Capitolo 12

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Buona parte della storia è uguale al libro.

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Le ore erano passate ed era arrivato il tempo del processo.
Quella mattina era stata una giornata normale, Harry aveva salutato sua moglie e suo figlio per poi recarsi al ministero.
Al momento invece si trovava al livello due.

"Secondo Livello, Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, comprendente l'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche, il Quartier Generale degli Auror e i Servizi Amministrativi Wizengamot".

"È il nostro, Harry"

 disse il signor Weasley, e seguirono la strega fuori dall'ascensore e lungo un corridoio pieno di porte.

"Il mio ufficio è dall'altra parte".

Ma Harry lo sapeva bene, conosceva bene quel posto. Quel dipartimento era casa sua, era pur sempre stato il capo auror.
Voltarono un angolo, attraversarono una massiccia porta a due battenti di quercia e sbucarono in un open space sovraffollato, diviso in cubicoli, che ronzava di chiacchiere e risate. I promemoria sfrecciavano tra i pannelli divisori come razzi in miniatura. Un cartello sbilenco sul cubicolo più vicino diceva: Quartier Generale degli Auror.
Harry guardò furtivo dentro le porte, gli mancava svegliarsi la mattina per recarsi tra quelle mura, gli mancava passare le giornate andando in missione. Ad Harry mancava essere un auror ed era certo al 100% che una volta sconfitto il signore oscuro ed una volta che il suo corpo avrebbe compiuto l'età esatta avrebbe ripreso il suo ruolo. 
Aveva passato diverso tempo lì e poi nell'ufficio di suo suocero, fin quando il signor Weasley non lesse il biglietto e capì dove si teneva veramente il processo.

...

Era strano tornare lì, ancor più strano di rivivere la sua vita per la seconda volta.
Lo sguardo di Harry andò verso il Wizengamot, dove risiedeva il rospo rosa, storse il naso e poi guardò l'attuale ministro della magia, dio era strano non vedere Kingsley, colui che era realmente il ministro della magia, colui che aveva saputo come sistemare il ministero e farlo risplendere.

"Sei in ritardo".

" Mi dispiace» disse Harry nervosamente. «Io... io non sapevo che l'orario era stato cambiato".

"Non per colpa del Wizengamot"

Ribatté la voce.

"Ti è stato mandato un gufo questa mattina. Siediti al tuo posto".

Harry si stava innervosendo odiava dover fare quella scena, ma non doveva far capire a nessuno la verità.

" Rilassati " disse Ginny nella sua testa

"Molto bene"

 cominciò Caramell.

"Dal momento che l'accusato è presente... finalmente... cominciamo. Sei pronto?" 

 chiese, rivolto verso il basso.

"Sissignore" 

 rispose una voce zelante che Harry conosceva. Suo cognato Percy, era seduto all'estremità della prima panca. 

"Udienza disciplinare del dodici agosto"

Annunciò Caramell con voce sonora, e Percy cominciò subito a prendere appunti,

"Per violazioni commesse contro il Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni e lo Statuto Internazionale di Segretezza da Harry James Potter, residente al numero quattro di Privet Drive, Little Whinging, Surrey.
Inquisitori: Cornelius Oswald Caramell, Ministro della Magia; Amelia Susan Bones, Direttore dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia; Dolores Jane Umbridge, Sottosegretario Anziano del Ministro. Scrivano della Corte: Percy Ignatius Weasley... "

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