Capitolo 19

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Prima di recarsi nelle sue stanze il gruppo di amici aveva altri piani che non poteva rimandare. Certo i Potter erano genitori e dovevano occuparsi della loro prole, ma la cosa più importante in quel momento era indebolire Voldemort per far si che il nemico numero uno di Harry non poteva mai avvicinarsi a suo figlio.
Era stato straziante per il resto del pranzo fingere nulla, sia per le voce che giravano su James, sia mostrare il sangue freddo e non far capire neanche a Silente che stava succedendo qualcosa proprio sotto ai suoi occhi.
Harry con la mappa indirizzava i suoi amici verso il passaggio libero e poi lui ed i gemelli si occuparono di smaterializzare il resto del gruppo, ed eccoli finalmente a villa Potter. I Weasley ed anche Hermione furono meravigliati di vedere tale bellezza davanti ai suoi occhi, era la prima volta che si riunirono in quella villa. Ginny cercava di mettere a proprio agio la sua famiglia mentre varcarono l'ingresso di casa, mentre mostrava loro le bellezze della sua dimora.
Dal giardino sul retro c'era uno strano rumore, un misto tra motori e attrezzi e Harry era sicuro che fosse Sirus che aveva accettato il suo invito a stare in quella casa e che ora probabilmente stava lavorando sulla sua vecchia moto, recuperata da Hagrid Harry era contento di ciò, forse finalmente il suo padrino stava diventando quello di una volta?

"Sirius deve essere qui, vado ad avvisarlo che siamo qui"

Harry scappò verso il giardino, senza dare l'opportunità agli amici di replicare.

"Venite vediamo se gli elfi preparano qualcosa di buono"

Disse invece la padrona di casa. Ron senza vergogna sorrise e prese la parola.

"Bene. Ho fame" 

Proprio come se non avesse finito di mangiare da pochissimo.
Ginny rise, mentre Hermione gli diede una piccola sberla sulla testa, poi non riusciva a capire come fosse possibile che il ragazzo avesse ancora fame, quando avevano da poco concluso il pranzo.

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Nel frattempo in giardino Harry rimase in silenzio a guardare il suo padrino mentre si occupava della sua moto, scena che gli faceva solo intenerire. Sirius ora non sembrava un uomo impazzito per aver passato tanti anni in una prigione di massima sicurezza.

"Sai è bello vederti in questi vesti"

A Sirius cadde la chiave inglese dalle mani e poi girò lo sguardo verso il suo figlioccio 

"Harry, non dovresti essere ad Hogwarts?"

Il prescelto scrollò le spalle.

"Si, ma come per i malandrini, anche noi conosciamo i passaggi, come ben sai. E se siamo venuti qui è perché dobbiamo fare qualcosa di importante, ti vuoi unire a noi?"

Sirius non se lo fece ripetere due volte ed insieme al suo figlioccio entrò in casa.

"Ecco, ora ci siamo tutti. Ginny resta qui e noi andiamo altrove"

La rossa in questione incrociò le braccia al petto e guardò male il marito, non le piaceva restare in disparte, voleva infatti essere parte intrigante del piano ed essere con gli altri lì quando veniva distrutta l'anima di Tom Riddle.

"Io sarò lì"

Harry su questa non l'avrebbe fatta vincere, c'erano ben due horcrux in quella casa e non lì avrebbe fatti avvicinare a sua moglie che era incinta del loro secondo figlio.

"Tesoro, pensa a nostro figlio, devi riposare in questo momento e poi con gli horcrux non sappiamo cosa potrebbe fare al bambino e nessuno dei due vuole far male al piccolo vero?"

E questo fu il modo per convincere la moglie a cambiare idea e pensare a tutte le possibili complicazioni di quel gesto. Mentre i ragazzi si dirigevano verso la cantina, Ginny richiamò gli elfi e con il loro aiuto iniziò a sistemare la casa. L'intento della rossa era quello di far tornare la sua bella casa, certo i mobili non potranno essere gli stessi, come i loro ricordi, ma ne correlato farne sempre di nuovi ed era questo l'intento della giovane madre di famiglia che stava accarezzando il suo ventre mentre eseguiva le sue faccende.
Harry guidò la sua famiglia in cantina ed una volta lì aprì la cassaforte dove era nascosto il medaglione di serpeverde.

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