlight...
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Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)
عاطفية"Le gocce d'acqua picchiettavano sul vetro delle finestre, come le sue dita sul tavolo della cucina. Il suono del caffè che saliva, ad un tratto non era più rassicurante come una volta. Era soltanto uno dei già troppi rumori nella sua testa. >, pe...