{Ventiquattresimo Capitolo}

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"Mi mandi delle rose, le lascerò morire.
Ero pazza a pensare che fossi mio.
Era solo una bugia."
(Miley Cyrus)

Hope's pov.

Mi è sempre piaciuto disegnare il fumo, il modo sinuoso in cui si scomponeva in riccioli o eleganti filamenti. Ricordo quante volte mi sono persa ad osservare i miei stessi dipinti che lo ritraevano. Adesso stavo disegnando solo che il fumo lo creavo con la sigaretta che stavo facendo volteggiare lentamente e delicatamente nell'aria, stringendola tra le dita. Ricordo la prima volta che fumai, sulla spiaggia, mi si erano arrossati gli occhi pur di non tossire e la mia tenacia non mi tradì ma appena mi allontanai dalle amiche di Joy mi nascosi e cominciai a tossire e fumare così da impararlo a fare, al quarto tentativo mi bruciavano le narici però già non mi dava più tanto fastidio.

Adesso mi trovavo sul mio solito divanetto, al Moonlight, con una sigaretta nella mano. Mi ero stesa di schiena e i miei capelli si erano appoggiati ovunque, perfino per terra. Guardavo il soffitto scuro sopra di me e aspirando dalla sigaretta creavo delle forme per far viaggiare lontano la mia mente. Volevo andare via da quel posto, almeno con l'immaginazione. Ty stava affianco a me, seduto, troppo occupato a farsi di coca che lui e Brandon si erano occupati di tagliuzzare con le loro ricche carte di credito. Ty mi aveva riempito il giardino di rose e il cellulare di messaggi di scuse, finte quanto il mio apparente perdono. Odiavo quelle rose rosse, risvegliavano le mie memorie che a loro volta scatenavano inferni nei miei sogni.
Era passato un mese e mezzo ed il mio osso era guarito velocemente, il dottore l'aveva chiamato "Miracolo". Adesso mi impegnavo a fare degli strani esercizi con la mia fisioterapista ma non camminavo ancora bene. Aveva ragione Tom, avevo perso l'equilibrio.

Tom era riuscito a vendere casa, i preparativi per il matrimonio erano quasi finiti. Papà mi aveva chiamato durante questo mese per sapere le miei condizioni e avevo colto l'occasione per parlare, e parlammo tanto. Ethel era venuta a casa mia dopo che Joy si era occupata di accompagnarmi al bar per vederla, non avevo il suo recapito telefonico quindi quello era l'unico modo per metterla al corrente della mia situazione e giustificare la mia prolungata assenza anche a Logan, il mio cameriere preferito. Joy, dal suo canto, era venuta quasi tutti i pomeriggi e avevamo parlato tanto, ritrovai la sua parte buona e forse anche la mia. Tutto si era aggiustato, almeno nel modo in cui le cose nella mia vita si aggiustano ma non diventano normali. E Will, mi aveva ascoltato, per una volta, infatti non si era fatto vedere, si faceva aggiornare sulle mie condizioni da mamma a telefono ed io ascoltavo sempre, ma di nascosto.

Adesso ero di nuovo qui, senza Joy che si diceva scomparsa dalla circolazione.

"Hope, fatti un giro." Disse Jake riempiendo di vodka dei bicchierini messi in fila, lasciando che un pò finisse sul tavolino di vetro davanti ai nostri divanetti.

Lo guardai mentre la mia figura era ancora avvolta dal fumo. Il mio trucco nero era sciolto e potevo capire da come mi guardava che il mio aspetto non era dei migliori, aggravato dalla mia solita nota di malinconia e angoscia.

Mi sollevai dalla mia comoda posizione e mi misi a sedere.

"Hai dimenticato come divertirti?" Continuò. Gli strappai la bottiglia dalle mani che era piena di vodka, evidentemente l'aveva appena comprata, e la portai alle labbra bevendo senza sosta tutto quel amaro schifo. Bruciava ma non volevo fermarmi, per via della dieta di calcio non avevo toccato alcolici ma adesso avevo bisogno che i miei sensi si affievolissero. E così fu, allontanai la bottiglia porgendola a Ty che subito l'afferrò prima che finisse a terra. Mi asciugai, con la mano, una goccia di troppo che era scivolata via dalle labbra e fissai Ty che mi guardava interrogativo.

"Non ti illudere.." dissi. "Non bevo per te, non questa volta." Lo guardai irrigidirsi, aveva colto il messaggio, mi ero innamorata di Will e adesso non avevo più voglia di nasconderlo e i miei sensi, addormentati, mi resero più facile il compito. Potevo allontanarlo da me ma non potevo non pensare a lui e a Ty dava fastidio ma questo era il nostro accordo, se io non gli davo confidenza Ty non lo toccava. Alla fine questo è sempre quello che ha voluto, la sua reputazione non il mio cuore.

Hope - La speranza non conosce la paura || Selena Gomez & Bruno Mars (REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora