Normalmente gli incontri dei mangiamorte si sarebbero svolti di sera, Voldemort cercava di mantenere la copertura della sua spia, ma non questa volta.
Era arrabbiato, furioso e quindi richiamò tutti i suoi seguaci durante la mattina, mentre il professor Piton stava facendo lezione.
Severus si meravigliò di sentire il solito dolore a quell'ora del mattino e non sapeva cosa fare, aveva immaginato che il signore oscuro fosse incavolato, ma non così, non che avrebbe rovinato la sua copertura in questo modo
" Guai a voi, se provate ad alzare la testa dai vostri calderoni "
Stava insegnando ad gruppo misto tra studenti tassorosso e corvonero del secondo anno ed anche se non avrebbe dovuto lì lasciò da soli, il tempo di recarsi dal preside per parlare delle novità.
Ci volle più il tempo per raggiungere la dimora di Silente, che il tempo di spiegare tutto all'uomo, prima che i due si dividessero, Silente raggiunse la classe di Piton e l'uomo si recò alla riunione, indossando le sue vesti da mangiamorte.
Uno degli ultimi ad arrivare a villa Malfoy e Voldemort non preoccupandosi dei motivi iniziò a colpire i suoi seguaci con il cruciatus, sia perché erano in ritardo, sia perché era arrabbiato, con tutti loro, Severus fu colui che ebbe la peggio.
" Avete posizioni di alto potere, eppure nessuno di voi ha saputo darmi delle novità.
Anzi, siete inutili come i vostri compagni che si sono fatti catturare "
Le maledizioni continuavano e il signore oscuro era felice, proprio come lo era la sua fidata seguace, che si stava divertendo con un mangiamorte, utilizzando la sua lama incantata.
" Ma ora basta scherzare, come prima cosa, prenderemo la profezia "
Tutti conoscevano quella storia, il motivo per cui Voldemort era andato dai Potter quel giorno e tutti sapevano che la profezia poteva essere presa solo da Harry ed infatti Lucius lo fece notare.
"Mio signore, scusatemi se intervengo, ma la profezia può essere toccata solo dal ragazzo, da Potter "
Anche se era vero, Voldemort non era contento che l'uomo avesse osato intervenire, non gli erano bassate quelle insulse scuse ed infatti iniziò a prendersela con lui, usando la maledizione imperdonabile. Non gli era mai servito a nulla Lucius, era inutile e inetto, aveva delle amicizie che non lo avevano portato a nulla, quindi perché tenerlo ancora in vita?
" Spingeremo Potter ad andarci e poi voi, mi porterete la profezia e non voglio errori. "
Voldemort quindi iniziò a spiegare ai suoi uomini il suo piano, di come avrebbero convinto Harry a recarsi al ministero e a prendere la profezia, l'unica cosa di cui non era sicuro erano i suoi insulsi tirapiedi, sarebbero stati in grado di fare ciò che dovevano?
...
Sirius non poteva credere alla coincidenza.
Il 27 marzo, i figli del suo figlioccio erano nati in un giorno molto particolare, un giorno che Ramoso più amava: il suo compleanno.
Aveva saputo della nascita dei due nuovi Potter dallo stesso Harry, che era tornato a casa non solo per avvisarlo, ma per prendere James e fargli conoscere i suoi nuovi fratelli. Anche se avrebbe fatto lo stesso con Teddy, cause di forza maggiore glielo impedivano.
Dopo diversi abbracci e tante lacrime dal nuovo padre i tre si smaterializzarono, lasciando momentaneamente Teddy in compagnia di Kreacher.
" Non ci posso credere, sembra uno scherzo del destino, questi due piccoli sono nati lo stesso giorno di Ramoso "
Disse mentre teneva il piccolo Albus tra le braccia e lo coccolava.
" Anche se non capisco, perché tu abbia chiamato tuo figlio come Mocciosus, Harry "
Era strano per Sirius, non aveva avuto un bambino così piccolo tra le braccia da quando era nato Harry, ed ora anche se lo nascondeva bene, aveva timore di fargli del male.
" Benvenuti in questa famiglia pazza voi due.
Noi passeremo tanto tempo insieme. "
Forse non subito, ma Sirius era pronto a farsi carico anche dei nuovi arrivati, non aveva potuto allevare il suo figlioccio e ora avrebbe fatto di tutto per aiutarlo con i suoi figli.
Molto presto il piccolo cominciò a piagnucolare e Felpato lo passò a sua madre.
" Penso che abbia fame "
Ginny lo ringraziò con un gesto del capo e prese il figlio tra le braccia, Sirius comprendendo quel che sarebbe successo si allontanò dalla stanza, con James alle calcagna, pronto per tornare a casa.
" Dai campione, mi aiuti a sistemare la moto oggi. "
...
Quel pomeriggio, mentre nella casa dei Back i gemelli Potter esalavano il loro primo respiro, all'interno della sala professori la professoressa Cooman entrò in trance e per la terza volta nella sua vita pronunciò parole incomprendibili.
Diversi professori poterono ascoltare le sue parole, ma non tutti compresero la verità dietro quelle parole:
Nati fuori dal tempo di appartenenza, da due guerrieri in armatura.
