Capitolo 6

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Una giornata piena di emozioni era quasi arrivata al termine ed i pochi presenti in casa erano gli stessi che conoscevano il segreto dei Potter, per questo James era ancora in giro per casa. Il piccolo si stava divertendo ed ogni tanto chiedeva a tutti i suoi 'zii' dove fossero i suoi cugini, ma nessuno sapeva realmente rispondergli.
Erano le 21:30 circa quando Ginny iniziò a rincorrere il figlio e lo prese tra le braccia, era tempo del pisolino.
" Su James, saluta tutti è tardi. " Peccato che James non voleva andare a letto, era ancora pieno di forze e voleva correre in giro. Tutto questo era colpa anche di un nuovo prodotto che i gemelli avevano creato e testato sul piccolo.
Certo non doveva fare questo affetto, ma non avevano mai avuto l'opportunità di testarlo su un bambino così piccolo ed ora avevano scoperto una delle indicazioni che probabilmente non avrebbero mai raccontato a nessuno.
" Campione su a nanna, che domani mattina dobbiamo uscire. "
Non avevano ancora detto nulla dei loro piani per la mattinata, i due infatti ormai erano abituati ad essere autonomi non si aspettavano che ora dovevano dare conto a qualcuno di quel che facevano.
" Dove dovreste andare voi? " Chiese la matriarca dei Weasley, infatti una delle regole della casa era che i più giovani non potevano uscire a loro piacimento, peccato che Harry e Ginny non volevano seguire regole così stupide.
" Cose nostre "
Rispose la giovane Weasley, non voleva far sapere a sua madre tutte le sue mosse, era maggiorenne, era una madre e con un altro figlio in arrivo, tornare ad essere una ragazzina non era nei suoi piani.
" Da qui non esci signorina " Rispose la matriarca, ma Ginny la guardò con aria di sfida.
" Contaci mamma. "
Poi girò lo sguardo verso suo marito.
" Harry, aiutami con James, così possiamo andare a dormire "
E di nuovo la matriarca si intromise.
" Ognuno nelle vostre stanze. " Ginny i cui ormoni stavano iniziando a peggiorare non riuscì a trattenersi.
" Cosaaa?? Te lo scordi mamma! Io e Harry siamo sposati, abbiamo un figlio ed un secondo in arrivo, non devi preoccuparti, non potrà rovinarmi. "
Guardò nuovamente suo marito mentre saliva le scale con James in braccio.
" Harry muoviti, oppure dormi FUORI "
Harry la seguì dopo aver pronunciato un silenzioso scusate, sapeva che non doveva fare innervosire la moglie, soprattutto quando era incinta. Molly non poté fare molto, sua figlia, la sua bambina non era la ragazzina che conosceva e lo stava capendo da quello sguardo, ed anche se non riusciva ad accettare che quella non era proprio la figlia che conosceva, l'amava sopra ogni altra cosa.
Quando finalmente il piccolo James si addormentò i due Potter rimasero per un po' abbracciati, si coccolavano e si scambiarono dolci baci, non pronti in quel momento per altro di più intimo, non solo perché James era nella stessa stanza, ma anche perché Ginny si trovava a disagio con quel corpo così giovane, eppure non avrebbe mai rinunciato ad un bacio del suo Harry. Avrebbe potuto vivere solo di quelli e di abbracci. Le labbra del suo ragazzo erano droga per lei, così come essere stretta a lui. Lei e Harry erano una sola cosa, erano destinati a state insieme, così pensava lei. Ma era solo un suo pensiero? Non potevano sapere che il destino stava lavorando per loro due.

...

Dopo aver passato un po' di tempo come coppia, i due ragazzi si erano sistemati in modo che il piccolo James, dormisse tra loro due,  Ginny la sera prima aveva già pensato di far preparare una camera per lui, le mancava dormire abbracciata al suo amore e in momenti come quelli aveva proprio bisogno di quei piccoli gesti che potevano sembrare insignificanti ma che per lei erano tutto.
Il primo a svegliarsi quella mattina fu Harry, abituato a dormire poco per via del suo lavoro, ora non riusciva più a chiudere gli occhi.
Il suo pensiero non andava alla causa contro la sua persona, causa che si sarebbe tenuta nei prossimi giorni, sapeva già come sarebbe andata a finire, quel che gli preoccupava era quell'incontro con alla banca, qualcosa che nella vecchia cronologia non era successo.
Lui e sua moglie stavano pensando di portare con loro anche James, Ginny ed il piccolo sarebbero arrivati sotto il mantello dell'invisibilità, mentre Harry camminava in abiti babbani, sperando che per le strade nessuno lo riconoscesse, in caso contrario però nessuno avrebbe potuto pensare che con lui ci fosse qualcuno.
Voleva tenere nascosta la presenza di Ginny e di James il più possibile, avrebbe parlato solo con il responsabile che amministrava i suoi beni, sperando che fosse sempre lo stesso che conosceva  nel futuro. Non era ben visto per quel che aveva fatto, ma avevano capito il motivo e avere un conto così sostanzioso verso di loro era una buona cosa, questo lo aveva salvato nella linea temporale che lui conosceva una volta
Una volta che tutto si era risolto e dopo aver sistemato anche con gli elfi, Harry era entrato in possesso di una nuova somma di denaro e non solo, la volta dei Potter era stata finalmente sboccata alla sua maggiore età e lui aveva avuto accesso a tutte le proprietà della sua famiglia. In una di quelle proprietà stava crescendo la sua famiglia e doveva ammettere che non vedeva l'ora di poter tornare in possesso della sua casa. Rimase a letto per un po' a guardare la sua famiglia che dormiva, era una scena così bella che gli riempiva il cuore di gioia. Erano le 7:00 quando si alzò dal letto per recarsi in cucina e preparare la colazione. Una volta arrivato in cucina notò che non era solo, ma Molly era già lì che stava ai fornelli.
"Buongiorno "
Si accomodò ad una delle sedie che erano presenti in cucina, sentendosi un po' fuori luogo.
" Buongiorno "
Disse la matriarca, non togliendo lo sguardo da quello che stava facendo. Il silenzio regnava nella cucina, fin quando pian piano non iniziò a popolarsi. Ma Harry non sentiva le voci altrui che confabulavano nella cucina, sentì altro nella sua mente, ma che inizialmente prese per un'allucinazione.
" Harry dove sei? "
Gli venne naturale rispondere/pensare a dove si trovava e dirlo nella sua mente
" In cucina "
Non si aspettava però che quel discorso non era avvenuto solo nella sua mente, ma anche in quella di Ginny, che arrivò con James tra le braccia e guardò suo marito con un'espressione strana. Harry dal suo sguardo capì che qualcosa non andava ed infatti ne avrebbero parlato appena possibile.

