Capitolo 20

845 63 19
                                    

Attento a cosa desideri
I desideri alle volte possono avverarsi belli o brutti che siano.
L'esempio vivente di queste parole era certamente Ginny, era infatti arrivata lì per un piccolo desiderio espresso in un momento di debolezza. La seconda persona vivente che aveva espresso un desiderio era stato Teddy, ed anche il suo si era avverato. Voleva passare la serata con il suo padrino ed eccolo esaudito. La cosa più strana era il momento in cui quei sogni erano stati espressi, perché i due avevano espresso il desiderio nello stesso preciso momento nel passato, allora perché Teddy era arrivato lì tempo dopo ai coniugi Potter? A questo non c'era una spiegazione. Quel che però nessuno sapeva era che il tempo originale, quello da cui venivano i Potter ed anche Teddy si era bloccato era come se esso non esistesse più.
Era come se tutto quel che era successo nel futuro ( il passato per il nostro eroe ) non fosse mai successo e questo per un motivo, arrivando nel passato stava riscrivendo tutta la sua vita e quindi il futuro che conosceva non sarebbe più esistito, neanche in una dimensione parallela. Questo ovviamente significava che qualsiasi cosa avrebbero fatto i ragazzi avrebbe modificato il presente ed anche il futuro, portando quindi tutti a vivere una vita migliore. Il concetto era abbastanza difficile ed i ragazzi non sapevano nulla di quelle cose. Ancora si chiedevano come il piccolo Teddy fosse arrivato lì. Ora Harry che si era ripreso dallo shock iniziale si era avvicinato al suo figlioccio e dopo averlo toccato per diverso tempo ed aver capito che era davvero lui e non una sua fantasia lo abbracciò, sotto gli occhi scioccati dei ragazzi che non riuscivano a capire chi era quel bambino. Conoscevano James e sapevano che era il primogenito de Potter e quindi si chiedevano da dove fosse uscito questo bambino.
Le domande in verità erano tante: 
1 Chi era il bambino
2 come facevano Ginny ed Harry a conoscerlo 
3 come poteva essere finito proprio ad Hogwarts, questa domanda non se la fecero solo i Weasley e Hermione, ma anche Ginny e Harry.

" Cosa ci fai qui, dov'è la nonna? "

Ed ecco uno dei pensieri principali del giovane Potter, era preoccupato, anche Andy poteva essere lì nel corpo del suo sè più giovane? Ma non potevano chiedere alla donna senza finire per essere presi per pazzi, dovevano solo attendere e aspettare e avendola lì come docente era più facile per loro non impazzire.

" Non lo so, ma James? "

Harry accarezzò i capelli del figlioccio e poi lo guardò con occhi pieni di amore, come avrebbe fatto con il ragazzo lì? Non poteva tenere due bambini nascosti nel castello, Silente non glielo avrebbe permesso.

" Andiamo da lui, dammi la mano tesoro "

Fu Ginny a parlare, per il giovane Ginny era stata quasi una seconda madre, come Harry un secondo padre, era vero che era stato cresciuto maggiormente da Andromeda, ma Harry aveva fatto di tutto per essere il padrino migliore del mondo, Teddy aveva anche la sua stanza a casa dei Potter e passava lì la maggior parte del tempo. A proposito di stanza, ecco la prossima stanza d cui Ginny si occuperà. La ragazza era certa che quella stanza non le sarebbe servita per un paio di anni, sperando ovviamente che il suo figlioccio ( divenuto con il matrimonio con Harry ) sarebbe ugualmente nato. 

" Ehm... "

Furono le uniche parole uscire dalle labbra del giovane rosso, infatti Fred non sapeva cosa dire, anche se voleva sapere qualcosa in più sul nuovo ragazzo comparso così dal nulla.

" Ne parleremo in camera nostra "

Furono le parole di Harry, ma fu ben presto Ginny a prendere la parola.

" Amore, il mantello "

Harry la guardò per un attimo, non comprendendo perché sua moglie gli avesse fatto tale richiesta, ma poi ecco smascherato l'arcano Ginny aveva bisogno dell'oggetto per coprire lei ed il piccolo Teddy in modo che nessuno nel tragitto potesse accorgersi della presenza di un bambino all'interno delle mura di Hogwarts, era stato già eccessivo che qualcuno avesse intravisto il piccolo James con la professoressa McGranitt.
Arrivati in camera loro, vicino alla porta c'era il piccolo James a fare i capricci stanco ormai di essere solo, ma quando Teddy apparve dal nulla, il piccolo subito si calmò e corse verso colui che considerava un fratello e lo strinse forte con le lacrime agli occhi, gli era mancato Teddy.

Harry Potter, ritorno al passato!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora