capitolo 2

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Fu solo quando il piccolo la strinse che cominciò a piangere dalla gioia, voleva dare colpa agli ormoni, in verità era solo felice di vedere che suo figlio era sano e salvo, ed era lì con lei. Presto a quel piccolo quadretto si unì a distanza anche Henry, che guardava la sua famiglia con gli occhi lucidi anche se non lasciò cadere neanche una lacrima.
Ed eccolo lì. Harry, Il suo Harry.
Sembrava proprio come lei, più giovane, più magro e aveva i capelli ancora più disordinati di quanto ricordasse.
Ma non le importava.
Tutto quello che le importava era il fatto che fosse qui, che la sua famiglia fosse riunita.
Ginny anche se con fatica, prese James in braccio e si affrettò a correre verso suo marito e strinse entrambi i suoi uomini con forza, ora la sua famiglia era riunita, non le serviva una domanda di sicurezza per saperlo. Per un momento, tutto il resto scomparve, c'erano solo loro tre, anzi quattro: la loro piccola famiglia felice.
Tutta questa scena era accompagnata dalle urla del quadro della signora Black, lei era proprio una bellissima e gentile donna. Oltre al quadro c'erano molte persone che stavano ammirando la scena meravigliati, soprattutto chi aveva condotto Harry alla base segreta dell'ordine della fenice, nessuno si era accorto che con se c'era un bambino.

" Mamma, papà non respiro "

Disse il piccolo James, con la sua voce infantile, ma allo stesso tempo ridacchiava divertito per tutta quella scena. Per il bambino quella situazione era semplicemente un gioco, peccato che non fosse così. A rovinare quel momento ci fu un colpo di tosse.

" Ehm... cosa sta succedendo? "

Era Sirius a parlare, aveva lasciato la riunione dell'ordine per capire perché gli altri partecipanti stavano impiegando più tempo del previsto a raggiungerli.
Arrivato nell'ingresso si era ritrovato la scena intima quanto confusa.
Quando sentì quella voce, Harry allontanò lo sguardo dalla sua famiglia per guardare il suo padrino, quasi fosse paralizzato.
Sirius era sempre lo stesso: alto, magro, aveva i capelli lunghi e scuri e penetranti occhi grigi, ed anche se consumato da tutti quei anni ad Azkaban era ancora un uomo affascinante.
Ginny conoscendo il marito portò una mano, quella con cui non stava stringendo il figlio a sfiorare la mano del marito, voleva dargli forza con quel piccolo gesto, sapeva che ne aveva bisogno.
Era vero che fino a quel momento Harry aveva rivisto più di due persone che avevano perso la vita nel corso degli anni, ma Sirius era un'altra storia.

" Va tutto bene Harry "

Disse Ginny bisbigliando, la rossa stava cercando di aiutarlo, ma in quel momento Harry non stava del tutto ragionando ed infatti senza pensarci due volte corse verso Sirius e lo abbracciò, mentre urlava il suo nome.
Tutta quella scena, che sembrava infinta anche se era durata pochi secondi, stava confondendo tutti, soprattutto i genitori di Ginny.

"Harry? Ginny? Che cosa sta succedendo qui?!"

Harry lasciò andare il suo padrino e si avvicinò alla moglie.
I due Potter si guardarono di nuovo attorno e poi si scambiarono un'occhiata.

"Dobbiamo dirglielo." Gli sussurrò Ginny.

"Ma non sappiamo nemmeno cosa stia realmente succedendo! Come possiamo dire loro qualcosa che non conosciamo al 100%?"

Ginny si morse il labbro mentre pensava. Lui aveva ragione.
"Bene," disse lentamente. "Possiamo solo dire loro quello che sappiamo." Continuò e interruppe Harry quando cercò di parlare. "Possiamo solo dire loro come siamo andati a dormire nel 2005 e ci siamo svegliati questa mattina nel 1995. Come ti sei svegliato dai Dursley con nostro figlio " Guardò il piccolo James sorridendogli " e come mi sono svegliata qui ... E sono incinta."

Gli occhi di Harry scattarono e si concentrarono sui suoi in quell'ultima affermazione.

" Cosaaaa?? "

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