...

Il tempo trascorse velocemente e finalmente l'ora x per i coniugi Potter arrivò e si prepararono a partire.  Harry come aveva pianificato indossava degli abiti babbani ed un cappellino, che non solo copriva i capelli, ma anche la cicatrice, mentre Ginny che teneva il piccolo James tra le braccia si nascondeva sotto il mantello dell'invisibilità.
Harry chiamò il nottetempo il suo piano era di entrare dall'entrata del paiolo, piano che riuscì senza intoppi.
" La parte più difficile è fatta, siamo quasi arrivati. In poco tempo saremo lì. James fai il bravo. "
Sussurrò a suo figlio, il piccolo conosceva il piano ma Harry aveva paura che potesse fare un errore, era acora troppo piccolo e poteva essere una cosa normale.
Fortunatamente tutto filò liscio come l'olio e Harry si affrettò a presentarsi al primo folletto libero e mostrò loro la lettera. Qualche minuto dopo venne accompagnato in una stanza che lui conosceva bene, la stessa stanza dove era stato tante volte in futuro insieme a sua moglie per parlare con la persona che era seduta alla poltrona e che li aspettava. Era contento infatti di vedere sempre lui, una volta che la porta venne chiusa, Ginny si liberò del mantello dell'invisibilità e passò James tra le braccia di Harry, era stanca, non riusciva a tenere suo figlio per troppo tempo tra le braccia, quel corpo non era abituato a ciò. " Buongiorno signor Potter, signora Potter "
Il folletto fece un gesto con la testa ad entrambi, mentre Ginny si accomodava ad una delle sedie libere e rimaneva scioccata che il folletto l'avesse chiamata con il cognome da sposata.
" Buongiorno "
risposero in coro i due non proprio ragazzi.
" Son sicuro che vi state chiedendo perché vi ho mandato a chiamare, non volevo disturbarvi, ma ieri è successa una cosa strana e non credo solo qui da noi "
Disse il folletto guardando il bambino, non si aspettava di vedere nulla del genere, era vero che voleva delle risposte da quella giovane coppia, ma vederli con quel piccolo non era nei suoi piani.
" mi presento, sono Roclas e sono il custode dei beni dei Potter " Harry lo guardò per un attimo, sapeva già quella parte.
" Sarete curiosi del perché siete qui ed ora risolveremo questa curiosità. È la prima volta che vedo una cosa del genere, ed anche i miei colleghi, non ci è mai capitato ciò.
Vedete noi folletti sappiamo bene quando una persona diviene maggiorenne e non solo, tutto è opera della magia, noi lavoriamo con essa e con la sua vera natura.
Qualche ora fa o meglio ieri sera c'è stato qualcosa di nuovo. Non so se avete mai sentito parlare di legame d'anima. È una storia molto antica, ma pochi sanno che sia vera. Ogni 100 anni circa nascono due persone destinate a stare insieme. Due anime gemelle che niente e nessuno può distruggere o separare queste vengono chiamate semplicemente: le anime gemelle. Ma queste anime gemelle per stare insieme devono incontrarsi, oppure l'anima perde pian piano la sua forza vitale e la persona perde la vita. " Certo non era colpa di quel legame se la banca aveva mandato inizialmente il gufo, quello era stata solo colpa della magia, dell'essenza stessa della magia che aveva mostrato ai folletti il legame matrimoniale che c'era tra i due. Infatti un matrimonio magico, come quello che era stato fatto da Harry e Ginny nel futuro non poteva essere spezzato, il legame era stato inciso con la magia ed esso lo avrebbe protetto sempre, quindi il legame d'anima era solo un'altra piccola clausula arrivata con quello strano viaggio, la magia doveva essere certa che mai nessuno avrebbe potuto dividere quella coppia ed aveva dato loro il dono più grande che aveva mai creato.
Peccato che non era sempre tutt'oro quello che luccica e ancora dovevano scoprire molte cose.
" Conosco questa favola, mia madre me la raccontava quando ero piccola e l'ho raccontata anche a James, non ci credo che sia una cosa vera. "
Il folletto però non era dello stesso avviso di Ginny.
" invece è così, non vi è successo niente di strano nelle ultime ore? "
Harry e Ginny non risposero subito, si guardarono solo un attimo entrambi infatti pensavano a quel che era successo quale ora prima, a quel discorso che era nato nelle loro menti, il loro parlare telepaticamente.

Info

Come sempre mi scuso per eventuali errori grammaticali e/o di battitura, spero che questa  piccola novità sia di vostro gradimento, nel prossimo capitolo di capirà meglio il legame  e di alcuni suoi doni.
E soprattutto capirete il perché Harry ha voluto portare James con loro.

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