Un ragazzo e una ragazza, con il destino già segnato.
Saranno la forza, per cui il male non riuscirà a tornare.
Ed insieme al loro fratello, compieranno il destino a cui nessuno potrà scappare: saranno i padroni della morte e il loro potere eguaglierà quello di colui che lì ha generati.
Tre come sono i doni, tre come le maledizioni, tre come il numero perfetto.
I capocasa, escluso severus Piton si guardarono cercando di capire quella profezia a cosa fosse dovuto, se si parlava di persone che non erano di questo tempo, Minerva sapeva di chi si stava parlando, ed era anche sicura che la sua studentessa in questo momento stava dando alla luce suo figlio.
Ma qui si parlava di gemelli...ed era impossibile vero?
Lo avrebbe saputo.
La docente in cuor suo voleva anche allontanarsi dal castello e recarsi alla casa sicura dell'ordine, ma era la vicepreside e in occasioni come queste che doveva essere lei a prendere il controllo, visto che il preside non sembrava ancora rientrato.
La docente di divinazione ritornò in sè e tutto sembrò come se non fosse mai avvenuto, ma Minerva avrebbe mostrato il ricordo a Albus, doveva saperlo.
" Dobbiamo andare, la cena sarà pronta a breve. "
Ed infatti era ora.
Una volta arrivata nella sala Grande, i Weasley ed anche Hermione non erano torni e diversi studenti avevano notato la loro assenza, era successo solo un'atra volta che i fratelli della signora Potter fossero chiamati lontani da scuola, quando Arthur era stato attaccato, ma ora lei sapeva che non era la stessa cosa.
Ma tutti si chiedevano soprattutto dove fosse il preside e che fine avesse fatto.
A metà cena, il preside con un sorriso a trentadue denti e con gli occhi leggermente lucidi tornò a scuola.
" Tutto bene Albus? "
Con gli occhi che luccicavano il preside annuì ma non spiegò al momento i motivi del suo comportamento, non poteva d'altronde far scoprire la verità a orecchie indiscrete.
" Dopo, ti prego di raggiungermi nel mio ufficio e parleremo "
Una volta finita la cena e i ragazzi si recarono ognuno nella propria sala comune, la vicepreside raggiunse il professor Silente per avere le novità.
" Gocce di limone? "
La docente di trasfigurazione fece un gesto negativo del capo, ma poi andò ad accomodarsi su una delle sedie adatte agli ospiti, cosa che faceva spesso quando raggiungeva il suo vecchio professore nel suo studio.
" Anche io volevo parlarti Albus, ma prima mi piacerebbe capire il tuo comportamento, non ti ho mai visto con gli occhi lucidi. "
" Hai ragione, ma vedi oggi è successo qualcosa che non mi aspettavo.
Forse avrai già immaginato, quando sono venuto stamane in classe tua, che è venuto al mondo l'ultimo della famiglia Potter, ma quel che nessuno di noi si aspettava era che fossero gemelli. "
Ed ora ne aveva la conferma assoluta.
la profezia che aveva sentito nel primo pomeriggio si riferiva proprio a questo, proprio ai figli dei suoi due studenti.
" Gemelli?
Oh, che meravigliosa sorpresa "
Eppure era preoccupata per quel che aveva sentito dire alla sua collega, quei tre bambini sarebbero stati i padroni della morte, per quel che sarebbe significato.
Non ci bastava il padre che aveva avuto una maledizione sulla testa, da quando la profezia era stata emanata, ora ci mancavano i suoi figli.
Sembrava che la famiglia Potter avesse una maledizione sulla propria testa.
" La sorpresa più grande possono dire che sono i nomi...hanno chiamato il loro maschio Albus Severus, mentre la bambina, Lily Luna"
Si era scioccata.
Non perché il giovane Potter avesse dato al proprio figlio il nome del preside, ma quello di Silente, però ora capiva perché il preside era tornato così emozionato.
Se il nome maschile l'aveva scioccata, quello femminile l'aveva fatta sorridere, Lily Evans, poi Potter era stata una delle sue studentesse preferite e in qualche modo sarebbe rivissuta, sperando ovviamente che quei bambini non avrebbero preso dal nonno paterno...o dagli zii materni.
Forse doveva andare in pensione presto.
" Prima di cena è successo qualcosa, ma voglio che lo vedi da solo. Potresti prendere il pensatoio? "
Il preside fece come richiesto e la professoressa prese il suo ricordo immergendolo nel pensatoio, poco dopo, mentre la donna restava ancora nello studio Silente, l'uomo si immerse nel pensatoio e guardò il ricordo.
Info.
Questo capitolo non è perfetto lo so.
Ma spero che vi piaccia.
Chiedo sempre scusa per gli errori di battitura.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate della mia storia fin ora, per capire bene se continuarla
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Harry Potter, ritorno al passato!
FanfictionGinny e Harry tornano indietro nel tempo; i loro corpi tornano ad essere più giovani, ma hanno tutti i ricordi del futuro. L'inizio ( i primi capitoli ) della mia storia, segue, leggermente la trama di una storia che ho letto sul sito di fanfictio...